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Italia sfida l’Ungheria e perde l’occasione di qualificarsi agli Europei di basket

Il PalaCalafiore di Reggio Calabria ha ospitato una partita emozionante tra Italia e Ungheria, che si è conclusa con la vittoria dei magiari per 71-67. Nonostante il risultato negativo, i 7.000 spettatori presenti hanno applaudito calorosamente la Nazionale italiana, dimostrando un affetto che va oltre il semplice esito della gara. La sconfitta è stata indolore per gli Azzurri, già certi del primo posto nel girone B grazie alla vittoria ottenuta a Istanbul contro i turchi.

L’atmosfera al PalaCalafiore era carica di energia, con il pubblico che ha accolto la squadra con entusiasmo. Questo incontro faceva parte di un evento di tre giorni che ha reso Reggio Calabria un punto focale per il basket italiano durante le qualificazioni. La Nazionale, guidata dal coach Gianmarco Pozzecco, ha mostrato determinazione e spirito combattivo, anche se il risultato finale non ha soddisfatto le aspettative.

Prestazioni individuali

Il miglior marcatore della serata è stato Nicola Akele, con 17 punti, seguito da:

  1. Matteo Spagnolo – 14 punti
  2. Giordano Bortolani – 13 punti
  3. Momo Diouf – 11 punti

La squadra ha dimostrato di avere diverse frecce al proprio arco, con prestazioni individuali di spessore, ma la mancanza di continuità ha penalizzato gli Azzurri nei momenti cruciali della partita. L’Ungheria ha saputo capitalizzare i momenti di difficoltà degli italiani, riuscendo a rimontare e conquistare la vittoria.

Debutti significativi

Un altro aspetto da evidenziare è l’importanza della partita per i due esordienti Saliou Niang e Sasha Grant, che hanno fatto il loro debutto ufficiale con la maglia della Nazionale maggiore. Con questo, salgono a 12 gli esordienti nella gestione di Pozzecco, un chiaro segnale di rinnovamento e di fiducia nelle giovani leve del basket italiano. La presenza di giovani talenti è un segnale positivo per il futuro della Nazionale, che si prepara ad affrontare la competizione continentale con un mix di esperienza e freschezza.

Con il termine di questo turno di qualificazione, è stata definita la griglia delle 24 partecipanti a EuroBasket 2025. Oltre alle quattro Nazioni ospitanti – Lettonia, Polonia, Finlandia e Cipro – l’Italia si unirà a squadre di alto livello come Slovenia, Israele, Portogallo, Turchia, Belgio, Spagna, Francia, Bosnia Erzegovina, Grecia, Gran Bretagna, Cechia, Serbia, Georgia, Estonia, Germania, Lituania, Montenegro, Svezia e Islanda. Questo ampio panorama di squadre rende l’EuroBasket 2025 un evento di grande interesse e competizione.

A fine gara, coach Pozzecco ha commentato con orgoglio l’andamento della Nazionale, sottolineando i motivi di soddisfazione per il percorso fatto: “Abbiamo chiuso in anticipo il discorso qualificazione e giovedì scorso vincendo a Istanbul ci siamo assicurati il primo posto nel girone”. Le sue parole riflettono la volontà di continuare a costruire un gruppo solido e competitivo.

L’importanza del supporto dei tifosi

Matteo Spagnolo ha voluto esprimere il suo ringraziamento al pubblico: “Voglio ringraziare a nome di tutta la squadra la città di Reggio Calabria, che ci ha circondato di amore e attenzioni”. Queste parole evidenziano l’importanza del supporto dei tifosi e la determinazione della squadra di migliorarsi.

In sintesi, la Nazionale italiana di basket ha dimostrato di avere potenziale e talento durante queste qualificazioni per EuroBasket 2025. La sconfitta contro l’Ungheria non deve offuscare i progressi fatti, né il grande lavoro che il coach Pozzecco e il suo staff stanno portando avanti. Gli Azzurri sono pronti ad affrontare le prossime sfide con rinnovata energia e determinazione, puntando a un futuro luminoso nel panorama del basket europeo. Con la competizione che si preannuncia agguerrita, l’Italia ha tutte le carte in regola per essere protagonista.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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