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Italia sfida l’Ungheria e perde 67-71: un passo indietro nelle qualificazioni agli Europei di basket

L’ultimo incontro delle qualificazioni ai FIBA EuroBasket 2025 ha visto la Nazionale italiana di basket affrontare l’Ungheria al PalaCalafiore di Reggio Calabria, di fronte a un caloroso pubblico di 7.000 tifosi. La partita, terminata con un punteggio di 67-71 in favore degli ungheresi, ha segnato una sconfitta per l’Italia, ma non ha compromesso la qualificazione della squadra di coach Gianmarco Pozzecco, già sicura del primo posto nel girone B grazie alla vittoria ottenuta in trasferta a Istanbul pochi giorni prima.

Nonostante il risultato finale, il pubblico reggino ha voluto dimostrare il proprio affetto e sostegno alla Nazionale, applaudendo i giocatori al termine della gara. L’evento è stato un momento di festa e aggregazione per la comunità locale, che ha accolto la squadra con eventi collaterali e manifestazioni, rendendo questi tre giorni in Calabria un’occasione speciale.

Prestazioni in campo

In campo, il miglior marcatore per l’Italia è stato Nicola Akele, con 17 punti, seguito da Matteo Spagnolo con 14, Giordano Bortolani con 13 e Momo Diouf con 11. L’incontro ha evidenziato alcune difficoltà nella gestione della partita, con gli azzurri che, dopo aver controllato a lungo il punteggio, hanno subito un rientro degli ungheresi nel finale. La performance di squadra ha mostrato segnali di crescita, con l’esordio ufficiale in maglia azzurra per Saliou Niang e Sasha Grant, portando a 12 il numero di esordienti sotto la guida di Pozzecco.

Qualificazioni e squadre partecipanti

A completare il quadro delle qualificazioni, l’altro incontro del girone ha visto l’Islanda prevalere sulla Turchia con un punteggio di 83-71, garantendosi così l’accesso alla rassegna europea. Questo risultato ha reso la qualificazione dell’Islanda ancora più significativa, evidenziando l’imprevedibilità e la competitività del torneo.

Le qualificazioni hanno ora delineato la lista delle 24 squadre che parteciperanno a EuroBasket 2025. Oltre alle quattro Nazioni ospitanti, ovvero Lettonia, Polonia, Finlandia e Cipro, si sono qualificate anche squadre di alto livello come:

  1. Slovenia
  2. Israele
  3. Portogallo
  4. Turchia
  5. Belgio
  6. Spagna
  7. Francia
  8. Bosnia Erzegovina
  9. Grecia
  10. Gran Bretagna
  11. Cechia
  12. Serbia
  13. Georgia
  14. Estonia
  15. Germania
  16. Lituania
  17. Montenegro
  18. Svezia
  19. Islanda

Questo ampio panorama di squadre promette di rendere l’EuroBasket un torneo di grande interesse e intensità, con ogni Nazione pronta a dare il massimo per ottenere risultati prestigiosi.

Riflessioni post-partita

Il coach Pozzecco ha espresso un mix di orgoglio e rammarico al termine della gara. “Sono tanti i motivi per essere orgogliosi e per parlare bene di questa Nazionale”, ha affermato. “Abbiamo chiuso in anticipo il discorso qualificazione e, vincendo a Istanbul, ci siamo assicurati il primo posto nel girone. Perdere non fa mai piacere, soprattutto di fronte a un pubblico così caloroso e affettuoso: mi dispiace soprattutto per i ragazzi, erano molto dispiaciuti alla fine della partita. Tuttavia, sono estremamente orgoglioso di quanto hanno fatto in queste qualificazioni”.

Anche Matteo Spagnolo ha voluto condividere le sue impressioni dopo la partita. “Voglio ringraziare a nome di tutta la squadra la città di Reggio Calabria, che in questi giorni ci ha circondato di amore e attenzioni. Volevamo ripagarli con una vittoria e ci dispiace non esserci riusciti. La partita sembrava nelle nostre mani, ma poi abbiamo commesso un paio di errori e loro sono stati bravi a rientrare nel momento più difficile”. Queste parole evidenziano non solo il desiderio di successo della squadra, ma anche il forte legame che si sta creando tra i giocatori e il pubblico.

Il torneo di EuroBasket, che avrà luogo nel 2025, rappresenta un’importante opportunità per l’Italia di confermare la propria crescita nel panorama del basket europeo, specialmente con una squadra così giovane e piena di talento. La gestione di Pozzecco ha dimostrato di saper valorizzare nuovi giocatori, creando un mix di esperienza e freschezza che potrebbe rivelarsi decisivo per il futuro della Nazionale. Con le giuste preparazioni e un continuo supporto dai tifosi, l’Italia punta a ritagliarsi un ruolo di primo piano in Europa.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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