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Italia pronta a sfidare il mondo con tita e spithill nella nuova avventura di sailgp

Il SailGP, uno dei circuiti di vela più emozionanti e innovativi degli ultimi anni, è pronto a prendere il via domani da Dubai, con l’Italia che si prepara a dare il massimo nella competizione. Questo evento non è solo una manifestazione sportiva, ma un vero e proprio spettacolo che riunisce i migliori velisti del mondo, con un format che ricorda da vicino quello della Formula 1.

Nato nel 2017, il SailGP si è sviluppato come risposta all’evoluzione della vela e alla necessità di creare un circuito che potesse attrarre l’attenzione del grande pubblico. L’idea fu concepita dai vincitori dell’America’s Cup neozelandesi, che decisero di portare la competizione verso nuovi orizzonti, introducendo catamarani da 50 piedi (15,24 metri), equipaggiati con foil, in grado di raggiungere velocità impressionanti. Questo approccio ha dato vita a una serie di eventi che mescolano sport, tecnologia e intrattenimento, attirando fan da ogni parte del mondo.

il format del sailgp

Il SailGP è strutturato in un format che prevede diverse tappe in località iconiche, creando un vero e proprio ‘giro del mondo’ della vela. La stagione 2025, che parte da Dubai, include fermate in luoghi come:

  1. Auckland
  2. Sydney
  3. Los Angeles
  4. San Francisco
  5. Rio de Janeiro
  6. New York
  7. Portsmouth
  8. Sassnitz
  9. Ginevra
  10. Cadice
  11. Abu Dhabi

La presenza dell’Italia, con il Rockwool Italy Sail Grand Prix a Taranto, previsto per il 6 e 7 settembre 2025, rappresenta un’importante opportunità per promuovere la vela nel nostro Paese e avvicinare il pubblico a questo sport straordinario.

il team italiano

Quest’anno, il campionato di SailGP si preannuncia particolarmente competitivo, con dodici team pronti a darsi battaglia. Gli australiani, campioni in carica, sono ancora considerati tra i favoriti, ma la concorrenza si fa agguerrita, con le squadre di Spagna e Regno Unito che non vogliono essere da meno. Gli inglesi, in particolare, guidati dal celebre velista Ben Ainslie, vantano un team di alto livello e sono supportati da uno sponsor di peso, Emirates, che ha già dimostrato il suo valore nel panorama velico.

Il team italiano, Red Bull Italy SailGP Team, rappresenta una combinazione di esperienza e gioventù. Con Ruggero Tita, due volte campione olimpico, al timone e l’ex timoniere di Luna Rossa, James Spithill, a fare da guida, l’Italia punta in alto. La squadra è un mix di atleti affermati e giovani talenti, come Giulia Fava, che ha fatto la storia vincendo la prima Women’s America’s Cup e che ricoprirà il ruolo di stratega a bordo. Questo connubio tra esperienza e freschezza è fondamentale per affrontare le sfide che il circuito presenta.

l’importanza del sailgp

Il SailGP non è solo una competizione sportiva, ma un evento che si propone di coinvolgere il pubblico, creando un’atmosfera di festa e celebrazione della vela. Ogni tappa del circuito è progettata per offrire un’esperienza immersiva, con attività collaterali che attraggono famiglie e appassionati di tutte le età. La combinazione di velocità, abilità e strategia rende ogni regata un evento imperdibile, in cui il pubblico può vivere la tensione e l’emozione della competizione da vicino.

In questo contesto, l’Italia ha una grande responsabilità: rappresentare non solo il proprio team, ma anche la passione e la tradizione velica del Paese. Con il supporto di sponsor e tifosi, l’Italia si prepara a sfidare le migliori squadre del mondo, puntando a dimostrare che la vela italiana può competere ai massimi livelli.

Il SailGP, quindi, non è solo una competizione, ma un’opportunità per promuovere la vela e coinvolgere nuove generazioni. Con il team italiano pronto a dare il massimo, le aspettative sono alte e il pubblico è in fermento per vedere cosa riserverà questa nuova ed entusiasmante stagione.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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Luca Baldini

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