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Italia-Georgia: le sorprese di Quesada con otto cambi in campo

L’Italia si prepara per la sfida contro la Georgia

L’Italia di rugby si prepara a scendere in campo per affrontare la Georgia nel secondo incontro delle Autumn Nations Series, in programma domenica a Genova. Questo match rappresenta un’importante occasione per il ct Gonzalo Quesada di testare nuovi schemi e giocatori, considerando i notevoli cambiamenti apportati alla formazione rispetto all’ultima partita contro l’Argentina. La sfida prevede infatti ben otto sostituzioni nel XV titolare, segno di un approccio strategico mirato a integrare forze fresche e a dare opportunità a giocatori meno esperti.

Novità in campo

Una delle novità più significative riguarda il ritorno di Matt Gallagher nel ruolo di estremo. Per il giovane giocatore, questo sarà il debutto davanti al pubblico di casa, un momento atteso che potrebbe rivelarsi decisivo per la sua carriera. Le ali saranno presidiate da Trulla e Ioane, che portano con sé una buona dose di esperienza e velocità, elementi fondamentali per affrontare una squadra come la Georgia, nota per la sua fisicità e la solidità in mischia.

Solidità a centrocampo

A centrocampo, la coppia formata da Brex e Menoncello sarà riconfermata, creando un binomio solido che ha già dimostrato di sapersi integrare bene e di creare azioni pericolose. La regia dell’incontro sarà affidata ai fratelli Garbisi, che tornano a gestire il gioco azzurro dopo un’ottima prestazione nel Sei Nazioni 2024 contro l’Inghilterra. La loro intesa e capacità di lettura del gioco saranno cruciali per mantenere il ritmo e la fluidità necessaria per affrontare la difesa georgiana.

Leadership e potenza nel pack

Michele Lamaro, che colleziona la sua 34/a apparizione da capitano, guiderà il pack di mischia, supportato da Sebastian Negri e dal ritorno di Ross Vintcent, che non ha potuto partecipare alla partita contro l’Argentina. La presenza di Vintcent apporterà una maggiore solidità e potenza nel gioco di contatto, aspetti essenziali per fronteggiare una squadra georgiana tradizionalmente forte in questa fase di gioco.

Ritorno e novità in prima linea

In seconda linea, Niccolò Cannone e Dino Lamb saranno i titolari. Lamb è particolarmente atteso, essendo al rientro internazionale dopo un lungo infortunio, e la sua prestazione sarà monitorata con interesse. Quesada decide di cambiare completamente la prima linea, schierando Ferrari, Nicotera e Fischetti dal primo minuto, i quali hanno dimostrato di avere la freschezza e la determinazione necessarie per affrontare un pack avversario robusto come quello georgiano.

Giovani talenti in campo

Un altro punto di interesse è rappresentato dall’inclusione di Giulio Bertaccini, l’unico atleta della Serie A Elite nel gruppo azzurro, che potrà conquistare il suo primo cap dalla panchina. La sua presenza è un chiaro segnale dell’apertura della nazionale verso giovani talenti e un’attenzione crescente verso il campionato domestico.

La sfida con la Georgia

La Georgia, sotto la guida del ct Cockerill, si presenta come un avversario temibile, con una formazione ben organizzata e fisicamente robusta. I georgiani schiereranno Niniashvili come estremo, insieme a una linea di trequarti composta da Tabutsadze, Kveseladze, Kakhoidze e Todua, i quali daranno vita a un attacco veloce e incisivo. La mediana, formata da Matkava e Lobzhanidze, è esperta e capace di gestire il gioco con precisione, mentre il pacchetto di mischia, con Jalagonia e Tsutskiridze, è progettato per dominare nelle fasi statiche.

Importanza del match

Il match di domenica non è solo un’opportunità per l’Italia di migliorare il proprio gioco e di testare nuovi schemi, ma è anche un’importante occasione per i giocatori di dimostrare il loro valore e guadagnarsi un posto nella selezione per le future competizioni. Con un mix di esperienza e gioventù, l’Italia spera di costruire una prestazione convincente e di conquistare la vittoria, consolidando la propria posizione nel rugby internazionale e continuando il percorso di crescita intrapreso negli ultimi anni. La sfida contro la Georgia sarà un banco di prova cruciale, capace di rivelare il potenziale della squadra azzurra e le sue ambizioni per il futuro.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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