La collaborazione tra la Federazione Italiana Giuoco Calcio (Figc) e l’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (Airc) continua a crescere e a prendere forma attraverso iniziative significative. Un momento culminante di questa partnership si avvicina con il match di Nations League tra l’Italia e la Francia, che si svolgerà domani e che segnerà la chiusura della campagna “Un gol per la Ricerca”. Questa iniziativa non solo mette in luce il valore del calcio come strumento di sensibilizzazione, ma sottolinea anche l’importanza della ricerca scientifica nella lotta contro il cancro.
Ieri pomeriggio, una delegazione della Figc, composta da figure di spicco come il presidente Gabriele Gravina, il segretario generale Marco Brunelli e il capo delegazione della Nazionale, Gianluigi Buffon, ha avuto l’opportunità di visitare l’IFOM, l’Istituto di Oncologia Molecolare della Fondazione Airc. Questo evento ha rappresentato un ulteriore passo avanti in una collaborazione che dura da vent’anni, evidenziando l’impegno reciproco per la ricerca e il sostegno alla salute pubblica.
Accolta dal presidente di Airc, Andrea Sironi, dal presidente dell’IFOM, Giovanni Azzone, e dal consigliere delegato di Airc, Daniele Finocchiaro, la delegazione ha potuto osservare da vicino il lavoro che viene svolto nei laboratori dell’istituto. Durante la visita, hanno avuto occasione di discutere con il direttore scientifico di IFOM, Alberto Bardelli, e con alcuni ricercatori, i quali hanno illustrato i progressi nella ricerca sul cancro e l’impatto che il sostegno di iniziative come “Un gol per la Ricerca” ha sulla loro attività.
La visita ha rappresentato un momento di grande rilevanza, come ha sottolineato il presidente di Fondazione AIRC, Andrea Sironi: “Questa visita nei nostri laboratori e l’appuntamento di domenica con la Nazionale rendono concreto il contributo di Figc e del mondo del calcio alla ricerca sul cancro, attuando il protocollo di intesa siglato per rafforzare la collaborazione continuativa tra Airc e Figc”. Le parole di Sironi evidenziano come il sostegno della Figc non sia solo simbolico, ma si traduca in azioni tangibili che possono fare la differenza nella vita di molte persone.
Il presidente della Figc, Gabriele Gravina, ha ribadito l’importanza di questa sinergia: “La Figc è orgogliosa di sostenere la ricerca oncologica grazie a un partner di assoluto rilievo come Airc. Attraverso la facilità di comunicazione e di testimonianza del mondo del calcio, anche grazie al coinvolgimento delle Nazionali azzurre, vogliamo contribuire al percorso di valore e di eccellenza scientifica che incide direttamente sulla salute di tantissime persone”. Queste parole testimoniano un impegno non solo verso il calcio, ma verso un bene più grande, la salute e la vita di chi combatte contro malattie come il cancro.
La campagna “Un gol per la Ricerca” ha avuto un impatto significativo, non solo in termini di fondi raccolti, ma anche per la consapevolezza che è riuscita a generare. Questa iniziativa ha attirato l’attenzione del pubblico e dei tifosi, invitandoli a partecipare attivamente a una causa così importante. Ogni gol segnato dalla Nazionale italiana, quindi, non è stato solo un momento di gioia per i tifosi, ma anche una grande opportunità per contribuire alla ricerca.
In un contesto in cui la lotta contro il cancro richiede sempre più risorse e innovazioni, il sostegno di figure pubbliche e della comunità sportiva diventa cruciale. Il calcio, sport amato e seguito da milioni di persone, ha il potere di unire le persone intorno a una causa comune, e la Figc, insieme ad Airc, sta dimostrando che la passione per il gioco può andare di pari passo con la responsabilità sociale.
Questa iniziativa non è solo una campagna di fundraising, ma un appello a tutti affinché si uniscano nella lotta contro il cancro. Ogni piccolo gesto, ogni contributo, può fare la differenza e dare un aiuto concreto a chi lavora ogni giorno per trovare cure e soluzioni innovative. La partnership tra la Figc e l’Airc rappresenta un esempio di come il mondo dello sport possa svolgere un ruolo attivo e positivo nella società, promuovendo valori di solidarietà e impegno per il bene comune.
La partita di domani non sarà solo un evento sportivo, ma un momento di celebrazione della ricerca scientifica, della speranza e dell’unità. Tifosi e giocatori saranno uniti non solo per sostenere la propria Nazionale, ma anche per dimostrare che la comunità può e deve unirsi per affrontare le sfide più grandi.
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