Nazionale di Pallavolo, un amore lungo 45 anni. È il 1978 quando l’Italia si innamora degli azzurri del volley, che giocano in casa l’edizione del Mondiale arrampicandosi sino a una storica finale contro l’Unione Sovietica dopo aver stupito il mondo superando Cuba in semifinale per 3-1. I sovietici restano un avversario insuperabile ma intorno alla pallavolo si accende una luce che non si spegnerà mai più.
L’Italia nei primi anni ’80 torna nell’anonimato. Tuttavia, sotto la cenere della delusione, arde il fuoco olimpico. Nel 1984, gli azzurri centrano una inaspettata medaglia di bronzo. Sembra l’ennesima occasione persa, ma è l’inizio di una favola. Nel quinquennio successivo matura una generazione di fenomeni che sotto la guida di Julio Velasco si compatta in una squadra straordinaria che sale sul tetto d’Europa nel 1989 e poi del mondo nel 1990 in una memorabile finale contro Cuba. L’alloro mondiale arriva con il punto di Lorenzo Bernardi dopo 9 match ball.
Il ciclo continua: tre vittorie consecutive in World League. Nel 1992 l’appuntamento è con le Olimpiadi ma l’Italia è eliminata dall’Olanda. Il 1994 è indimenticabile e l’Italia vince tutto il vincibile: quarto oro in cinque edizioni di World League, rivincita mondiale con l’Olanda battuta in finale 3-1. L’anno successivo però deve fare i conti con la maledizione olimpica: ancora una volta l’Olanda, battuta 3-0 nelle fasi eliminatorie, beffa gli azzurri per 2-3. Argento amarissimo, si chiude l’era Velasco. Un ciclo straordinario e irripetibile.
Nel 1997 l’Italia ricomincia un nuovo ciclo. Con Bebeto arriva la sesta World League, ma si ferma all’Europeo ancora con l’Olanda. Sarà Bronzo. Nel 1998 la nazionale non è la favorita per il mondiale ma arriva il terzo titolo consecutivo. Bebeto lascia ad Anastasi che si prende l’Europeo del 1999 ma non va oltre il terzo posto in Coppa del Mondo. Alle Olimpiadi di Sydney, ennesima delusione: bronzo contro l’Argentina. Nel 2001 l’Europeo lascia in eredità un argento che non è propedeutico a un nuovo ciclo vincente. Nel 2002 l’Italia chiude per la prima volta dal 1989 senza un trofeo. Nel 2003 inizia l’era Montali che vince l’Europeo in finale contro la Francia e un secondo posto in Coppa del Mondo. Nel 2004 la maledizione olimpica torna a tingersi d’azzurro. Finale contro il Brasile ma l’Italia del volley deve accontentarsi del “solito” argento.
Nel 2005 l’Italia arriva settima in World League, ma si porta a casa l’Europeo nella finalissima di Roma contro la Russia. Nel 2007 una squadra profondamente rinnovata esce per la prima volta fuori dal podio Europeo. Il ritorno di Anastasi coincide con una soffertissima qualificazione olimpica. Quarto posto finale. Nel 2011 la nazionale è affidata a Mauro Berruto che centra finale contro la Serbia e argento all’Europeo. A Londra 2012 ancora una delusione: semifinale, ostacolo insuperabile e bronzo contro la Bulgaria.
Via Berruto, arriva Blengini che conquista il bronzo al campionato europeo e arriva in finale alle Olimpiadi di Rio 2016. Ancora una volta l’ultimo atto è amaro: oro al Brasile. Quinto posto al Mondiale 2018 e quarti di finale a Tokyo 2021 non bastano per la conferma. Inizia l’era di De Giorgi che vince subito l’Europeo 2021 e il quarto mondiale. Adesso insegue l’oro Europeo e chi sa se da CT a Parigi avrà maggiore fortuna…
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