Rick Karsdorp, ex terzino della Roma, ora in forza al PSV Eindhoven, ha recentemente riaperto una ferita che, a distanza di tempo, sembra ancora bruciare. In un’intervista rilasciata a un media olandese, il calciatore ha raccontato la sua versione dei fatti riguardo il deterioramento del suo rapporto con José Mourinho, allenatore della Roma, avvenuto durante un frangente critico della sua carriera nella Capitale. L’episodio clou, che ha segnato un punto di non ritorno tra i due, risale al novembre del 2022, quando, in seguito a una partita contro la Lazio, Karsdorp si è trovato al centro di una controversia che lo ha visto etichettato pubblicamente come “traditore” da Mourinho.
Karsdorp ha spiegato che tutto è iniziato quando, dopo una sconfitta nel derby contro la Lazio, Mourinho si è mostrato particolarmente irritato con lui. Questo malumore del tecnico portoghese si è ulteriormente intensificato dopo la partita contro il Sassuolo, terminata in parità, dove Mourinho ha criticato aspramente un giocatore, senza farne il nome, per aver “tradito lo sforzo di tutti gli altri”. Sebbene non fosse stato esplicitamente nominato, era chiaro che il riferimento fosse a Karsdorp.
Secondo il calciatore, Mourinho avrebbe insistito nel definirlo traditore non solo in pubblico, ma anche negli spogliatoi, ripetendo l’accusa per ben otto volte. Questa situazione ha creato un clima insostenibile per Karsdorp, che ha sentito il bisogno di uscire allo scoperto e raccontare la sua verità, pur decidendo di non farlo nell’immediato per evitare ulteriori tensioni. Nonostante l’allenatore abbia in seguito ammesso di aver usato un termine troppo forte e, almeno pubblicamente, si sia scusato, Karsdorp afferma di non aver mai ricevuto scuse dirette.
Il giocatore ha sottolineato come, prima di questo incidente, il suo rapporto con Mourinho fosse buono, descrivendo momenti di sintonia e conversazioni divertenti che conserva ancora sul suo telefono. Questa discrepanza tra il passato positivo e l’episodio critico lo ha colpito profondamente, lasciando un segno indelebile nella sua esperienza romana.
La situazione degenerò al punto che Karsdorp si trovò escluso dalla rosa della squadra, una decisione che lo spinse a rivolgersi al Sindacato dei calciatori per essere riammesso. Nonostante il ritorno in squadra, l’ombra della controversia continuava a incombere, alimentando le tensioni sia con l’allenatore sia con i tifosi, che non gli perdonarono alcuni errori, tra cui uno particolarmente criticato durante una partita gestita da Daniele De Rossi contro il Leverkusen.
Guardando indietro, Karsdorp si dice pentito di non aver lasciato la Roma in quel momento critico, sentendo che la situazione fosse diventata insostenibile. La sua decisione di rimanere, sperando in un miglioramento del rapporto con Mourinho, si è rivelata infruttuosa, portando infine alla rescissione del contratto e al suo trasferimento al PSV Eindhoven.
Ora, al PSV, Karsdorp sta cercando di rilanciare la sua carriera, trovando gradualmente spazio in squadra e cercando di mettere alle spalle l’esperienza tumultuosa vissuta nella capitale italiana. Nonostante le difficoltà, il calciatore sembra determinato a dimostrare il suo valore, libero finalmente dalla pressione di un rapporto complicato con uno degli allenatori più esigenti del panorama calcistico internazionale. Questo episodio nella sua carriera, sebbene doloroso, potrebbe rappresentare una lezione importante su come gestire le relazioni professionali nel mondo del calcio ad alto livello, dove le dinamiche personali e le pressioni esterne possono influenzare profondamente il percorso di un giocatore.
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