Inzaghi punta agli ottavi ma avverte: la difesa preoccupa

L’Inter si avvicina a un traguardo cruciale nella fase a gironi della Champions League, con il tecnico Simone Inzaghi che ha già delineato la rotta verso la qualificazione agli ottavi. Dopo aver accumulato 13 punti nel girone, il mister nerazzurro è consapevole che bastano ancora quattro punti nelle prossime tre partite per garantirsi un posto tra le migliori otto squadre d’Europa. “A 17 punti potremmo essere tra le prime otto e a 18 lo saremmo sicuramente. Dobbiamo fare gli ultimi passi”, ha dichiarato Inzaghi, che ora si prepara ad affrontare il Bayer Leverkusen, una squadra che ha sorpreso tutti con il suo gioco aggressivo e ben strutturato.

il leverkusen come avversario temibile

Il Leverkusen, guidato dall’ex campione del mondo Xabi Alonso, ha dimostrato di essere un avversario formidabile. Inzaghi ha messo in guardia i suoi ragazzi: “Affrontiamo una delle squadre più grandi d’Europa, i campioni di Germania. Abbiamo studiato il Leverkusen, che gioca con diverse formazioni, ma rimane sempre riconoscibile per i principi di gioco di Alonso, soprattutto nella fase di recupero palla e nella costruzione del gioco dal basso”.

la crescita dell’inter e le preoccupazioni in difesa

Inzaghi ha voluto sottolineare il lungo viaggio compiuto dall’Inter negli ultimi anni, un percorso che ha visto la squadra guadagnarsi rispetto e credibilità a livello continentale. “I ragazzi che ho allenato e alleno mi hanno dato tutto. So da dove siamo partiti e dove siamo adesso. È merito del gruppo, che non è nato nella finale di Istanbul, ma nel mio primo anno, con partite fantastiche contro squadre come il Real Madrid e il Liverpool”, ha spiegato il tecnico, evidenziando l’importanza della crescita collettiva.

Tuttavia, un aspetto che preoccupa Inzaghi è la difesa, che ha mostrato delle fragilità, specialmente in Serie A. “Dobbiamo alzare il livello difensivo anche in un campionato così equilibrato. Contro il Leverkusen, è fondamentale lavorare tutti insieme come squadra per non subire gol”, ha aggiunto il mister.

la concorrenza in attacco e l’importanza della squadra

Un altro punto di interesse riguarda l’attacco dell’Inter e la concorrenza interna tra gli attaccanti. Inzaghi ha elogiato il lavoro di Mehdi Taremi, che ha guadagnato il ruolo di titolare in Champions. “Sono molto contento di Taremi, di come fatica e di quanto cresce. Tuttavia, ci sono altri quattro attaccanti che vogliono giocare come lui: Thuram e Lautaro sono molto presenti, Arnautovic non si risparmia mai, e Correa sta tornando a un ottimo livello. Spero che all’Inter ci sia sempre grande concorrenza in ogni reparto”, ha dichiarato Inzaghi, sottolineando l’importanza della competizione per migliorare le prestazioni della squadra.

La trasferta in Germania si preannuncia complicata, soprattutto a causa delle assenze in difesa, con Acerbi e Dumfries che non saranno disponibili. “In questo momento abbiamo qualche problemino dietro, lo ammetto”, ha concluso l’allenatore, mostrando preoccupazione per la tenuta difensiva della sua squadra.

Accanto a Inzaghi, Hakan Calhanoglu ha parlato con emozione del suo ritorno allo stadio del Bayer Leverkusen, dove ha giocato per tre stagioni. “Dopo sette anni, è la prima volta che torno qui. Non vedo l’ora di rivedere tutti i lavoratori del club. Qui ho vissuto tante emozioni e ho iniziato il mio percorso in Italia”, ha affermato il turco, che ha riconosciuto quanto sia stato impegnativo adattarsi a una nuova lingua e a una nuova cultura calcistica.

Calhanoglu ha anche messo in evidenza il suo attuale ruolo all’Inter, dove è diventato uno dei migliori registi in circolazione, con una media di 9 palloni recuperati a partita in Champions. “Se riesco a farlo, devo ringraziare il mister e il suo staff. Mi hanno visto in quel ruolo e io mi ci sono ritrovato. Sto ancora crescendo grazie ai miei compagni di altissimo livello”, ha spiegato il centrocampista, sottolineando l’importanza di avere una squadra forte e coesa.

Il passaggio da trequartista a regista ha arricchito la sua esperienza in campo. “La mia posizione è più arretrata ora, e così sono diventato un giocatore ancora più importante. Rispetto a quando ho lasciato la Germania, mi sento diverso, maturato e con più esperienza. Anche il fatto di diventare padre tre volte mi ha motivato a lavorare di più”, ha detto Calhanoglu, evidenziando come la sua crescita personale e professionale sia stata influenzata dalle nuove responsabilità e dall’ambiente intorno a lui.

Con la sfida contro il Leverkusen alle porte, l’Inter è chiamata a dimostrare di aver fatto tesoro degli insegnamenti del passato e a confermare la sua crescita in Europa. La squadra è determinata a continuare a lottare per i punti necessari alla qualificazione, mentre il tecnico e i suoi giocatori sono pronti a dare il massimo per raggiungere un obiettivo che rappresenta non solo un traguardo sportivo, ma anche un segnale di crescita e di ambizione per il futuro.

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