La recente prestazione dell’Inter contro il Venezia ha messo in luce un problema ricorrente: la difficoltà nel concretizzare le numerose occasioni da gol create. Nonostante il gioco offensivo rimanga incisivo come nella passata stagione, la squadra di Simone Inzaghi fatica a mettere il pallone in rete con la stessa efficacia. Questo elemento potrebbe rappresentare un ostacolo significativo nei piani per mantenere la competitività sia in Serie A che in Champions League.
Durante il match a San Siro, l’Inter ha vissuto momenti di tensione con il controllo VAR sul gol di Sverko, una scena da thriller che ha aumentato l’ansia. Gli errori sotto porta, come il tiro di Thuram respinto da Stankovic jr e le occasioni mancate da Mkhitaryan, hanno contribuito a un finale carico di tensione. La mancata chiusura del match sul 2-0, nonostante l’alta produzione offensiva, è una situazione non nuova per i nerazzurri, che devono spezzare questo ciclo di sprechi sotto porta.
Un altro elemento di preoccupazione è la fragilità difensiva, un aspetto che non caratterizzava l’Inter nell’anno dello scudetto. Inoltre, la produttività offensiva delle punte è un punto critico: solo Thuram e Lautaro hanno segnato rispettivamente 7 e 5 gol, mentre le riserve Taremi, Arnautovic e Correa non hanno ancora trovato la rete. La dirigenza e lo staff tecnico sono consapevoli di questa situazione e stanno cercando soluzioni per ritrovare l’efficienza della scorsa stagione.
Un dato significativo è la percentuale realizzativa nelle “chiare occasioni da gol”, che nelle prime 11 partite di questa stagione si attesta al 34,9%, rispetto al 50% dell’anno scorso. Questo significa che l’Inter ora deve creare quasi una volta e mezza le occasioni per ottenere lo stesso numero di gol. Il problema sembra essere anche psicologico, oltre che tecnico, con un pizzico di sfortuna che gioca la sua parte, come dimostrato dai millimetri visti dal VAR contro il Venezia.
In altre partite, come contro l’Udinese e la Juventus, l’Inter ha rischiato di compromettere il risultato a causa della mancanza di precisione sotto porta. Contro squadre di livello come l’Arsenal e il Napoli, sarà fondamentale sfruttare ogni occasione, poiché non ci si può aspettare un numero elevato di opportunità da gol. Inzaghi è consapevole che contro avversari di questo calibro, la capacità di concretizzare è essenziale.
Nella sessione di allenamento post-gara, l’Inter ha continuato a lavorare sulla preparazione fisica e tattica, con Asllani presente nel gruppo. Simone Inzaghi sta valutando la formazione migliore per affrontare i Gunners, considerando l’opzione di schierare Mehdi Taremi, che ha avuto buone prestazioni in Champions League, insieme a un Lautaro che sta ritrovando la forma.
Nonostante le difficoltà nel finalizzare, l’Inter continua a essere una macchina da gol in termini di creazione di occasioni. La squadra ha segnato due reti in meno rispetto alla scorsa stagione (25 contro 27), ma ha migliorato la precisione nei tiri in porta, con una percentuale del 48,5% rispetto al 42% del 2023-24. Tuttavia, la mancanza di lucidità e cattiveria nell’ultimo tocco è un problema che Inzaghi deve affrontare immediatamente per evitare che la situazione comprometta gli obiettivi stagionali. La capacità di correggere questo aspetto sarà cruciale per il successo dell’Inter nelle competizioni nazionali e internazionali.
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