Insulti razzisti a Maignan, ora è UFFICIALE: squalifica a vita

Pugno duro da parte dell’Udinese dopo gli insulti razzisti nei confronti di Maignan: ufficiale la squalifica a vita.

Sabato sera al Bluenergy Stadium di Udine è stata scritta l’ennesima pagina vergognosa per il nostro calcio quando. Dalla curva dei tifosi dell’Udinese sono volati insulti razzisti nei confronti di Mike Maignan.

Il portiere del Milan ha cercato inizialmente di non pensarci, ma quando gli insulti sono perdurati non ci ha pensato due volte a lasciare il campo e far sospendere la partita dall’arbitro Maresca, bravo nel prendere la decisione corretta. La gara è poi ripresa successivamente ed i rossoneri sono riusciti ad imporsi 3-2, vendicando sul campo gli insulti razzisti ricevuti dal proprio portiere.

Il club friulano ha subito condannato gli insulti razzisti rivolti al portiere francese del Milan e si è messa già al lavoro per individuare i colpevoli e punirli severamente. Come rivelato dal dg dei bianconeri Franco Collavino nel corso della trasmissione 90° Minuto, infatti, i responsabili non saranno puniti solo con il Daspo, ma anche con la squalifica a vita dallo stadio.

Caso Maignan, pugno duro dell’Udinese: arriva la squalifica a vita

Al termine della partita contro il Milan persa 3-2, l’Udinese ha subito preso le distanze dagli insulti razzisti volati nei confronti di Mike Maignan. Attraverso le parole del dg Franco Collavino nel corso di 90° Minuto, il club friulano ha ribadito il proprio dispiacere verso il portiere del Milan, rimarcando come sia sempre stata un esempio di società multietnica e multiculturale.

Alle parole, l’Udinese ha fatto seguire i fatti e sta lavorando alacremente per individuare i responsabili di questi insulti razzisti per i quali è prevista una punizione severissima. Il club bianconero ha infatti annunciato che – oltre al daspo che ha una durata limitata – si farà di tutto per escludere a vita dallo stadio coloro che si sono resi protagonisti di questi cori vergognosi.

Un segnale forte da parte dell’Udinese che vuole dimostrare la propria estraneità in un caso davvero indecoroso per il calcio italiano. Ancora una volta, come sempre, per colpa di pochi elementi fa una bruttissima figura a livello internazionale. La speranza è che i responsabili dei cori razzisti nei confronti di Maignan vengano individuati quanto prima e cacciati a vita non solo dallo stadio di Udine, ma da tutti gli stadi italiani.

Il calcio dovrebbe unire e mai dividere, ma nel 2024 assistiamo ancora a scene simili nei nostri stadi e tutto ciò è davvero inammissibile. La Lega Serie A ed il presidente della FIGC Gabriele Gravina hanno fatto sapere che verranno prese delle misure per combattere il razzismo negli stadi in modo tale da debellarlo per sempre. La speranza è che tutto ciò possa finire ed episodi del genere non debbano più verificarsi. L’ennesima brutta pagina per il calcio italiano.