Il Barcellona e la Spagna scelgono la via della prudenza dopo il grave infortunio di Gavi. Il centrocampista non solo salterà gli Europei e le Olimpiadi, i grandi appuntamenti dell’estate, ma non giocherà più con la Nazionale fino a marzo 2025, data in cui inizierà la fase europea di qualificazione ai Mondiali del 2026.
La Federazione spagnola, dopo quanto accaduto, non vuole correre alcun tipo di rischio nel percorso di recupero del giocatore del Barcellona, che, come riportato al di là dei Pirenei, sarà esentato dalle partite, dalle amichevoli e dalla Nations League, in programma nell’ultimo trimestre del prossimo anno. Questione di opportunità. Il Barcellona è furioso e non è il caso di entrare in rotta di collisione dopo il “danno”, sebbene assolutamente involontario, procurato al club catalano privato della sua giovanissima stella.
Lo staff medico del Barcellona ha scelto di affidarsi alle cure del dottor Joan Carles Monllau Garcia, noto per la sua lunga esperienza nelle operazioni al ginocchio. Ha curato e guarito Alexia Putellas, Sergio Lozano e Philippe Coutinho. Serviranno, però, tempo e pazienza. Il percorso di recupero di Gavi sarà molto lungo. Il calciatore dovrà sottoporsi a un intervento chirurgico per la rottura completa del legamento crociato anteriore del ginocchio destro e una lesione legata al menisco e solo dopo l’operazione sarà possibile stabilire con certezza le tappe del rientro. Di fronte a un tipo di infortunio del genere, di solito si resta lontano dai campi di gioco dagli otto ai dieci mesi, ma una cosa è guarire e un’altra è tornare a giocare. Per rivedere il Gavi pre infortunio si dovrà sicuramente aspettare.
L’unica certezza è che non ci sarà alcuna fretta. Troppe volte, negli ultimi anni, accorciare i tempi ha coinciso con una ricaduta. Ecco perché l’obiettivo principale è che il giocatore recuperi al cento per cento, senza tener conto del calendario. In questo senso le previsioni più realistiche in seno al club ipotizzano già per settembre 2024 di vedere Gavi vestito di nuovo con i pantaloncini e in piena forma fisica. Una previsione legata a una analisi dei tempi secondo la letteratura clinica: operazione e poi, tra i quattro e i sei mesi dopo, il ritorno all’attività fisica per un periodo di altri quattro mesi di allenamento progressivo. Quindi occorrerà ritrovare la “gamba”, poi vincere la paura e ritrovare serenità e continuità di rendimento. A conti fatti, un anno.
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