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Il Torino cede Sosa ma si aggrappa a Sanabria: Linetty assume il ruolo di capitano

Nella rifinitura di questa mattina, il Torino ha subito un altro colpo con la perdita di Borna Sosa. Il calciatore croato è entrato in infermeria, aggiungendosi così a Ilic, e non sarà disponibile per la partita di domani contro il Cagliari. “Abbiamo avuto un po’ di sfortuna con gli infortuni,” ha dichiarato Paolo Vanoli, l’allenatore del Torino, durante la conferenza stampa pre-partita. “Borna era rientrato molto contento dopo il gol segnato con la sua nazionale, anche se un po’ febbricitante. Purtroppo, oggi si è infortunato mentre calciava durante la rifinitura e domani non sarà con noi.”

Emergenza infortuni
Vanoli ha spiegato che anche Ilic è fermo a causa di un problema al tendine d’Achille, mentre Tameze, che aveva avuto un po’ di febbre, è stato recuperato. “Siamo in emergenza, ma questo ci renderà più forti con i giocatori che abbiamo a disposizione,” ha aggiunto il tecnico. La gara contro il Cagliari è considerata cruciale per il Torino, che spera di riprendere il suo cammino in campionato. “Da ora in poi, ogni partita sarà importante per noi. Sarà una sfida difficile in uno stadio caldo contro Davide Nicola, un allenatore che conosciamo bene. Ma la nostra attenzione deve restare su di noi e sul nostro gioco.”

Formazione e strategie
Vanoli ha anche offerto qualche anticipazione sulla formazione che scenderà in campo. “Vlasic ci sarà,” ha confermato. “L’ho visto molto bene, è un giocatore importante e ha la fame giusta per fare bene. Può giocare mezzala o trequartista, è molto efficace sul centrodestra e ci darà una mano significativa.”

Nuovo capitano e assenze
Un’altra novità è rappresentata dalla nuova fascia di capitano, che sarà indossata da Karol Linetty. “Il gruppo ha deciso, ed è lui il capitano,” ha detto Vanoli, sottolineando l’importanza di un leader all’interno del campo. Con l’assenza di Duvan Zapata, il Torino dovrà riorganizzare il suo attacco. Zapata, che è stato vicino ai compagni dopo l’intervento a Lione, è una perdita significativa per la squadra. “Perdere un ariete d’area come Zapata significa cambiare il nostro gioco,” ha spiegato Vanoli. “Dobbiamo essere più bravi a giocare palla a terra, favorendo passaggi nello stretto e attaccando gli spazi in modo diverso. Zapata non era solo un giocatore forte fisicamente, ma anche un elemento chiave nelle giocate individuali. Ora dobbiamo diventare ancora più una squadra, giocare coralmente e trovare soluzioni alternative per andare a segno.”

Attacco e responsabilità
In attacco, il Torino si affiderà alla coppia Adams-Sanabria. Quest’ultimo è tornato a Torino in gran forma, fresco di una doppietta realizzata con il Paraguay. Sanabria ha inviato un messaggio di incoraggiamento a Zapata prima dell’operazione, promettendo di segnare per lui e per tutta la squadra. “A Tonny ho fatto i miei complimenti,” ha continuato Vanoli. “Ha sempre dimostrato voglia di fare bene e il messaggio che ha inviato a Duvan è stato bellissimo. È un ragazzo che ha le qualità per dare tanto alla squadra e sono sicuro che saprà prendere la responsabilità che gli è stata affidata.”

Resilienza e spirito di squadra
La situazione infortuni non facilita il compito del Torino, ma Vanoli sembra fiducioso nel gruppo a disposizione. L’importanza di questa partita va oltre i semplici tre punti, rappresentando un’opportunità per dimostrare resilienza e spirito di squadra in un momento di difficoltà. La capacità di adattamento ai cambiamenti necessari per compensare le assenze potrebbe rivelarsi fondamentale per il futuro del Torino in questo campionato.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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