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Il terrore di Palermo: Pandolfi segna tre gol decisivi al Barbera in 4 anni

Nel mondo del calcio, alcune storie sembrano ripetersi con un’incredibile regolarità, quasi come se una forza invisibile volesse tessere una trama che sfida le probabilità. Luca Pandolfi è uno di quei protagonisti che, contro ogni pronostico, riesce a emergere in momenti cruciali, spesso a discapito del Palermo. Questo giovane attaccante del Cittadella ha ormai consolidato la sua fama di “maledizione” per i rosanero, grazie ai suoi gol che arrivano come un fulmine a ciel sereno, spesso nei momenti di recupero.

Pandolfi e il Renzo Barbera: una storia di successi

L’ultima impresa di Pandolfi si è consumata ancora una volta sul campo del Renzo Barbera, lo stadio che ormai sembra portargli particolarmente fortuna. Al 90′, quando molti si aspettavano un pareggio, ecco che l’attaccante del Cittadella, con un destro potentissimo, ha infilato il pallone sotto la traversa, lasciando il portiere Desplanches impotente. Un gesto tecnico di grande qualità che ha regalato una vittoria insperata alla sua squadra, replicando un copione già visto nella stagione precedente. “Sono fortunato oppure sono sfortunati loro”, ha dichiarato scherzosamente Pandolfi, consapevole del suo singolare legame con queste partite.

Un legame indissolubile con il Palermo

Ma non è solo al Barbera che Pandolfi sembra trovare la sua ispirazione. Anche nella gara di ritorno al Tombolato, lo scorso anno, il suo nome è finito sul tabellino dei marcatori, contribuendo al 2-0 finale contro il Palermo. Un legame indissolubile quello tra Pandolfi e i rosanero, che si è consolidato nel corso degli anni, a partire dal suo primo gol decisivo contro di loro nel novembre 2020, quando indossava la maglia della Turris. Anche allora, con una partita bloccata sullo 0-0, fu proprio lui a rompere l’equilibrio in pieno recupero, regalando una vittoria preziosa alla sua squadra.

La carriera di Pandolfi: tra ostacoli e successi

La carriera di Pandolfi, tuttavia, non è stata priva di ostacoli. Nato a Napoli, ha mosso i suoi primi passi tra i dilettanti con l’AltoVicentino, per poi passare da Melfi, Portici e Castrovillari. Un percorso che lo ha temprato, insegnandogli il valore della lotta e della perseveranza, principi che porta anche nel suo motto su Instagram: “Chi non lotta ha già perso”. Il suo salto tra i professionisti è avvenuto nel 2019 con l’Alessandria, prima di approdare all’Arezzo e successivamente alla Turris, squadra con cui ha iniziato la sua personale rivalità con il Palermo.

La crescita continua di Pandolfi

Dopo un passaggio al Cosenza in Serie B, Pandolfi è approdato alla Juve Stabia, fino a giungere al Cittadella nell’estate del 2023. Una carriera che, nonostante i numerosi cambi di casacca, ha visto il giovane attaccante continuare a crescere e a migliorare, costantemente alla ricerca del gol e della vittoria. La scorsa stagione si è conclusa con 8 reti all’attivo, nonostante un infortunio alla spalla che lo ha costretto a saltare le ultime due partite. Ma Pandolfi non si è dato per vinto: dopo un intervento chirurgico in estate, è tornato in campo determinato a raggiungere la doppia cifra di segnature.

La fiducia del Cittadella e il futuro

L’attaccante del Cittadella attribuisce gran parte del suo successo alla fiducia riposta in lui dalla società veneta e dal direttore Marchetti, che hanno creduto nelle sue capacità quando in pochi lo facevano. Un riconoscimento che Pandolfi non dimentica, e che lo spinge a dare sempre il massimo in campo.

Con il Palermo, Pandolfi ha ritrovato la via del gol, un percorso che sembra disegnato per lui con precisione millimetrica. E mentre i tifosi del Cittadella festeggiano le sue prodezze, quelli del Palermo non possono fare a meno di chiedersi se, la prossima volta, il destino sarà finalmente dalla loro parte. Per ora, però, la storia continua a ripetersi, con Pandolfi sempre pronto a calare il sipario con un colpo da maestro.

Stefano Cerulli

Stefano è un appassionato di sport e redattore sportivo con una carriera che riflette il suo profondo amore per il calcio e l'atletica. Nato a Milano nel 1985, ha nutrito fin da giovane una passione innata per lo sport, alimentata dalle domeniche passate sugli spalti dello stadio San Siro e dalle interminabili ore di allenamento sulle piste d'atletica locali. Dopo aver conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli Studi di Milano, Stefano ha iniziato la sua carriera nel mondo del giornalismo sportivo. I suoi primi articoli, pubblicati su riviste minori, hanno subito messo in luce la sua abilità nel raccontare con vividezza e competenza le vicende sportive, catturando l'attenzione di un pubblico sempre più vasto. Stefano è noto per il suo stile di scrittura coinvolgente, capace di trasmettere non solo i fatti ma anche le emozioni e la tensione che caratterizzano ogni evento sportivo. La sua capacità di analisi e la profonda conoscenza tecnica dei diversi sport gli permettono di offrire ai lettori articoli di grande qualità, che spaziano dalle cronache più avvincenti alle analisi tattiche più approfondite. Oltre alla sua attività di redattore, è anche un promotore attivo dello sport giovanile. Dedica il suo tempo libero a organizzare eventi e workshop per giovani atleti, con l'obiettivo di trasmettere loro i valori dello sport e l'importanza della corretta informazione sportiva. Sempre aggiornato sulle ultime novità del mondo sportivo, Stefano continua a essere una voce rispettata e autorevole nel giornalismo sportivo italiano, rappresentando un punto di riferimento per tutti gli appassionati di calcio e atletica.

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