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Il segreto vincente di Sommer: meditazione e ambizioni da Pallone d’oro

Yann Sommer: il portiere svizzero dell’Inter si racconta in un’intervista che svela non solo il dietro le quinte della sua vita calcistica, ma anche i segreti del suo successo. Tra una risata e un caffè offerto da Darmian, il più “svizzero” dei suoi compagni, Sommer dipinge un quadro di un’Inter organizzata e compatta, dove ogni giocatore ha un ruolo fondamentale nel mantenere alta la qualità della squadra.

Il ruolo cruciale del collettivo

Sommer, riflettendo sulla stagione passata, sottolinea il ruolo cruciale del collettivo e dell’equilibrio tra attacco e difesa. La squadra, afferma, era come una fortezza, difendendo i vantaggi con tenacia, come se proteggessero i propri figli. Ora, con lo scudetto sul petto, l’Inter si trova sotto la pressione di essere la squadra da battere. “Siamo i campioni in carica e tutti vogliono batterci”, dice Sommer, riconoscendo che questa stagione sarà altrettanto impegnativa e competitiva.

L’importanza della mentalità vincente

Il portiere svizzero sottolinea l’importanza della mentalità nella lotta per la riconquista dello scudetto. Dopo una vittoria, spiega, è facile rilassarsi, ma a questi livelli non ci si può permettere di abbassare la guardia. L’allenatore Simone Inzaghi gioca un ruolo chiave nel mantenere alta la concentrazione della squadra. “Ha una forte mentalità vincente”, dice Sommer, elogiando il mister per la sua capacità di stimolare i giocatori e di intervenire quando sente che l’atmosfera non è quella giusta.

Il segreto personale di Sommer

Ma qual è il segreto personale di Sommer per mantenere la sua performance al massimo livello? La meditazione. Prima di ogni partita, il portiere ha un rituale che lo aiuta a entrare nella giusta mentalità. “C’è un momento preciso in cui smetto di essere Yann e divento Sommer, il portiere”, spiega. Questa pratica gli permette di concentrarsi e di trasformarsi, preparandosi per le sfide sul campo.

Lezioni dal calcio italiano

Oltre alla meditazione, Sommer ha imparato molto dal calcio italiano, soprattutto per quanto riguarda la costruzione del gioco e la copertura della porta. Sotto la guida dei suoi preparatori, ha affinato le sue abilità in uno stile che combina la tradizione italiana con le sue esperienze personali. E quando si parla di modelli da seguire, Sommer non ha dubbi: Gianluigi Buffon è stato una fonte di ispirazione, non solo per le sue abilità tecniche ma anche per il suo carattere e carisma.

Elogi ai compagni di squadra

Parlando dei suoi compagni di squadra, Sommer non risparmia elogi per Lautaro Martinez, definendolo un candidato meritevole per il Pallone d’Oro. “Sono completamente d’accordo con Messi”, dichiara, riconoscendo in Lautaro una personalità forte e un eccezionale realizzatore. Anche Marcus Thuram riceve i complimenti di Sommer, che apprezza la sua capacità di fare giocate che spesso sfuggono all’occhio del pubblico ma che sono altrettanto importanti quanto un gol.

La coppia d’attacco Thuram-Lautaro

La coppia d’attacco Thuram-Lautaro è tra le migliori d’Europa, secondo Sommer, e la loro intesa è un elemento chiave per il successo dell’Inter. E mentre il portiere si prepara a nuove sfide, come il ritorno in Svizzera per la Champions League, si mostra fiducioso nelle capacità della squadra di mantenere alto il livello di gioco su più fronti.

Felicità e futuro a Milano

Nonostante le sfide e le pressioni, Sommer è felice a Milano, concentrato sulla sua carriera all’Inter fino al 2026. Con il futuro ancora aperto e molte sfide da affrontare, Sommer continua a migliorare, spinto dalla passione per il calcio e dalla determinazione a dare il massimo per la sua squadra. E forse, tra una partita e l’altra, troverà anche il tempo per realizzare il suo desiderio di assistere a un concerto di Bruce Springsteen, un sogno che lo accompagna dai pomeriggi della sua giovinezza.

Stefano Cerulli

Stefano è un appassionato di sport e redattore sportivo con una carriera che riflette il suo profondo amore per il calcio e l'atletica. Nato a Milano nel 1985, ha nutrito fin da giovane una passione innata per lo sport, alimentata dalle domeniche passate sugli spalti dello stadio San Siro e dalle interminabili ore di allenamento sulle piste d'atletica locali. Dopo aver conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli Studi di Milano, Stefano ha iniziato la sua carriera nel mondo del giornalismo sportivo. I suoi primi articoli, pubblicati su riviste minori, hanno subito messo in luce la sua abilità nel raccontare con vividezza e competenza le vicende sportive, catturando l'attenzione di un pubblico sempre più vasto. Stefano è noto per il suo stile di scrittura coinvolgente, capace di trasmettere non solo i fatti ma anche le emozioni e la tensione che caratterizzano ogni evento sportivo. La sua capacità di analisi e la profonda conoscenza tecnica dei diversi sport gli permettono di offrire ai lettori articoli di grande qualità, che spaziano dalle cronache più avvincenti alle analisi tattiche più approfondite. Oltre alla sua attività di redattore, è anche un promotore attivo dello sport giovanile. Dedica il suo tempo libero a organizzare eventi e workshop per giovani atleti, con l'obiettivo di trasmettere loro i valori dello sport e l'importanza della corretta informazione sportiva. Sempre aggiornato sulle ultime novità del mondo sportivo, Stefano continua a essere una voce rispettata e autorevole nel giornalismo sportivo italiano, rappresentando un punto di riferimento per tutti gli appassionati di calcio e atletica.

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