Carlo Ancelotti è una delle figure più emblematiche del calcio moderno, noto per la sua capacità di innovare e adattarsi ai tempi che cambiano. Nonostante la sua fama di grande gestore, molti non riconoscono appieno il suo spirito innovativo, un tratto distintivo che il suo storico collaboratore, Giovanni Mauri, sottolinea costantemente.
Un legame professionale e personale
Giovanni Mauri ha lavorato a stretto contatto con Ancelotti in squadre prestigiose come Parma, Milan, Chelsea, PSG, Real Madrid e Bayern Monaco. In qualità di preparatore atletico di fiducia dal 1996 al 1998 e poi dal 2001 al 2017, Mauri ha osservato l’evoluzione metodologica e tattica di Ancelotti. Anche se ora il posto di preparatore è passato a suo figlio Francesco, il legame tra Mauri e Ancelotti rimane forte, tanto che condividono persino la proprietà di una cavalla, Gala Real.
Adattamento e innovazione: le chiavi del successo
L’approccio di Ancelotti alla gestione della squadra si è trasformato nel tempo. A Parma si lavorava in un modo, mentre al PSG o al Bayern Monaco i metodi erano completamente diversi. Questa capacità di adattarsi e innovare è una delle chiavi del suo successo. Mauri sottolinea come il benessere dell’atleta sia diventato centrale nel programma di allenamento, con un focus su un benessere sia mentale che fisico. L’approccio olistico di Ancelotti riconosce che le prestazioni di alto livello si raggiungono solo se un giocatore è in equilibrio psicologico, strutturale e biochimico.
Un episodio chiave nella carriera di Ancelotti
Una delle partite decisive nella carriera di Ancelotti è stata la sfida Milan-Ajax del 2003. Grazie a un gol di Tomasson al 91’, il Milan evitò un’eliminazione che avrebbe potuto complicare il futuro di Ancelotti al club. Questo episodio evidenzia l’importanza di una miscela di abilità, pazienza e fortuna nella carriera di un allenatore di successo.
Costruire rapporti umani autentici
Ancelotti non è solo un innovatore sul campo, ma anche al di fuori di esso. La sua capacità di costruire rapporti umani autentici con i giocatori e lo staff è emersa in ogni squadra in cui ha lavorato. Mauri ricorda come lui, Ancelotti e Villiam Vecchi abbiano trascorso più tempo insieme in ritiro che con le loro famiglie. Questo senso di comunità e amicizia si riflette nel modo in cui i giocatori percepiscono e rispondono all’allenatore.
La nuova generazione: Davide Ancelotti
Parlando di famiglia, Davide Ancelotti, figlio di Carlo, sembra aver ereditato molte delle qualità del padre. Descritto come paziente e riflessivo, Davide rappresenta la nuova generazione di allenatori che si affacciano al calcio con una mentalità moderna e innovativa, pur mantenendo radici nei valori trasmessi dai genitori.
Il ruolo dei giocatori chiave nel Real Madrid
Nel contesto del Real Madrid, la squadra attuale di Ancelotti, il ruolo di giocatori come Kroos e Mbappé è cruciale. Sebbene Kroos non giochi più, la sua influenza è stata determinante. Mbappé, invece, è considerato uno dei più grandi talenti atletici di oggi, grazie alla sua straordinaria esplosività. Questo lo rende un giocatore eccezionale, il cui talento deve essere coltivato con cura per evitare infortuni e massimizzare le prestazioni.
Rafael Leao e la gestione dei talenti
Anche Rafael Leao, con la sua elasticità muscolare e il suo stile di gioco esplosivo, viene comparato a Mbappé. La gestione e l’allenamento di tali talenti richiede un approccio che coniughi la scienza con l’arte dell’allenamento, evitando vecchie credenze come l’eccessivo focus sulla resistenza fisica.
Il futuro del calcio secondo Mauri
Guardando al futuro del calcio, Mauri prevede un’evoluzione simile a quella dell’NBA, dove gli atleti sviluppano le proprie capacità tattiche e tecniche durante gli allenamenti di squadra, dedicandosi alla preparazione atletica in modo individuale. Questo richiederà sempre più specialisti in ogni settore, con un grande capo che funga da mediatore e facilitatore tra le diverse competenze.
L’eredità di Carlo Ancelotti
L’eredità di Carlo Ancelotti è quella di un innovatore che ha saputo adattare il suo approccio alle esigenze del calcio moderno, mantenendo sempre al centro il benessere e il potenziale dei suoi giocatori. Questa filosofia continuerà a influenzare il modo in cui il calcio sarà allenato e giocato nei prossimi anni.