Mario Balotelli è un nome che evoca emozioni contrastanti nel mondo del calcio. Un talento straordinario, capace di giocate che lasciano a bocca aperta e, allo stesso tempo, protagonista di episodi che hanno spesso fatto discutere. Ora, a 34 anni, Balotelli si prepara a indossare la maglia del Genoa, la sua dodicesima squadra tra i professionisti, in un percorso ricco di successi, sfide e momenti indimenticabili.
La carriera di Balotelli è iniziata nelle giovanili del Lumezzane, un club che, proprio come il Genoa, veste i colori rossoblù. È qui che Mario ha mosso i suoi primi passi nel mondo del calcio, debuttando il 2 aprile 2006, a soli 15 anni, nella partita contro il Padova in Serie C1. Questa precoce apparizione ha segnato l’inizio di una carriera che lo avrebbe portato a vestire maglie prestigiose in Italia e all’estero.
Dopo il Lumezzane, Balotelli si trasferisce all’Inter, dove entra a far parte della squadra Primavera. Il suo talento è tale che non passa molto tempo prima che Roberto Mancini lo chiami in prima squadra. Il 26 dicembre 2007, Mario debutta in Serie A contro il Cagliari e pochi giorni dopo segna una doppietta in Coppa Italia contro la Reggina. Contribuisce alla vittoria dello scudetto e diventa il più giovane marcatore in Champions League con la maglia nerazzurra. L’esperienza all’Inter culmina con il trionfo del Triplete nel 2010, nonostante le tensioni con l’allenatore José Mourinho.
Nell’estate del 2010, Balotelli si trasferisce al Manchester City per una cifra di circa 30 milioni di euro. In Inghilterra, Mario continua a impressionare con le sue prestazioni. Diventa celebre l’episodio della maglietta con la scritta “Why always me?” mostrata dopo una doppietta nel derby contro il Manchester United. Un altro momento iconico è l’assist a Sergio Aguero nel match contro il QPR, che regala al City il titolo di Premier League dopo 44 anni.
Il ritorno in Italia avviene con il Milan, dove Balotelli lascia subito il segno con una doppietta all’Udinese. Contribuisce al terzo posto dei rossoneri con 12 gol in 13 partite di campionato. Tuttavia, la stagione successiva non è altrettanto brillante, e nonostante le 14 reti, il Milan termina all’ottavo posto. Dopo una breve e poco soddisfacente parentesi al Liverpool, Mario torna al Milan senza riuscire a replicare i successi del passato a causa di problemi fisici.
L’avventura in Francia inizia nel 2016 con il Nizza, dove Balotelli ritrova la forma migliore, segnando 15 gol in 23 partite nella sua prima stagione. Continua a brillare anche l’anno successivo, ma l’arrivo di Patrick Vieira in panchina porta a un ridimensionamento del suo ruolo. Così, nel gennaio 2019, si trasferisce al Marsiglia, dove segna 8 gol in 15 partite ma non rinnova il contratto. Il ritorno in Italia si concretizza al Brescia, dove però Balotelli non riesce a evitare la retrocessione della squadra, segnando solo 5 gol. Dopo un periodo di inattività, Balotelli accetta l’offerta del Monza, in Serie B, dove segna all’esordio ma non riesce a portare la squadra alla promozione.
Nel 2021, Balotelli si trasferisce in Turchia, all’Adana Demirspor, dove vive una stagione positiva con 19 gol in 33 partite. Tuttavia, contrasti con l’allenatore Vincenzo Montella lo portano a cambiare nuovamente squadra, approdando al Sion in Svizzera. L’esperienza svizzera non è delle migliori, con solo 6 gol in 19 partite e la squadra che retrocede.
Oltre al club, Balotelli ha avuto una carriera significativa anche in Nazionale, debuttando il 10 agosto 2010 contro la Costa d’Avorio. Ha collezionato 36 presenze e segnato 14 gol con la maglia azzurra, partecipando a competizioni importanti e regalando momenti di grande calcio.
Balotelli è stato spesso al centro dell’attenzione non solo per le sue prestazioni in campo, ma anche per episodi extracalcistici. Le sue vicende personali e le sue scelte hanno spesso fatto discutere, ma il suo talento rimane indiscutibile. Ora, con il Genoa, Balotelli ha l’opportunità di scrivere un nuovo capitolo della sua carriera, portando con sé l’esperienza e la voglia di dimostrare ancora una volta il suo valore nel mondo del calcio.
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