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Il ragazzo che sfida la velocità sulle montagne russe

Giovanni Mpetshi Perricard: un talento emergente nel mondo del tennis

Giovanni Mpetshi Perricard è un nome che sta rapidamente diventando familiare nel mondo del tennis, e non solo per il suo servizio devastante che sfiora i 240 chilometri orari. Il giovane tennista francese, nato a Lione nel 2003, ha iniziato a lasciare il segno nel circuito ATP con una combinazione di talento naturale, dedizione e una personalità affascinante che non passa inosservata. Cresciuto in una famiglia di sportivi — il padre Ghislain era un difensore di calcio nelle serie minori francesi e la madre Sylvie una cestista — Perricard ha mostrato fin da subito una predisposizione per lo sport, scegliendo infine il tennis come sua carriera principale.

La rapida ascesa nel circuito ATP

La sua ascesa è stata rapida e impressionante. Dopo aver vinto il suo primo titolo ATP a Lione sulla terra rossa, dove ha superato avversari di calibro come Sonego ed Etcheverry, Giovanni ha continuato a stupire con le sue prestazioni. Nonostante un percorso travagliato nelle qualificazioni di Wimbledon, è riuscito a entrare nel tabellone principale grazie a un ripescaggio dell’ultimo minuto e ha colto l’occasione al volo, facendo parlare di sé per il numero incredibile di ace messi a segno contro avversari di alto livello. La sua capacità di mettere pressione agli avversari con un servizio fulminante è una delle sue armi principali, tanto che in un incontro è riuscito a siglare oltre 50 ace, un risultato che lo ha posto tra i migliori servitori dell’era Open.

Un giocatore completo oltre il servizio

Ma Perricard non è solo un grande servitore. La sua altezza superiore ai due metri e la sua agilità lo rendono un avversario temibile anche negli scambi da fondo campo. Con un gioco aggressivo e una preferenza per accorciare gli scambi, Giovanni dimostra una maturità tattica che spesso manca nei giovani della sua età. Nonostante la sua statura imponente, è sorprendentemente agile e capace di muoversi con rapidità sul campo, un tratto che lui stesso attribuisce al suo idolo sportivo, Victor Wembanyama, il giovane fenomeno del basket francese.

Una personalità vivace e un amore per l’adrenalina

Non è solo il suo gioco a far parlare di lui, ma anche la sua personalità vivace e il suo amore per l’adrenalina. Se non fosse diventato un tennista professionista, Perricard avrebbe voluto lavorare come collaudatore di luna park, in particolare delle montagne russe, un sogno che riflette la sua passione per le emozioni forti e la velocità. Questa passione si riflette anche nel suo approccio in campo, dove non esita a rischiare con colpi audaci e servizi potenti.

Conferma del talento a Basilea

La vittoria a Basilea è stata una conferma del suo talento. Durante il torneo non ha subito neanche un break, vincendo tutti i 65 game al servizio, un’impresa che solo pochi nel circuito possono vantare. Ha concesso solo tre palle break in tutto il torneo, dimostrando non solo la potenza ma anche la precisione e la costanza del suo servizio. Con dati simili, il suo nome è già accostato a quelli di grandi servitori come John Isner e Milos Raonic, ma Perricard ha mostrato di avere qualcosa in più: una versatilità e una capacità di adattamento che promettono di portarlo lontano.

Aspirazioni e influenze personali

Inoltre, il suo interesse per la biografia di Mike Tyson, rispetto al tenero “Il Piccolo Principe”, mostra una curiosità verso storie di forza e riscatto. Un altro suo idolo è LeBron James, e come lui, Perricard punta in alto, aspirando a entrare nella top 20 del ranking mondiale al più presto. Con un sorriso che nasconde una determinazione feroce, Giovanni sta scrivendo capitoli importanti della sua carriera, e il futuro sembra luminoso per questo giovane talento del tennis mondiale.

Un futuro promettente

La sua somiglianza con Chris Eubanks, sia nel gioco che nell’approccio alla vita, è evidente. Entrambi sono noti per il loro stile di gioco esplosivo e per la loro personalità magnetica, ma Perricard è determinato a lasciare il suo segno unico nel panorama tennistico. Con il 2024 alle porte e un ranking che continua a salire, Giovanni Mpetshi Perricard è sicuramente un nome da tenere d’occhio, non solo per i fan del tennis, ma per tutti gli appassionati di sport.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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