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Il prezzo del sogno: le spese sorprendenti dei tennisti come Sinner

I costi nascosti della carriera di un tennista

Il mondo del tennis è affascinante e competitivo, ma dietro le luci dei riflettori si nasconde una realtà che molti non conoscono: i costi elevati che i tennisti devono affrontare per costruire e mantenere la loro carriera. Jannik Sinner, uno dei talenti più promettenti del tennis italiano, ha recentemente parlato della solitudine che sperimenta sia in campo che nella gestione della sua vita professionale. Questo aspetto è emblematico della vita di un tennista, dove la responsabilità e la pressione sono costanti, e la gestione delle finanze gioca un ruolo cruciale nel determinare il successo e la sostenibilità della carriera.

Le spese di un tennista professionista

Un tennista professionista deve affrontare una serie di spese che possono variare enormemente in base al livello di competitività e al ranking. I giocatori di tennis, in particolare quelli che si trovano nelle posizioni di vertice, devono pianificare attentamente il loro budget. Le spese principali includono l’allenatore e il personale di supporto, le strutture di allenamento, i costi di viaggio e soggiorno, e le spese relative all’attrezzatura, come le racchette e le palline. Per i tennisti di alto livello, questi costi possono facilmente superare centinaia di migliaia di euro all’anno.

I costi dei top player

I top player, come Sinner e altri nella top 10-15, possono spendere tra 500.000 e 1 milione di euro all’anno. Questo importo include il pagamento dell’allenatore, che può variare da 5.000 euro a settimana, più una percentuale sui guadagni. A questo si aggiungono altre figure professionali, come preparatori atletici e fisioterapisti, che compongono un team di supporto che può arrivare a cinque persone. I costi di viaggio per il team, le spese alberghiere e per la ristorazione si sommano, creando un quadro finanziario complesso e impegnativo.

Le spese per i giocatori in classifica inferiore

Per i giocatori che si trovano nella top 100, le spese scendono a circa 150.000-250.000 euro all’anno, mentre i tennisti nella fascia 250-300 possono affrontare costi variabili tra i 75.000 e i 120.000 euro. Anche se i giocatori di queste categorie possono guadagnare premi in denaro, frequentemente queste somme non coprono nemmeno i costi di partecipazione ai tornei. Un tennista che si trova attorno alla posizione 200 del ranking può avere un bilancio disastroso, con spese superiori ai guadagni. Questo è un punto cruciale, poiché rappresenta la linea di demarcazione per molti giocatori che aspirano a entrare nella top 100, dove i premi in denaro iniziano a diventare significativi.

L’importanza delle sponsorizzazioni

Il sistema di sponsorizzazione gioca un ruolo fondamentale nel supportare i tennisti meno noti. Senza il supporto di sponsor o federazioni locali, molti tennisti farebbero fatica a coprire le loro spese. Questo porta molti atleti a cercare di costruire relazioni con i marchi fin dalla giovane età, per garantire una certa stabilità finanziaria mentre si affacciano a una carriera professionistica.

I costi dell’attrezzatura

Un altro aspetto da considerare è il costo dell’attrezzatura. Sebbene i tennisti di alto livello ricevano racchette e abbigliamento tecnico dai loro sponsor, l’incordatura delle racchette è a carico dell’atleta. Questo può comportare spese significative, poiché una racchetta viene normalmente incordata diverse volte durante un torneo. I costi per l’incordatura possono variare da 15 a 30 euro per racchetta, e considerando che i top player possono richiedere fino a otto incordature alla settimana, le spese possono accumularsi rapidamente.

I costi di alloggio nei tornei

La questione dell’alloggio nei tornei è un’altra area di spesa da tenere in considerazione. Sebbene i tornei offrano alcune forme di ospitalità, i tennisti di alto livello spesso preferiscono alloggiare in hotel di lusso, a proprie spese, per garantire il massimo comfort e concentrazione. Questo porta a considerare che i costi di soggiorno e vitto possano lievitare ulteriormente in base alla scelta personale del giocatore.

La gestione delle risorse nel tennis professionistico

La complessità e la variabilità delle spese nel tennis professionistico richiedono una pianificazione attenta e una gestione strategica delle risorse. Ogni giocatore deve bilanciare il desiderio di competere ai massimi livelli con la necessità di mantenere un bilancio sostenibile. In un contesto in cui la competizione è feroce e le opportunità possono sfuggire rapidamente, la capacità di un tennista di navigare le acque tumultuose della vita professionistica può fare la differenza tra il successo e il fallimento.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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