Jannik Sinner è diventato fonte d’ispirazione per un suo rivale nel circuito: il paragone ha fatto storcere la bocca a più di qualcuno
Non c’è dubbio che le straordinarie performances di Malaga, grazie alle quali l’Italia ha potuto alzare al cielo la sua seconda Coppa Davis della storia, hanno fatto entrare di diritto Jannik Sinner nel cuore di tutti gli sportivi del nostro paese. Non si può negare però che a livello internazionale il mondo si sia veramente accorto della dimensione raggiunta dall’altoatesino soprattutto grazie all’affermazione di Melbourne, che ha permesso all’azzurro di incamerare il primo Major della sua ancor giovanissima e luminosissima carriera.
In un certo senso la Sinner-mania ha contagiato un po’ tutti, anche al di fuori dei confini nazionali. L’affermazione è da ritenersi assolutamente vera per la Francia, come dimostra il nervosismo col quale gli organizzatori del torneo di Marsiglia, disputato nella settimana dal 5 all’11 febbraio, avevano accolto il forfait del tennista italiano, atteso come una vera superstar.
Altra prova evidente della fama internazionale di Jannik è stata la lunga intervista esclusiva rilasciata dal fresco campione in terra australiana al prestigioso quotidiano L’Equipe: un’investitura, in un certo qual senso, che ha accresciuto la fama del nuovo idolo degli sportivi italiani. Sempre dai nostri vicini d’Oltralpe si è poi levata una voce, proveniente da un tennista tra i migliori del circuito, che ha coinvolto Sinner. Il suo gioco, il suo modo di stare in campo, la sua mentalità: tutto ciò è diventato addirittura fonte d’ispirazione.
25 anni, nativo di Metz, mancino, giocatore estroso con ampi margini di miglioramento, Ugo Humbert sta vivendo il miglior momento della sua carriera. Fresco vincitore proprio a Marsiglia, dove ha battuto in finale il bulgaro Grigor Dimitrov, il francese ha toccato il suo best ranking (18esima posizione) proprio all’indomani del trionfo in Provenza.
Intervistato dopo la conquista del suo quinto titolo ATP, Humbert non si è nascosto quando si è trattato di dire a chi si stia ispirando. E con chi creda di avere parecchi punti in comune. “Fisicamente Jannik ed io siamo molto simili, siamo entrambi molto lunghi.
Guardo molto quello che fa lui. Osservo il suo atteggiamento: lui è molto calmo, molto concentrato, molto professionale, rimane nella sua bolla“, ha esordito nel corso di un’intervista.
“Ha fatto enormi progressi dal punto di vista fisico. Si muove molto bene, apre molto le gambe, è spesso in posizione aperta. E poi anch’io ho la sua stessa qualità di non dare tempo al mio avversario, sia con il dritto che con il rovescio“, ha concluso Humbert.
Parole, queste, che non sono esattamente piaciute ai sostenitori più accesi dell’altoatesino, che forse avranno anche sghignazzato alla notizia della precoce eliminazione del francese dal torneo di Rotterdam per mano del sempre ‘fastidioso’ Ruusuvuori…
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