Il Portogallo, pur condividendo la penisola iberica con la Spagna, non ha mai avuto una tradizione automobilistica di grande spicco. Tuttavia, tra la fine degli anni ’70 e gli anni ’90, una casa automobilistica portoghese, la Uniao Metalo Mecanica (Umm), riuscì a ritagliarsi un’importante nicchia di mercato grazie al suo fuoristrada Alter. La storia di Umm ebbe inizio nel 1977, quando il gruppo Mocar acquisì un progetto di fuoristrada dalla francese Simi. Quest’ultimo, nato come Simi Entrepreneur 4X4, non era mai entrato in produzione a causa di difficoltà economiche e logistiche. Tuttavia, sotto la guida della Umm, il progetto prese vita e divenne il primo fuoristrada interamente prodotto in Portogallo, simbolo di speranza per il paese che cercava di risollevarsi dopo il regime di Salazar.
L’evoluzione del modello Umm 4X4
Il primo modello di Umm 4X4 fu prodotto fino al 1984 e si caratterizzava per una meccanica semplice e robusta. Era dotato di trazione posteriore e motori Diesel forniti dalla Indenor-Peugeot, con cambio Zf a quattro marce. Il successo di questo veicolo portò nel 1985 alla nascita dell’Umm Alter, un modello che rappresentava un vero e proprio salto di qualità rispetto al suo predecessore. Con un motore Diesel da 2,5 litri e 76 CV, la Umm Alter si dimostrò un veicolo affidabile e versatile, capace di conquistare non solo il mercato civile, ma anche quello pubblico, venendo adottato da enti come la Guardia Nacional Republicana.
Innovazioni tecniche e successo dell’Alter II
Nel 1986, Umm lanciò l’Alter II, portando ulteriori miglioramenti tecnici che ne aumentarono la robustezza e l’efficienza su terreni difficili. Tra le novità, un cambio manuale più preciso, una trasmissione rinforzata e sospensioni migliorate. Nel 1987, la Umm introdusse una motorizzazione 2,5 litri con Turbo Intercooler, servosterzo e freni a disco anteriori, rendendo l’Alter II ancora più competitivo. La collaborazione con la Momo per l’installazione di volanti italiani contribuì a rafforzare l’immagine di qualità del veicolo.
La trasformazione in Papamobile
Un momento di grande notorietà per l’Alter II fu la sua trasformazione in Papamobile nel 1992, in occasione della visita di Papa Giovanni Paolo II in Portogallo. Questo veicolo, caratterizzato da un colore bianco distintivo, era completamente blindato e dotato di comfort come aria condizionata e un sistema audio avanzato. Nonostante le piccole dimensioni, riuscì a ospitare comodamente il Papa, diventando un simbolo di eccellenza tecnica lusitana.
La crisi degli anni ’90 e l’eredità della Umm
Tuttavia, gli anni ’90 portarono con sé una grave crisi economica che colpì duramente il Portogallo e la Umm. Nonostante i miglioramenti tecnologici apportati all’Alter II nel 1993 e il lancio dell’Umm Alter 2000, dotato di motore Peugeot 2,1 litri Turbodiesel, la concorrenza internazionale si fece insostenibile. La produzione per i privati cessò nel 1994, e l’attività continuò solo per veicoli militari e di pubblica utilità fino al 1996. L’Alter trovò impieghi anche in Africa, specialmente in Angola e Capo Verde, ma anche nelle forze di interposizione ONU.
La diffusione internazionale e la partecipazione sportiva
In Italia, circa un centinaio di esemplari furono venduti, contribuendo a diffondere il nome della Umm anche al di fuori dei confini portoghesi. La casa automobilistica partecipò anche a competizioni sportive, tra cui la Dakar del 1982, dove i suoi veicoli si distinsero per affidabilità e resistenza.
La fine della produzione e l’impatto storico
La storia della Uniao Metalo Mecanica si concluse nei primi anni 2000 con l’interruzione della produzione dell’Alter 2000, dopo appena venticinque esemplari. Nonostante la chiusura, la Umm lasciò un segno nella storia automobilistica portoghese, dimostrando che anche un piccolo paese senza una grande tradizione nel settore poteva produrre veicoli di qualità, capaci di entrare nelle pagine dei libri di storia e nel cuore di chi li ha guidati.