Il modello italiano di medicina sportiva in primo piano a Londra

Il modello italiano di prevenzione cardiologica ha recentemente guadagnato attenzione nel Regno Unito grazie a un importante simposio tenutosi il 20 ottobre 2023 presso l’Ambasciata d’Italia a Londra. Questo evento, organizzato in collaborazione con la Federazione Medico Sportiva Italiana (FMSI), ha visto la partecipazione di cardiologi e medici sportivi italiani e britannici, uniti per discutere dell’importanza dei programmi di screening per prevenire le morti improvvise tra i giovani atleti.

L’importanza del convegno

Il convegno ha rappresentato un’opportunità di scambio tra due realtà sanitarie, evidenziando il valore del dialogo tra professionisti della salute. Lord Polak, membro della Camera dei Lords, ha enfatizzato come tali iniziative siano fondamentali per promuovere la salute pubblica e la sicurezza nello sport. Ha dichiarato: “Il dialogo tra professionisti della salute è fondamentale per sviluppare strategie efficaci che possano ridurre i rischi associati alla pratica sportiva”.

Maurizio Casasco, presidente della FMSI, ha presentato i risultati ottenuti in Italia attraverso i protocolli di screening, affermando che “siamo riusciti a ridurre le morti improvvise da sport nel nostro Paese a un rapporto di 1 a 1 milione e mezzo, rispetto a 1 a centomila nel resto del mondo”. Questi dati sottolineano l’efficacia del modello italiano e l’importanza della certificazione di idoneità alla pratica sportiva.

La questione delle morti improvvise

Le morti improvvise tra i giovani atleti sono un tema di crescente preoccupazione. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, sebbene la pratica sportiva offra numerosi benefici, comporta anche dei rischi, specialmente per i giovani con condizioni cardiache preesistenti non diagnosticate. In questo contesto, l’efficacia dei programmi di screening diventa cruciale.

In Italia, il modello di screening pre-agonistico prevede esami clinici approfonditi, tra cui:

  1. Elettrocardiogramma (ECG)
  2. Ecocardiogramma

Questi esami sono obbligatori per i giovani atleti e hanno contribuito a creare un ambiente sportivo più sicuro, promuovendo una cultura della salute e della prevenzione.

Collaborazione internazionale e formazione

Durante il simposio, sono stati presentati studi di caso che dimostrano i benefici del modello italiano e come pratiche simili possano essere adattate nel Regno Unito. È emersa anche l’importanza della formazione continua per i medici e gli operatori sportivi, sottolineando la necessità di un approccio multidisciplinare nella gestione della salute degli atleti.

La collaborazione tra Italia e Regno Unito non si limita al settore sportivo, ma si estende anche a ricerche condivise e programmi di formazione, rappresentando un’opportunità per migliorare le pratiche sanitarie e contribuire alla salute pubblica a livello globale.

Il simposio ha segnato un passo significativo verso la creazione di una rete internazionale di esperti nella prevenzione delle morti improvvise. La FMSI continuerà a lavorare per promuovere il proprio modello e sensibilizzare le istituzioni sull’importanza della prevenzione nella salute degli atleti, giovani e meno giovani.

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