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Il mistero dell’invisibile Paredes: la star intoccabile dell’Argentina

Leandro Paredes: una carriera tra luci e ombre

Leandro Paredes è un nome che suscita emozioni contrastanti tra i tifosi argentini e quelli romanisti. In Argentina, è visto come un pilastro della nazionale, un centrocampista di classe mondiale che ha giocato un ruolo chiave nelle vittorie della squadra di Lionel Scaloni in Coppa America e nel trionfo al Mondiale del 2022. Tuttavia, a Roma, il suo talento sembra svanire nell’ombra, relegato a un ruolo marginale che molti faticano a comprendere.

Il numero 16 e le aspettative

Paredes ha indossato la maglia giallorossa con il numero 16, un numero che richiama alla mente dei tifosi romanisti icone del passato e che porta con sé grandi aspettative. Sotto la guida di Ivan Juric, però, il suo impiego è stato limitato. Nelle prime cinquanta giornate con il tecnico croato, Paredes ha accumulato solo 49 minuti di gioco in campionato. Nei match contro Udinese, Venezia e Verona, il suo contributo è stato ridotto a pochi sprazzi, insufficienti per esprimere il suo valore.

Un enigma economico e tecnico

La situazione diventa ancora più enigmatica considerando il suo stipendio, un pesante fardello per le casse del club romano. Paradossalmente, un errore contro l’Empoli a inizio stagione ha compromesso il suo rapporto con il campo. Da quel momento, Paredes è stato utilizzato con parsimonia, mentre altri giocatori come Koné, Le Fée, Cristante e persino Dybala si sono avvicendati nel cuore del centrocampo romanista.

L’adattamento difficile allo schema di gioco di Juric

Juric, noto per prediligere centrocampisti dinamici e aggressivi, sembra non vedere in Paredes l’elemento adatto al suo schema di gioco. Le dichiarazioni del tecnico, che sottolineano come alcuni giocatori stiano migliorando, lasciano intendere che Paredes non rientra tra questi. Tuttavia, l’argentino non si lascia scoraggiare, evitando polemiche e continuando a guardarsi intorno per il futuro. Con un contratto in scadenza a giugno e poche possibilità di rinnovo, Paredes sogna un ritorno al Boca Juniors.

Il legame con l’Argentina e la famiglia

La storia di Paredes in Europa è iniziata a soli 20 anni, quando Walter Sabatini lo portò in Italia. Dopo le esperienze con Chievo, Empoli, Zenit, PSG e Juventus, il ritorno a Roma aveva suscitato grandi aspettative. Le sue prestazioni in nazionale, dove è stato un elemento chiave nella conquista del Mondiale e delle due Coppe America, contrastano fortemente con la sua attuale situazione a Roma. La moglie Camila Galante e i loro figli rappresentano un punto fermo nella vita di Paredes, e Roma resta una città speciale per loro.

Il futuro incerto di Paredes

Il futuro di Paredes appare incerto, con la possibilità di un ritorno al Boca Juniors o di un’avventura in un club arabo. In ogni caso, il suo addio da Roma porterà con sé una nota di malinconia per un giocatore che, nonostante tutto, ha lasciato il segno con 108 presenze in maglia giallorossa. La sua doppietta contro il Leverkusen, che sembrava aprire le porte a una nuova finale europea, rimane un ricordo vivissimo di ciò che Paredes ha rappresentato per la Roma. Ora, però, è tempo di guardare avanti, verso una nuova sfida, un nuovo capitolo nella carriera di questo centrocampista tanto apprezzato in patria quanto sottovalutato nella Capitale.

Stefano Cerulli

Stefano è un appassionato di sport e redattore sportivo con una carriera che riflette il suo profondo amore per il calcio e l'atletica. Nato a Milano nel 1985, ha nutrito fin da giovane una passione innata per lo sport, alimentata dalle domeniche passate sugli spalti dello stadio San Siro e dalle interminabili ore di allenamento sulle piste d'atletica locali. Dopo aver conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli Studi di Milano, Stefano ha iniziato la sua carriera nel mondo del giornalismo sportivo. I suoi primi articoli, pubblicati su riviste minori, hanno subito messo in luce la sua abilità nel raccontare con vividezza e competenza le vicende sportive, catturando l'attenzione di un pubblico sempre più vasto. Stefano è noto per il suo stile di scrittura coinvolgente, capace di trasmettere non solo i fatti ma anche le emozioni e la tensione che caratterizzano ogni evento sportivo. La sua capacità di analisi e la profonda conoscenza tecnica dei diversi sport gli permettono di offrire ai lettori articoli di grande qualità, che spaziano dalle cronache più avvincenti alle analisi tattiche più approfondite. Oltre alla sua attività di redattore, è anche un promotore attivo dello sport giovanile. Dedica il suo tempo libero a organizzare eventi e workshop per giovani atleti, con l'obiettivo di trasmettere loro i valori dello sport e l'importanza della corretta informazione sportiva. Sempre aggiornato sulle ultime novità del mondo sportivo, Stefano continua a essere una voce rispettata e autorevole nel giornalismo sportivo italiano, rappresentando un punto di riferimento per tutti gli appassionati di calcio e atletica.

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