La vita da comprimario nel mondo del calcio è spesso sottovalutata. Essere il vice di un giocatore di punta, in particolare in una squadra storica come il Milan, può rivelarsi un compito arduo e frustrante. Theo Hernandez è diventato un punto di riferimento per la squadra rossonera dal suo arrivo nella stagione 2019-20, e il suo livello di gioco ha reso la ricerca di un sostituto adeguato un vero e proprio rompicapo per gli allenatori che si sono succeduti sulla panchina milanista. Non è semplice trovare un giocatore in grado di esprimere lo stesso rendimento e la stessa qualità quando il titolare è assente, e il Milan ha sperimentato numerosi giocatori nel tentativo di colmare questo vuoto.
Il primo a subire l’impatto dell’arrivo di Theo fu Ricardo Rodriguez, che fino a quel momento era il titolare indiscusso sulla fascia sinistra. Con 88 presenze nelle due stagioni precedenti, Rodriguez aveva dimostrato di essere un giocatore affidabile. Tuttavia, dopo aver giocato le prime quattro partite della stagione 2019-20 come titolare, il suo destino al Milan cambiò radicalmente. Con l’arrivo del francese, Rodriguez perse il posto e il suo ultimo gettone da rossonero si registrò in una partita drammatica contro l’Atalanta, che si concluse con una pesante sconfitta per 5-0. Da lì, il suo percorso portò al PSV Eindhoven e successivamente al Torino, fino a giungere al Betis Siviglia, dove cerca di ritrovare la sua forma.
Un altro giocatore che sembrava un potenziale sostituto fu Diego Laxalt, arrivato a Milano nel 2018 per 19 milioni di euro. Nella sua prima stagione, raccolse 29 presenze, ma l’arrivo di Hernandez lo relegò a un ruolo marginale. Dopo un prestito al Torino, tornò al Milan per un breve periodo, giocando solo in alcune occasioni. Ad oggi, Laxalt gioca in Russia con la Dinamo Mosca, lasciando il segno di un’avventura milanista caratterizzata da molte aspettative e pochi risultati.
Un altro tentativo del Milan di trovare un vice adeguato è stato Diogo Dalot, arrivato in prestito dallo United. Seppure non abbia brillato come ci si aspettava, il portoghese ha comunque ottenuto buoni risultati, conquistando la fiducia di Pioli in diverse occasioni. Durante la sua permanenza, il Milan ha perso solo una volta con lui in campo come terzino sinistro, ma alla fine della stagione è tornato a Manchester, dove ha continuato la sua carriera.
Fodé Ballo-Touré era visto come un degno sostituto per le sue caratteristiche fisiche e tecniche. Tuttavia, la sua esperienza al Milan non è stata delle migliori, con prestazioni altalenanti e poca costanza. Dopo una stagione deludente, ora sembra aver intrapreso una nuova avventura nel Milan Futuro, ma il suo futuro con il club rossonero appare incerto.
In questo contesto, Alessandro Florenzi si distingue come l’unico vice che ha saputo mantenere un livello accettabile di rendimento. Arrivato nel 2021, Florenzi ha saputo ritagliarsi uno spazio significativo nel sistema di Pioli, giocando da terzino sinistro in diverse partite chiave, tra cui quelle di Champions League. La sua versatilità e la capacità di adattarsi hanno fatto la differenza, portandolo a ottenere la titolarità in alcuni momenti cruciali. Purtroppo, un infortunio al legamento crociato nel 2023 ha messo in pausa la sua carriera al Milan, lasciando un vuoto difficile da colmare proprio quando la squadra ne aveva più bisogno.
Nel tentativo di trovare un vice per Theo, il Milan ha anche dato spazio a giovani come Filippo Terracciano, che ha mostrato segnali di crescita ma ha anche faticato a trovare continuità. Con prestazioni sotto le aspettative, il ragazzo ha trovato difficoltà nel gestire la pressione di giocare per una grande squadra come il Milan. Al momento, il suo futuro appare incerto, ma la società continua a investire nei giovani, sperando di scoprire un talento in grado di sostituire il francese.
Infine, ci sono i casi di Jimenez e Bartesaghi, giovani promesse che hanno debuttato con il Milan. Sebbene non siano stati vice di Theo, il loro inserimento nella prima squadra dimostra l’attenzione del club verso il settore giovanile. Jimenez ha già mostrato potenzialità interessanti, mentre Bartesaghi ha avuto un debutto difficile ma promettente.
In sintesi, il ruolo di vice di Theo Hernandez al Milan rappresenta una sfida complessa. La ricerca di un sostituto adeguato ha portato a una rotazione di giocatori che hanno faticato a mantenere il livello del titolare. Solo Alessandro Florenzi è riuscito a emergere come una valida alternativa, mentre gli altri tentativi si sono rivelati deludenti. La continua evoluzione della squadra e le sfide che il Milan affronta nel trovare un vice per uno dei suoi giocatori più influenti rendono il compito di chiunque si trovi a ricoprire quel ruolo particolarmente difficile.
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