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Il miracoloso gesto della Williams per Regazzoni

Nel mondo della Formula 1, la stagione del 1979 rappresenta un capitolo speciale per la scuderia Williams e per il pilota svizzero Clay Regazzoni. Quello che all’epoca sembrava essere un semplice scherzo di compleanno si sarebbe poi rivelato un momento profetico e tragico nella vita di Regazzoni. La sua collaborazione con la Williams fu breve ma intensa, caratterizzata da una stagione in cui il team britannico ottenne la sua prima vittoria storica in F1. Questo successo avvenne durante il Gran Premio di Gran Bretagna, quando Regazzoni, a bordo della sua Williams, riuscì a dominare la corsa, doppiando tutti i piloti tranne René Arnoux, che arrivò secondo.

Un punto di svolta nella carriera di Regazzoni

L’anno 1979 segnò quindi un punto di svolta non solo nella carriera di Regazzoni, ma anche per la scuderia Williams, che iniziava a emergere come una forza significativa nel panorama della Formula 1. La vittoria di Regazzoni fu particolarmente significativa, dato che il pilota svizzero stava per compiere 40 anni, un’età considerata avanzata nel mondo delle corse automobilistiche. Tuttavia, il regalo di compleanno che ricevette dalla Williams poco prima del Gran Premio d’Italia a Monza, il 5 settembre, fu piuttosto singolare e, col senno di poi, tragicamente simbolico.

Il regalo di compleanno simbolico

Per celebrare il compleanno di Regazzoni, la Williams decise di regalargli una sedia a rotelle molto particolare. L’idea era di fare una battuta sull’età del pilota, ma la realizzazione fu estremamente creativa: al posto delle ruote tradizionali, la sedia era equipaggiata con gli pneumatici posteriori delle vetture di Formula 1 dell’epoca, mentre davanti c’era un alettone simile a quello della Williams FW07. Regazzoni accolse il regalo con il suo caratteristico spirito ironico, sedendosi sulla sedia e scherzando con i membri del team.

Un destino tragico

Tuttavia, il destino aveva in serbo un futuro diverso per Regazzoni. Il 30 marzo 1980, durante il Gran Premio degli Stati Uniti-Ovest a Long Beach, avvenne un incidente che avrebbe cambiato per sempre la sua vita. Al cinquantunesimo giro, la sua vettura, un’Ensign, subì un guasto all’impianto frenante, provocando uno schianto contro la Brabham di Ricardo Zunino, già ferma in pista dopo un ritiro. L’incidente fu devastante: Regazzoni riportò gravi ferite alle gambe e danni irreparabili alla spina dorsale, che lo resero paraplegico.

Una nuova realtà e la resilienza di Regazzoni

La sedia a rotelle, che era stata pensata come un semplice scherzo, divenne quindi una realtà per il pilota svizzero. Nonostante la tragedia, Regazzoni affrontò la sua nuova condizione con grande coraggio e determinazione, diventando un simbolo di resilienza e forza. Dopo l’incidente, si dedicò a nuove sfide, tra cui gare automobilistiche per disabili, dimostrando che la sua passione per il motorsport era ancora viva.

L’eredità di Clay Regazzoni

La storia di Clay Regazzoni e della sua breve, ma memorabile, collaborazione con la Williams è una testimonianza del fascino e dei rischi intrinseci del mondo delle corse. Mentre la sedia a rotelle donatagli dalla scuderia britannica rimane un ricordo ironico del suo spirito combattivo, il suo impatto sulla Formula 1 e la sua vita dopo l’incidente continuano a ispirare molti. La sua morte, avvenuta il 15 dicembre 2006, ha lasciato un vuoto nel cuore degli appassionati di automobilismo, ma la sua eredità vive ancora nelle storie e nei ricordi di chi ha avuto la fortuna di conoscerlo e di vederlo correre.

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