Il miracolo del Milan: rinascita dell’ex giocatore del Bologna e la leggenda belga. Scopri i 5 segreti del Bruges

I tifosi del Milan guardano al Club Brugge con un mix di curiosità e scetticismo. I colori nerazzurri della squadra belga non suscitano immediata simpatia, e la memoria del gol di Andrés Mendoza nel 2004 a San Siro è ancora viva, così come il recente esborso di 35 milioni di euro per Charles De Ketelaere. Tuttavia, il campionato belga rimane un’enclave poco esplorata, e la squadra attuale del Bruges è un oggetto misterioso per molti.

La formazione del Club Brugge

Questa guida offre uno sguardo approfondito sulla formazione probabile che affronterà il Milan a San Siro: Mignolet; Seys, Ordóñez, Mechele, De Cuyper; Onyedika, Jashari, Vanaken; Skov Olsen, Jutgla, Tzolis. In panchina, l’allenatore Nicky Hayen, promosso dalle giovanili a marzo, porterà la sua squadra accompagnata da 3.500 tifosi nel settore ospiti. Una piccola curiosità: il Bruges ha distribuito ai giornalisti in trasferta un giornale autoprodotto intitolato “La Gazzetta di Bruges”, sebbene la carta non sia rosa.

Prestazioni recenti e campionato belga

Il Bruges ha recentemente vinto 2-1 in trasferta contro il Westerlo, ma nel campionato belga sta faticando più del previsto, posizionandosi al quarto posto, a sette punti di distanza dal Genk. Le loro migliori prestazioni sono avvenute in Champions League. Contro il Borussia Dortmund, nonostante la sconfitta per 0-3, i belgi hanno subito gol solo nei minuti finali, dopo una partita ben giocata. A Graz hanno ottenuto una vittoria per 1-0, dimostrando solidità e capacità di gestione. La loro condizione è altalenante, ma l’esperienza europea non manca. Nel 2022, il Bruges ha ottenuto quattro punti contro l’Atletico Madrid nel girone, con molti dei giocatori attuali in campo. Inoltre, hanno sconfitto il Porto con un netto 4-0 e il Bayer Leverkusen. Non è tutto: in passato hanno affrontato squadre come Real Madrid, Manchester City e PSG, riuscendo a ottenere risultati di rilievo. Pertanto, San Siro non rappresenta una sfida insormontabile.

Sfide in Italia e giocatori chiave

L’Italia non è un terreno sconosciuto per il Bruges. A maggio, in semifinale di Conference League, hanno perso contro la Fiorentina solo nei minuti finali, con reti decisive di Nzola e Beltran. A San Siro, il Bruges potrebbe rivelarsi insidioso grazie alle sue rapide transizioni e contropiedi. Gli esterni come Skov Olsen e Tzolis possiedono qualità negli uno contro uno, rendendoli pericolosi. Anche il terzino sinistro De Cuyper, autore di un gol contro l’Italia dieci giorni fa, è un elemento da tenere d’occhio. In difesa, sebbene abbiano mostrato qualche debolezza quest’anno, il giovane centrale ecuadoriano Ordóñez, classe 2004 e già visto in nazionale, è destinato a un futuro luminoso e probabilmente lascerà il club in estate per una cifra significativa.

Il ruolo di Simon Mignolet e il centrocampo del Bruges

Il giocatore più noto del Bruges è Simon Mignolet, ex portiere del Liverpool e della nazionale belga. Nonostante i suoi 36 anni, rimane un pilastro della squadra. Il gioco del Bruges passa attraverso i centrocampisti Onyedika e Vanaken. Onyedika, cercato dal Milan post-scudetto, è una presenza fondamentale davanti alla difesa. Acquistato con i fondi derivanti dalla vendita di De Ketelaere, è un giocatore di alti e bassi, ma quando in forma, è capace di guidare la squadra con autorità. Vanaken, il capitano, è una garanzia: è il simbolo del club e ha segnato in doppia cifra per sei stagioni consecutive.

Andreas Skov Olsen e le assenze in attacco

Andreas Skov Olsen rappresenta un enigma tattico. Deludente a Bologna, il danese ha trovato una nuova vita a Bruges, dove ha segnato 26 gol nella stagione 2023-24. Nonostante qualche dubbio sulla sua tenuta mentale nelle partite importanti, resta un giocatore chiave per la squadra belga. Il Bruges, però, dovrà fare a meno di Gustaf Nilsson, attaccante svedese, capace di realizzare 16 reti nell’ultimo campionato belga, ma indisponibile per la partita. Al suo posto, potrebbero giocare Jutgla, attualmente fuori forma, o il giovane Vermant, che sembra ancora acerbo per un palcoscenico come San Siro.

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