Claudio Lotito e il suo rapporto con i giocatori
Claudio Lotito, presidente della Lazio, ha sempre avuto un rapporto particolare con i suoi giocatori, e le sue parole in una recente intervista a DAZN lo dimostrano chiaramente. Lotito ha parlato della sua esperienza con Ciro Immobile, uno dei volti più rappresentativi della Lazio negli ultimi anni. Immobile è arrivato nella squadra biancoceleste dopo un’esperienza non particolarmente brillante all’estero, e Lotito ha spiegato come abbia sempre trattato l’attaccante come un figlio. Tuttavia, il presidente è stato chiaro nel sottolineare che il merito dei successi di Immobile è interamente suo, attribuendo al calciatore il giusto riconoscimento per i traguardi raggiunti. Tra i giocatori che hanno lasciato un segno indelebile nella memoria del presidente figura anche Miroslav Klose, un campione che ha saputo incidere profondamente nella storia del club.
Il ruolo del presidente secondo Lotito
Il ruolo del presidente, secondo Lotito, va ben oltre la semplice gestione economica. Egli ritiene che la responsabilità principale di un presidente sia quella di preservare, mantenere e tramandare i valori del club. Questo significa rappresentare una comunità di persone e i loro sentimenti, un compito che Lotito prende molto sul serio. La Lazio, sotto la sua guida, non è solo una squadra di calcio, ma un simbolo per i suoi tifosi, un legame che va oltre i confini del campo da gioco.
Aneddoti personali con allenatori
Lotito ha anche condiviso alcuni aneddoti personali relativi agli allenatori con cui ha avuto a che fare nel corso degli anni. Ricorda, per esempio, le partite a carte con Simone Inzaghi e Marcelo Bielsa. Inzaghi, descritto come un giocatore abile ma anche molto fortunato, incarna il detto di Napoleone secondo cui è meglio avere un generale fortunato piuttosto che semplicemente bravo. Con Bielsa, invece, Lotito ha raccontato di aver tentato una partita, ma di essersi subito reso conto che il suo stile di gioco non era compatibile con il proprio.
Il legame tra calciatori e squadre
Un altro tema toccato nell’intervista è stato il legame tra i calciatori e le squadre alle quali sono profondamente legati, come nel caso di Daniele De Rossi con la Roma. Lotito ha parlato del centrocampista ex Roma, sottolineando come il suo rapporto con la squadra fosse viscerale. De Rossi, come Francesco Totti, è stato un simbolo della Roma, una figura in simbiosi continua con il club. Anche se Lotito non ha voluto esprimersi sui dettagli dei rapporti di De Rossi con la proprietà o lo spogliatoio della Roma, ha riconosciuto in lui una persona profondamente legata ai colori della squadra che rappresentava.
La visione di Lotito per la Lazio
L’intervista di Lotito offre uno spaccato interessante su come vede il suo ruolo all’interno della Lazio e sul modo in cui interagisce con i giocatori e gli allenatori. La sua visione va oltre il semplice management, cercando di creare un ambiente in cui i valori del club possano essere vissuti e tramandati. La storia di Ciro Immobile, la sua esperienza con gli allenatori e il rispetto per figure iconiche come De Rossi, delineano un presidente profondamente coinvolto nella vita del suo club, non solo in termini di risultati, ma anche come custode di una tradizione e di un’identità che vanno al di là del rettangolo di gioco.