Sul podio di Austin, in un pomeriggio che ha incarnato tutto lo spirito spettacolare dello showbiz americano, tre figure vestite di rosso brillano nel successo della Ferrari. Al vertice del podio troviamo Charles Leclerc, che celebra la sua terza vittoria stagionale al Circuit of the Americas (COTA), mentre accanto a lui, al secondo posto, c’è un sorridente Carlos Sainz, suo compagno di squadra. Ma a condividere questo momento di gloria non ci sono solo i piloti: un giovane talento si distingue tra loro, rappresentando la Scuderia Ferrari nel ritirare il premio per la squadra vincitrice del Gran Premio. Si tratta di Ravin Jain, il genio precoce delle strategie della Ferrari, la cui ascesa nel team è stata tanto rapida quanto impressionante.
l’ascesa di ravin jain
Ravin Jain è un nome che sta rapidamente diventando sinonimo di eccellenza strategica in Formula 1. Nato nel 1995 in Inghilterra da una famiglia di origini indiane, Jain ha mostrato fin da piccolo un’inclinazione naturale verso le scienze e la matematica. Questa passione lo ha portato a conseguire, nel 2015, una laurea triennale in fisica presso l’Università di Oxford, seguita da una magistrale in fisica matematica e teorica, conclusa con lode nel 2016. Durante il periodo universitario, Jain ha iniziato a intrecciare il suo destino con il mondo del motorsport, svolgendo stage in Caterham nel 2013 e in Williams nel 2014.
l’inizio con la ferrari
L’estate del 2015 segna l’inizio della sua avventura con la Ferrari. Tra la fine degli studi triennali e l’inizio della magistrale, Ravin trascorre tre mesi a Maranello, lavorando come stagista nel settore strategico del team di Formula 1. Questo primo contatto con la Ferrari si trasforma rapidamente in un’opportunità di carriera, quando nel settembre 2016 viene assunto come Mathematical Modelling Engineer, per poi avanzare rapidamente fino alla posizione di ingegnere delle strategie.
il punto di svolta
Il vero punto di svolta nella carriera di Jain arriva all’inizio del 2023, in concomitanza con le prime fasi dell’era Vasseur, quando viene promosso a capo delle strategie. Questa promozione rappresenta non solo un riconoscimento del suo talento, ma anche un cambio generazionale all’interno della squadra, che si muove con la velocità e la precisione tipiche della Formula 1. Jain si distingue per la sua capacità di gestione del team strategico, colmando i vuoti di un settore che in passato era spesso criticato per errori e mancanze.
il riconoscimento dei piloti
La sua abilità nel mantenere la calma sotto pressione è stata sottolineata dai due protagonisti della doppietta di Austin. Charles Leclerc, durante la conferenza stampa post-GP, ha lodato Jain per la sua capacità di gestione: “Ho davvero molta fiducia in Ravin. Ha fatto un grande lavoro e, nonostante la sua giovane età, mantiene sempre la calma, una qualità essenziale per il suo ruolo”. Anche Carlos Sainz ha riconosciuto il contributo di Jain, attribuendogli il merito dei progressi fatti dal team strategico della Ferrari negli ultimi anni: “C’è stato molto lavoro dietro le quinte e Ravin ha svolto un ruolo fondamentale”.
un simbolo per il futuro
La presenza di Ravin Jain sul podio di Austin non è quindi solo un riconoscimento del suo duro lavoro, ma un simbolo delle ambizioni future della Ferrari. La squadra di Maranello ha trovato in lui un leader capace di guidare il team verso nuovi successi, con una visione strategica che promette di portare grandi risultati. Con la sua intelligenza acuta e la passione per la matematica applicata alle corse, Jain rappresenta una nuova generazione di strateghi che stanno ridefinendo il modo in cui le gare vengono vinte.
un futuro promettente
Il suo percorso fino ad ora dimostra che, anche in un ambiente competitivo e in rapida evoluzione come quello della Formula 1, il talento e la dedizione possono portare a vette straordinarie. Ravin Jain è una figura da tenere d’occhio, non solo per il suo contributo attuale, ma per il potenziale che ancora deve esprimere. Con il suo approccio innovativo e la sua capacità di adattarsi alle mutevoli esigenze della pista, è destinato a lasciare un segno indelebile nella storia della Scuderia Ferrari e della Formula 1.