Nel corso del 2023, il gruppo Renault ha fatto un passo deciso verso il futuro lanciando Ampere, una divisione dedicata esclusivamente alla produzione di veicoli completamente elettrici. Questo nuovo ramo del colosso francese non solo fornisce piattaforme, motori e tecnologie per i modelli a batteria dei vari marchi del gruppo, ma rappresenta anche un simbolo del cambiamento e dell’innovazione nel settore dell’automobile. Un anno dopo il lancio di Ampere, Renault ha già avviato la produzione di nuovi modelli elettrici, tra cui la tanto attesa Renault 5, presso l’avanguardistico centro ElectriCity nel nord della Francia, che unisce gli stabilimenti di Douai, Maubeuge e Ruitz.
Il centro ElectriCity
Il centro ElectriCity non è solo un semplice impianto di produzione, ma una vera e propria fucina di innovazione. Qui, la Renault 5 e altri modelli come la Megane e la Scénic vengono prodotti con un’efficienza tale da ridurre i tempi di produzione a meno di dieci ore per veicolo. Questo complesso è anche strettamente collegato con lo stabilimento di Cléon, specializzato nelle motorizzazioni elettriche, creando un ecosistema integrato per la produzione di veicoli elettrici.
Collaborazioni strategiche
Un altro modello che si unisce alla rivoluzione elettrica è la Alpine A290, prodotta anch’essa a Douai. La divisione Ampere, inoltre, sta collaborando con Nissan per la progettazione di una nuova utilitaria di segmento A e con Mitsubishi per un SUV di segmento C, la cui produzione è prevista sempre a Douai. Questo dimostra come la collaborazione e la condivisione delle competenze all’interno del gruppo siano fondamentali per accelerare la transizione verso l’elettrico.
La visione di Luca De Meo
Luca De Meo, CEO del gruppo Renault e di Ampere, ha sottolineato con entusiasmo l’importanza dell’elettrico nel panorama automobilistico del futuro. Secondo De Meo, l’elettrico non è solo un’opzione, ma sarà una componente fondamentale del settore. “L’efficienza superiore e i costi di gestione ridotti rendono l’elettrico una scelta inevitabile”, ha dichiarato. Questo è uno dei motivi principali per cui è stata creata Ampere, una divisione che si avvale di 11.000 persone, il 35% delle quali sono ingegneri, con l’obiettivo di diventare il primo produttore di veicoli definiti dal software in Europa.
Innovazione globale
Ampere non si limita a innovare solo in Europa, ma attinge anche alle competenze cinesi per migliorare ulteriormente le sue tecnologie e strategie. Questo approccio globale è fondamentale per mantenere la competitività e per riportare in Europa le migliori pratiche del settore.
Avanzamenti tecnologici
Nella ricerca continua di innovazione, Ampere sta lavorando per introdurre, a partire dal 2026, la chimica Lfp (litio-ferro-fosfato) nelle batterie destinate ai modelli a media autonomia, affiancandola alla chimica Nmc (nichel-manganese-cobalto) per i modelli Long Range. L’obiettivo è eliminare il cobalto dalle batterie entro il 2028, pur mantenendo una densità energetica elevata. Entro il 2030, Ampere prevede di implementare l’anodo a litio metallico, raddoppiando così l’efficienza energetica.
Progetti futuri
Un altro progetto ambizioso è il FlexEVan, previsto per il 2026, che sarà il primo veicolo europeo definito dal software. Questo modello è progettato per mantenere bassi i costi di sviluppo, senza rinunciare al controllo delle attività principali come software, batterie ed elettronica. Ampere è già sulla buona strada per ridurre i costi di produzione del 40% entro il 2028, un obiettivo ambizioso che posizionerà il gruppo alla pari con i principali concorrenti cinesi e orientali.
Conclusione
Il lancio di Ampere e i successi raggiunti in così breve tempo dimostrano come Renault stia affrontando la transizione elettrica con determinazione e visione strategica. Questo nuovo capitolo non solo segna un cambio di paradigma per il gruppo francese, ma potrebbe anche influenzare significativamente l’intero settore automobilistico europeo e globale.
