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Il funzionamento del parco chiuso in Formula 1: regole e limiti da conoscere

In Formula 1, l’innovazione è una costante che spinge i team a cercare ogni possibile vantaggio competitivo, anche nelle pieghe dei complessi regolamenti della FIA. Tra le tante aree di regolamentazione, il concetto di “parco chiuso” occupa un ruolo cruciale. Questo termine, che richiama l’immagine di un’area protetta e inaccessibile, si riferisce a due aspetti fondamentali nel contesto della Formula 1 moderna: uno spazio fisico e un periodo di limitazioni tecniche.

Il parco chiuso come spazio fisico

Il parco chiuso, in quanto spazio fisico, è un’area del circuito dove le vetture sono sottoposte a rigorosi controlli da parte dei delegati tecnici della FIA. Qui, con l’ausilio di tecnologie avanzate come i laser, le monoposto vengono misurate in termini di peso e dimensioni per verificarne la conformità ai regolamenti. Soltanto tre meccanici per team, con l’unico compito di raffreddare le componenti della vettura e cooperare con i commissari, possono accedere a quest’area, oltre al personale della FIA.

Limiti temporali del parco chiuso

Dal punto di vista temporale, il parco chiuso scatta al termine delle qualifiche e dura fino alla gara. Durante questo periodo, le opportunità di intervento sui veicoli sono estremamente limitate. Ogni squadra deve presentare a un delegato tecnico della FIA un documento che descrive le specifiche di assetto adottate per le qualifiche, che dovranno essere mantenute anche per la gara. Questo vincolo implica che non sono consentite modifiche all’assetto o alla Power Unit, se non per interventi minori, sempre sotto l’occhio vigile di un tecnico federale.

Operazioni consentite e restrizioni

Al termine delle qualifiche, i team hanno a disposizione circa tre ore e mezza per effettuare manutenzioni consentite prima che le vetture vengano sigillate dai commissari. Durante la notte, vige un “coprifuoco” operativo, durante il quale non è possibile eseguire lavori sulle monoposto, a meno di utilizzare uno dei tre “jolly” concessi nella stagione. Le operazioni riprendono la domenica, cinque ore prima del giro di formazione, con la FIA che ad un’ora dal via condivide tutti gli interventi effettuati su ciascuna vettura.

Procedure di verifica e manutenzione

Il giovedì precedente la gara, i meccanici sfilano in una processione rituale verso l’area delle verifiche preliminari, dove le vetture vengono controllate accuratamente. Qualsiasi modifica è permessa fino all’inizio delle qualifiche, dopodiché le vetture dei primi dieci classificati vengono sottoposte a ulteriori verifiche. Anche dopo la gara, su indicazione dei commissari, le vetture vengono parcheggiate nell’area di parco chiuso per le verifiche finali, che possono durare quasi due ore e spesso riservano sorprese.

Regolamenti tecnici e penalità

Il regolamento della FIA definisce in dettaglio quali interventi sono consentiti durante il parco chiuso. Il motore può essere acceso, così come le componenti elettriche, e i team possono riempire o svuotare il serbatoio e l’olio del motore. Sono consentite anche operazioni di manutenzione come il cambio e la riequilibratura delle ruote o la rimozione delle candele per l’ispezione del motore. È possibile effettuare regolazioni sulle ali, ma non sono ammesse modifiche aerodinamiche.

Sostituzioni e autorizzazioni

Alcune componenti vitali, come il cambio e la centralina, hanno restrizioni sul numero di sostituzioni durante la stagione: quattro per il cambio e due per la centralina. Per quanto riguarda le Power Unit, le componenti sono suddivise in diverse parti, ognuna delle quali ha un limite di utilizzo. Il motore termico, l’MGU-H e l’MGU-K sono disponibili in quattro esemplari ciascuno. Superare questi limiti comporta penalità in griglia.

Gestione degli incidenti e condizioni meteo

In caso di incidenti, i team devono ottenere un’autorizzazione scritta dal delegato tecnico della FIA per sostituire le componenti danneggiate. Le riparazioni devono essere eseguite sotto la supervisione di un commissario, che esaminerà le parti rimosse. Solo in situazioni di emergenza, come interventi in griglia, i team possono agire senza autorizzazione, consegnando poi le componenti sostituite ai commissari.

La FIA può decidere di “allentare” le restrizioni del parco chiuso in caso di condizioni meteo avverse, come la pioggia, consentendo ai team di intervenire su impianti frenanti e di raffreddamento e sostituire le gomme da asciutto con quelle da bagnato. Queste eccezioni garantiscono che le vetture possano competere in sicurezza anche in condizioni climatiche difficili, mantenendo comunque l’integrità delle competizioni.

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