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Il Como sorprende l’Udinese e conquista la vetta della classifica

Nel posticipo della 21esima giornata di Serie A, il Como ha sorpreso tutti con una prestazione straordinaria, travolgendo l’Udinese con un netto 4-1 al Sinigaglia. Questo risultato non solo regala tre punti fondamentali nella lotta per la salvezza, ma consente ai lariani di scalare diverse posizioni in classifica, superando avversari diretti come Cagliari, Empoli, Parma e Lecce. La partita ha rappresentato una reazione vibrante dopo la sconfitta contro il Milan, dove il Como aveva già mostrato segnali di miglioramento, ma senza raccogliere punti.

un avvio scoppiettante

La partita inizia con grande attesa e, dopo soli cinque minuti, il Como si porta in vantaggio. Un’azione ben orchestrata culmina con Assane Diao, che sfrutta un errore di Hassane Kamara, scivolato malamente, per calciare in porta e trovare la rete dell’1-0. È un avvio scoppiettante per i ragazzi di Cesc Fabregas, che nei primi venti minuti di gioco dominano il campo, creando diverse occasioni da gol e mettendo in difficoltà la difesa friulana.

L’Udinese, guidata dall’allenatore Andrea Sottil, sembra in difficoltà e fatica a trovare il proprio ritmo. I bianconeri non riescono ad esprimere il gioco fluido che li ha contraddistinti nelle ultime partite. A ridosso dell’intervallo, il Como colpisce ancora: su un calcio d’angolo, il pallone arriva a Gabriel Strefezza, che, con un tocco preciso, raddoppia le marcature portando il punteggio sul 2-0. Questo è un colpo duro per l’Udinese, che si trova ora a dover inseguire.

la reazione dell’udinese e il colpo finale del como

La ripresa inizia con un episodio che riaccende le speranze dei bianconeri: dopo un errore in fase di uscita del Como, Martin Payero si inserisce e, con un tiro potente e preciso, riesce a battere il portiere lariani, accorciando le distanze sul 2-1. La partita si infiamma e i tifosi tornano a sperare in una rimonta. Tuttavia, il momento di esaltazione per l’Udinese dura poco. Infatti, a cavallo del quarto d’ora, entrambe le squadre subiscono espulsioni per doppia ammonizione: prima Edoardo Goldaniga per il Como e poi Oumar Solet per l’Udinese. Le squadre rimangono quindi in dieci, ma il Como riesce a mantenere il controllo del match.

Dopo un periodo di stallo, il Como decide di riprendere in mano le redini del gioco e, a dieci minuti dalla fine, arriva la beffa per l’Udinese: Jaka Bijol, nel tentativo di anticipare Patrick Cutrone, devia il pallone nella propria rete, portando il punteggio sul 3-1. Un autogol che pesa come un macigno sulle spalle dei friulani, incapaci di reagire a un colpo così duro.

un successo fondamentale per il como

Il Como non si accontenta e continua a spingere, dimostrando una voglia di vincere che merita di essere sottolineata. Al 90′, Nico Paz, rientrato da un infortunio, sigla il quarto gol con un tocco sotto porta, fissando il punteggio finale sul 4-1. Questo risultato, sebbene severo, riflette l’andamento della partita e la determinazione del Como, che ha saputo capitalizzare al meglio le occasioni create.

Questo successo rappresenta una svolta fondamentale per la squadra lariana, che ora vede la salvezza più vicina. La prestazione di Fabregas e dei suoi uomini è stata caratterizzata da un gioco intenso e dinamico, che ha messo in luce non solo le capacità individuali dei giocatori, ma anche la solidità del gruppo. La vittoria contro l’Udinese non solo regala morale, ma dimostra che il Como ha ambizioni più grandi rispetto a quelle suggerite dalla sua posizione in classifica.

Dall’altra parte, l’Udinese deve riflettere su questa sconfitta e cercare di ritrovare la forma che aveva mostrato in precedenza. Con una striscia di risultati utili interrotta, la squadra di Sottil dovrà lavorare per tornare a esprimere il proprio potenziale e per non compromettere la propria stagione.

Il prossimo turno di campionato sarà cruciale per entrambe le squadre: il Como, forte di questa vittoria, cercherà di continuare a risalire la classifica, mentre l’Udinese dovrà dimostrare di avere la forza per reagire e tornare a vincere. La Serie A continua a regalare emozioni e sorprese, e il Como ha dimostrato di essere pronto a combattere per la sua permanenza nella massima serie.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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