La vita di Cristiano Lombardi è un viaggio ricco di emozioni e sfide, segnato da un amore profondo per il calcio. Oggi, mentre riflette sulla sua carriera, Lombardi ricorda i momenti salienti che lo hanno visto emergere come uno dei talenti più promettenti del calcio italiano. Cresciuto nella Primavera della Lazio, ha avuto l’onore di essere il primo capocannoniere di Simone Inzaghi, prima che una serie di infortuni interrompesse bruscamente il suo percorso a soli 29 anni.
Ogni mattina, quando si siede nel suo salotto, Cristiano è circondato da fotografie che rappresentano i momenti più significativi della sua carriera. Dalla sua debutto in Serie A contro l’Atalanta, dove ha segnato il suo primo gol, alla straordinaria tripletta che ha regalato a Inzaghi il suo primo titolo da allenatore. “Mi piace ricordare quei momenti – dice – ma ci sono anche tanti sogni che sono sfumati, e questo fa parte della vita di un calciatore”.
La decisione di ritirarsi è stata una delle più difficili della vita di Lombardi. “Non posso dire di aver sofferto di depressione, ma lasciare il calcio è stata dura, molto dura. Ho sfiorato quel sentimento. Ci sono stati mesi in cui ho pensato di cambiare vita, magari diventare imprenditore a New York. Ma poi ho capito che il calcio è parte di me”, confessa. La nostalgia lo accompagna, specialmente quando accende la televisione e vede i suoi ex compagni di squadra in campo. “Non sono invidioso, ma a volte mi chiedo se avrei potuto essere lì con loro”.
Il calvario degli infortuni è iniziato il 17 febbraio 2020 durante una partita tra Chievo e Salernitana. “Fu il primo infortunio serio della mia carriera – racconta – ed è stato l’inizio di un lungo incubo”. La pandemia di Covid-19 ha complicato ulteriormente la situazione, e la stagione della promozione della Salernitana si è trasformata in un’odissea, con Cristiano che ha potuto scendere in campo solo tre volte. “A gennaio 2020 avevo diverse opzioni, ma ho scelto di rimanere per il progetto della Salernitana. Eppure, il destino ha voluto che fossi sfortunato”.
Dopo la sua ultima stagione a Trieste, Lombardi ha capito che era giunto il momento di dire basta. “La mia carriera è passata da cento a zero in sei mesi. Non mi sono mai sentito un giocatore da squadra medio-bassa di Serie C. Ho riflettuto e ho deciso di ricominciare, ma in un altro modo”. Oggi, Lombardi è l’assistente allenatore di Francesco Punzi nell’Under 18 della Lazio, la squadra che lo ha accolto da bambino. “Essere qui è un modo per rimanere nel mondo del calcio che amo – afferma con un sorriso – Voglio trasmettere ai ragazzi tutto ciò che ho imparato”.
La sua esperienza con Inzaghi è stata fondamentale: “È stato come un padre per me. Ha sempre saputo come motivarci, anche nei momenti difficili. Ricordo un derby in cui ci strappò la giacca e ci trasformò. Quella passione è qualcosa che voglio portare ai ragazzi oggi”.
Lombardi ha vissuto anche momenti di grande gioia, come il titolo di capocannoniere nel campionato Allievi Regionali, ma ci sono anche ricordi più tristi, come la morte del compagno Mirko Fersini, che ha unito ancora di più la squadra. “Parlarne è difficile, ma Inzaghi e lo staff furono bravi a tenerci uniti. Quel legame resta forte”, ricorda.
Tra i suoi compagni di squadra, Lombardi ricorda Keita Balde come il più talentuoso: “A 16 anni era già un fenomeno, un talento da top club, ma ha forse sprecato quell’opportunità”. Rivivendo i suoi anni alla Lazio, Lombardi riflette su come le scelte fatte abbiano influenzato la sua carriera. “A volte penso che se fossi stato al posto giusto nel momento giusto avrei potuto fare di più. Ma alla fine, la vita è fatta di scelte e io sono felice della mia famiglia e della mia nuova avventura”.
La sua nuova missione come allenatore è chiara: “Voglio insegnare ai ragazzi che il lavoro e la dedizione sono fondamentali. Non devono mai sentirsi arrivati”. I giovani calciatori che Lombardi segue possono contare su un esempio diretto, qualcuno che ha vissuto il sogno del calcio e che ora è pronto a trasmettere la sua passione e le sue esperienze. La Lazio, per lui, è un legame indissolubile, e la sua avventura continua, anche se in una nuova forma.
Questa sera, alle 21:00, si accendono i riflettori sullo stadio Giuseppe Meazza di Milano, dove…
Cristian Shpendi è un giovane attaccante che sta rapidamente guadagnando attenzione nel panorama calcistico italiano,…
Nel panorama del calcio italiano, la Serie C rappresenta per molti club un palcoscenico di…
Il Torino si prepara ad affrontare una sfida cruciale contro il Bologna, ma dovrà farlo…
La Dea è in fermento in vista del prossimo incontro di campionato contro l'Empoli, previsto…
La trasferta di domenica per il Cagliari a Venezia si preannuncia una sfida cruciale, ma…