Marco Van Basten è un nome che evoca immagini di eleganza, potenza e perizia calcistica che hanno segnato un’epoca. Nato il 31 ottobre 1964, oggi compie 60 anni, e la sua leggenda è ancora vivida nei ricordi di chi ha avuto il privilegio di vederlo giocare. Ex attaccante del Milan e della nazionale olandese, Van Basten ha lasciato un’impronta indelebile nel mondo del calcio, nonostante una carriera troppo breve a causa di infortuni che ne hanno condizionato il cammino. Eppure, le sue imprese sul campo continuano a essere celebrate come miracoli sportivi.
Adriano Galliani e la devozione per Van Basten
Adriano Galliani, ex amministratore delegato del Milan e attuale dirigente del Monza, è uno dei tanti che non ha mai nascosto la sua ammirazione per Van Basten. Nonostante il Milan abbia avuto ben otto vincitori del Pallone d’Oro, Galliani ha sempre riservato un posto speciale nel suo cuore per l’olandese. “Per me è come la Madonna”, ha affermato, sottolineando quanto fosse straordinario il talento di Van Basten. Galliani sostiene che se non fosse stato per il ritiro anticipato, Van Basten avrebbe potuto vincere un numero di Palloni d’Oro simile a quello di leggende come Messi e Cristiano Ronaldo.
Fabio Capello e il più grande di tutti
Fabio Capello, che ha allenato il Milan durante gli anni d’oro del club, non ha esitato nel definire Van Basten il più grande calciatore mai allenato. “Il più grande di tutti è stato Van Basten”, ha dichiarato Capello. Il tecnico ha avuto sotto la sua guida giocatori come Maldini, Baresi, Totti e Ibrahimovic, ma nessuno, a suo dire, ha eguagliato il talento dell’attaccante olandese.
Arrigo Sacchi e le sfide con Van Basten
Arrigo Sacchi, altro grande allenatore del Milan, ha descritto Van Basten come un “fuoriclasse assoluto”, ma non ha nascosto le difficoltà nel rapporto con lui. Sacchi ha raccontato di un aneddoto in cui cercava di consigliare Van Basten su come evitare infortuni, ma l’olandese, testardo, non seguì il consiglio, finendo per infortunarsi. Sacchi ha sempre apprezzato la qualità di Van Basten, nonostante le divergenze: “Era convinto che noi italiani fossimo tutti ignoranti”, ha ricordato Sacchi con un sorriso.
Carlo Ancelotti e l’ammirazione per Van Basten
Carlo Ancelotti, compagno di squadra di Van Basten e ora allenatore del Real Madrid, ha lodato l’agilità e la potenza fisica dell’olandese. Malgrado le difficoltà causate dagli infortuni, Van Basten non ha mai drammatizzato, affrontando il ritiro con dignità. “Tecnicamente non era un fenomeno, era un fenomeno in tutto il resto”, ha detto Ancelotti, sottolineando come la sua presenza in campo fosse straordinaria, capace di ispirare e trascinare la squadra.
Paolo Maldini e l’eredità di Van Basten
Paolo Maldini, che ha condiviso il campo con lui, lo ha definito uno degli attaccanti più forti di sempre. Maldini ha elogiato la capacità di Van Basten di calciare con entrambi i piedi con uguale precisione e la sua impressionante combinazione di altezza, velocità e cattiveria agonistica. Anche senza gli infortuni, per Maldini, Van Basten è già tra i primi cinque attaccanti della storia.
Gli avversari e il rispetto per Van Basten
Anche tra gli avversari, Van Basten ha lasciato un segno indelebile. Pietro Vierchowod, difensore che spesso si è scontrato con lui, ha ammesso che l’olandese sarebbe in grado di segnare 50-60 gol a stagione nel calcio moderno. Nonostante le battaglie sul campo, Vierchowod ha sempre riconosciuto la correttezza e l’intelligenza di Van Basten, che non si limitava a cercare il gol, ma sapeva anche spostare l’attenzione della difesa su di sé.
Diego Maradona e il riconoscimento del talento
Diego Armando Maradona, il “Pibe de Oro”, ha anch’egli riconosciuto il valore di Van Basten, definendolo “una macchina da gol”. Maradona ha sottolineato come gli infortuni abbiano impedito all’olandese di diventare il numero uno assoluto, ma ha riconosciuto che Van Basten è stato comunque uno dei migliori.
Roberto Baggio e l’ispirazione di Van Basten
Roberto Baggio, altro fuoriclasse italiano, ha raccontato di come osservasse attentamente Van Basten per cercare di carpirne i segreti. Baggio ha descritto il gol dell’olandese contro l’Urss come “una roba clamorosa”, un esempio della bellezza pura che Van Basten rappresentava nel calcio.
Il ricordo di Marco Van Basten
In questo giorno speciale, il ricordo di Marco Van Basten continua a brillare non solo per i suoi successi, ma per l’incredibile impatto che ha avuto su compagni, avversari e appassionati di calcio di tutto il mondo. La sua figura rimane un faro nella storia del calcio, un simbolo di ciò che il gioco può essere quando talento e passione si fondono in modo sublime.
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