Il circuito ATP si sposta sulla terra dove si scoprirà il nuovo #1. Dagli Usa all’Europa, con un cambiamento significativo: Jannik Sinner, campione a Miami, ha sottratto la seconda posizione a Carlitos Alcaraz. 65 punti di differenza fra i due e pochissimo tempo per adattarsi allo sterrato perché già il prossimo weekend si torna in campo nel Principato di Monaco dove ci saranno anche Djokovic, che ha tutto da guadagnare, e la mina vagante (ammesso che ci sia) Nadal. Secondo pronostico, Alcaraz dovrebbe compiere il nuovo sorpasso, considerando che lo scorso anno ha dato forfait nel Principato. Tuttavia Sinner ha, alla lunga, il vantaggio di difendere 580 punti contro i 2.270 del serbo ei 2.265 del rivale spagnolo.
Sinner e i pochi punti da difendere sulla terra per il #1
Chi ha dunque quasi tutto da guadagnare, sebbene la terra non sia evidentemente, anche alla luce dei risultati, la sua superficie preferita è Sinner. Il tennista altoatesino ha ottenuto solo uno dei suoi 13 titoli sul lento, dove soffre un rimbalzo rallentato che favorisce lo scambio da fondo campo. L’azzurro però ha lavorato molto dal punto di vista fisico ed è cresciuto moltissimo anche da palleggiatore. Fra l’altro i risultati ottenuti nel 2023 appartengono al Sinner 1.0, prima dello “switch” dello scorso autunno quando si è trasformato in una macchina da guerra tennistica. Resta da capire quale sarà il suo ambientamento sulla terra e se necessiterà di diverse settimane o pochi giorni. Sinner, che nel 2023 ha totalizzato 580 punti, per non perdere posizioni deve raggiungere perlomeno le semifinali a Montecarlo, arrivare ai quarti a Barcellona e centrare il secondo turno a Roma e al Roland Garros. Migliorarsi è difficile, ma non impossibile.
Sinner, Djokovic o Alcaraz? Tre situazioni differenti
Anche Novak Djokovic non ha particolare feeling con la terra rossa, ma è comunque riuscito a vincere il Roland Garros nello scorso anno e a centrare i quarti di finale a Roma. Non ha giocato a Madrid e si è fermato al terzo turno a Montecarlo. Deve difendere 2270 punti, di cui 2000 solo a Parigi. Molte delle incognite sono legate alla condizione fisica. Djokovic deve fare i conti con una carta di identità che a differenza di Alcaraz non gli permetterà di essere al 100% in tutte le settimane. Sulla terra, e non solo, lo spagnolo ha probabilmente un tennis migliore di Sinner e Djokovic in una sfida singola ma soffre nella “maratona”. 2265, i punti da difendere per lo spagnolo che nel 2023 non si è presentato a Montecarlo, ha fatto da comparsa a Roma (fuori al primo turno) ma ha vinto a Barcellona e Madrid e si è arrampicato alle semifinali al Roland Garros. Sulla terra, il favorito è lui, ma la sensazione è per la #1 sia tutto da giocare.