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Hermoso rivela: il real è un onore, un ritorno in spagna è possibile

La crisi di Mario Hermoso alla Roma

La carriera di Mario Hermoso alla Roma sembra essere già in fase di crisi dopo soli quattro mesi dall’inizio della sua avventura in Serie A. Il difensore, che ha firmato con il club giallorosso come svincolato all’inizio di settembre, ha espresso in un’intervista rilasciata ad As le sue frustrazioni e le sue emozioni riguardo alla situazione attuale. Le sue parole rivelano un forte desiderio di tornare in Spagna, in particolare al Real Madrid, dove ha trascorso parte della sua carriera giovanile e ha imparato i fondamenti del calcio da uno dei club più prestigiosi al mondo.

Nostalgia per la Spagna

Hermoso ha confessato che molti dei suoi amici lo hanno avvisato riguardo a voci che lo vedrebbero come potenziale sostituto di Éder Militão, attualmente infortunato, nel club di Carlo Ancelotti. “È un onore quando ti accostano a club di questo tipo”, ha dichiarato. La sua gratitudine verso il Real Madrid è palpabile, e il difensore non nasconde la nostalgia per la sua patria e il campionato spagnolo. “Ho 29 anni, la maggior parte della mia carriera è stata in Spagna, mi piace il calcio della Liga ed essere nel tuo paese rende tutto più facile”, ha aggiunto, lasciando intendere che un ritorno in Spagna non è affatto da escludere.

Difficoltà di adattamento

La transizione alla Roma non è stata semplice per Hermoso. Fino a questo momento, ha avuto poche opportunità di mettersi in mostra, partendo titolare in una sola occasione, nella partita contro la Fiorentina, in cui ha anche ricevuto un cartellino rosso. La sua esperienza in Italia è stata complicata ulteriormente dall’assenza della famiglia, che è rimasta in Spagna. “Vivo ancora in un hotel in attesa di trovare una casa e poter stare tutti insieme. Non è semplice”, ha confessato l’ex difensore dell’Atletico Madrid, sottolineando le difficoltà personali che ha affrontato in questo periodo di adattamento.

Sfide con la squadra

L’aspetto più difficile, però, sembra essere l’adattamento alla squadra. Nonostante i frequenti cambi di allenatore, Hermoso ha cercato di mantenere un atteggiamento positivo riguardo alla situazione e ha notato buone vibrazioni tra i compagni di squadra. “Ci sono ottime vibrazioni, anche se non stiamo ancora trovando una continuità”, ha affermato. Tuttavia, la sua esperienza pregressa con Diego Simeone all’Atletico Madrid, dove la stabilità e la continuità erano garantite, rende il momento attuale ancora più difficile. “Non ero abituato a questi cambiamenti, ma il calcio è così e devi adattarti”, ha dichiarato, mostrando la sua volontà di affrontare le sfide che il calcio presenta.

Versatilità e pressione in Serie A

Hermoso ha anche parlato della sua capacità di adattarsi a diversi sistemi di gioco, sia in difesa a tre che a quattro, dimostrando la sua versatilità come giocatore. La sua volontà di affrontare le sfide e di lavorare sodo è evidente, ma il livello di competizione in Serie A e le aspettative che ne derivano possono essere opprimenti. La pressione di dover dimostrare il proprio valore in un nuovo campionato, con nuove dinamiche e una cultura calcistica differente, può influenzare anche i giocatori più esperti.

Futuro incerto

Con la Roma che sta affrontando una fase di instabilità, il futuro di Hermoso potrebbe essere in bilico. Le sue parole lasciano aperta la possibilità di un ritorno in Spagna, un’opzione che potrebbe rivelarsi allettante per un giocatore che ha trascorso gran parte della sua carriera nel campionato iberico. La nostalgia per il proprio paese e il desiderio di tornare a competere ai massimi livelli nella Liga potrebbero influenzare le sue scelte nei prossimi mesi.

Riflessione sulle sfide

La situazione di Mario Hermoso è un riflesso delle sfide che molti giocatori affrontano quando si trasferiscono in un nuovo campionato, specialmente quando le aspettative sono alte e l’adattamento richiede tempo. Con la possibilità di un ritorno in Spagna che aleggia nella sua mente, il difensore dovrà affrontare le sfide immediate della sua attuale avventura alla Roma mentre riflette sul suo futuro e sulle opportunità che potrebbero presentarsi.

Stefano Cerulli

Stefano è un appassionato di sport e redattore sportivo con una carriera che riflette il suo profondo amore per il calcio e l'atletica. Nato a Milano nel 1985, ha nutrito fin da giovane una passione innata per lo sport, alimentata dalle domeniche passate sugli spalti dello stadio San Siro e dalle interminabili ore di allenamento sulle piste d'atletica locali. Dopo aver conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli Studi di Milano, Stefano ha iniziato la sua carriera nel mondo del giornalismo sportivo. I suoi primi articoli, pubblicati su riviste minori, hanno subito messo in luce la sua abilità nel raccontare con vividezza e competenza le vicende sportive, catturando l'attenzione di un pubblico sempre più vasto. Stefano è noto per il suo stile di scrittura coinvolgente, capace di trasmettere non solo i fatti ma anche le emozioni e la tensione che caratterizzano ogni evento sportivo. La sua capacità di analisi e la profonda conoscenza tecnica dei diversi sport gli permettono di offrire ai lettori articoli di grande qualità, che spaziano dalle cronache più avvincenti alle analisi tattiche più approfondite. Oltre alla sua attività di redattore, è anche un promotore attivo dello sport giovanile. Dedica il suo tempo libero a organizzare eventi e workshop per giovani atleti, con l'obiettivo di trasmettere loro i valori dello sport e l'importanza della corretta informazione sportiva. Sempre aggiornato sulle ultime novità del mondo sportivo, Stefano continua a essere una voce rispettata e autorevole nel giornalismo sportivo italiano, rappresentando un punto di riferimento per tutti gli appassionati di calcio e atletica.

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