Il Real Madrid, qualora non arrivasse a Mbappé nel prossimo giugno, si riserva un’opzione B molto fattibile, quella di ingaggiare Haaland (23 anni). Più di una idea: gran parte della dirigenza della “casa blanca” ritiene più opportuno puntare sul norvegese.
A Madrid si parte da un presupposto: l’arrivo di Mbappé, per quanto gratuito, andrebbe a scapito di Vinicius, visto che il calciatore francese preferisce partire da sinistra. Esattamente come il brasiliano. Alla squadra manca invece un tipico attaccante, un killer, da quando Benzema è andato via. Resta da capire se la soluzione sia fattibile: l’agente del giocatore norvegese, Rafaela Pimenta, ha inserito nel suo contratto, che si estende con il City fino al 2027, una clausola che consente al ragazzo di liberarsi nel 2024 per 200 milioni. Non esiste invece alcuna clausola che leghi il contratto di Haaland a quello di Guardiola, che ha recentemente rinnovato con il club inglese fino al 2025. Dunque l’attaccante può partire già nel 2024.
L’arrivo di Haaland a Madrid dipende esclusivamente dalla capacità del Real di convincerlo: più con il progetto sportivo e la possibilità di vincere Champions League e Palloni d’Oro con la maglia blanca che ha scritto la storia del calcio piuttosto che con la questione economica. Anche perché è alquanto difficile per il club spagnolo combattere con il City. Il contratto che ha ora il norvegese è difficile da eguagliare. Non solo per lo stipendio, ma perché il calciatore ha anche il 100% dei suoi diritti d’immagine. E questo la dice lunga visto che ha appena firmato un contratto con Nike, della durata di 15 anni, che gli porterà vicino ai 300 milioni. Dall’altra parte della bilancia, e questo pesa molto, il Real Madrid ha la sua leggenda in Champions League e la notorietà che regala a tutti i calciatori che indossano la sua maglia.
In questo momento l’arrivo di Haaland dipende esclusivamente dalla volontà del giocatore. Un futuro al Real Madrid apre diversi scenari, in particolare molte più opzioni per raggiungere grandi traguardi sportivi, soprattutto quelli individuali. Specialmente se dovesse vincere ancora al City senza arrivare al Pallone d’Oro. In ogni caso, la sensazione è che la partenza di Haaland dal City prima del 2025 sembra complicata. Una volta che avrà completato tre stagioni in Premier League – nel club in cui tra l’altro giocava suo padre – sarà il momento del Real Madrid.
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