Il Manchester City, una delle squadre più temute d’Europa, sta vivendo un momento di crisi profonda, con risultati deludenti che hanno scosso l’orgoglio di Pep Guardiola e dei suoi giocatori. L’ultimo pareggio casalingo contro il Feyenoord, che ha il sapore di una sconfitta, ha messo in luce le fragilità della squadra e il livello di frustrazione del tecnico catalano. Guardiola, visibilmente provato, è arrivato in conferenza stampa con graffi sul volto, frutto di un gesto autolesionista scaturito dalla tensione. “Mi volevo fare del male”, ha affermato, scusandosi poi sui social con chi lotta contro malattie mentali, un gesto che ha suscitato preoccupazione e comprensione.
crisi di risultati e infortuni
Questa situazione non è solo il riflesso di un momento difficile, ma di una stagione che sembra inceppata. Il Manchester City, campione in carica della Premier League, non vince una partita da un mese e si trova a ben otto punti dalla vetta, occupata dal Liverpool. Mai Guardiola aveva visto la sua squadra perdere cinque partite consecutive, mostrando segni di vulnerabilità senza precedenti. La difesa ha subito rimontaggi incredibili, come quello contro il Feyenoord, dove da un vantaggio di 3-0 si è ritrovata a concedere il pareggio.
Le difficoltà del City non si limitano ai risultati sul campo; la squadra sta affrontando anche un grave problema di infortuni. Giocatori chiave come Rodri sono costretti a restare ai margini, mentre il procedimento giudiziario della Premier League per presunti violazioni del fair play finanziario aggrava ulteriormente la situazione. Se il club dovesse essere condannato, le conseguenze potrebbero essere devastanti, mettendo a rischio la permanenza nella massima serie.
la pressione su guardiola
Guardiola, che aveva annunciato con entusiasmo il prolungamento del suo contratto fino al 2025, sperava che questa notizia potesse infondere nuova fiducia in un gruppo che, a quanto pare, ha bisogno di ritrovare la propria identità. Tuttavia, le recenti sconfitte hanno oscurato questa decisione, rendendo il clima all’interno dello spogliatoio sempre più teso. La sconfitta contro il Tottenham e il pareggio contro il Feyenoord hanno complicato ulteriormente il cammino europeo della squadra, che ora si trova in una posizione scomoda nel girone di Champions League, con il rischio concreto di un’uscita anticipata.
una sfida cruciale
La crisi del Manchester City non è un fenomeno isolato, ma si inserisce in un contesto più ampio che coinvolge diverse grandi d’Europa. Tuttavia, la situazione del City appare particolarmente grave, con la squadra che sembra aver perso la propria identità di gioco e la capacità di reagire nei momenti critici. La prossima partita contro il Liverpool, in programma domenica, rappresenta un crocevia fondamentale. Una sconfitta potrebbe portare il City a una distanza abissale di undici punti dalla vetta, compromettendo le possibilità di conquistare il quinto titolo consecutivo in Premier League.
I tifosi del City, abituati a festeggiare successi continui, ora si trovano di fronte a una realtà ben diversa. La speranza di un cambio di rotta è palpabile, ma la strada da percorrere è lunga e tortuosa. La squadra dovrà ritrovare la propria determinazione e il proprio spirito combattivo se vorrà rialzarsi da questa caduta libera e recuperare il terreno perduto. L’Etihad Stadium, un tempo teatro di trionfi, ora potrebbe diventare il palcoscenico di una delle più clamorose crisi della storia recente del calcio inglese.