Gabriele Gravina ha ufficializzato la sua intenzione di ricandidarsi alla presidenza della Federazione Italiana Giuoco Calcio (Figc), un passo significativo che evidenzia il suo desiderio di proseguire il lavoro avviato nel 2018. Questo annuncio arriva in un momento delicato per il calcio italiano, caratterizzato da tensioni interne e inchieste della magistratura. Nonostante le difficoltà, Gravina sembra determinato a mantenere il timone e a garantire la sostenibilità del sistema calcistico italiano.
Eletto per la prima volta nel 2018, Gravina ha affrontato numerose sfide, tra cui le recenti indagini della Procura di Roma per autoriciclaggio. Tuttavia, ha ricevuto segnali di supporto che lo incoraggiano a continuare, come il risultato positivo dell’Assemblea del 4 novembre sulla modifica dello Statuto della Figc. Durante quell’occasione, ha paragonato la sua resilienza a quella di un “giunco” che resiste alle tempeste, un’immagine potente che riflette il suo approccio.
Prima di ufficializzare la sua candidatura, Gravina ha consultato le varie componenti del calcio italiano, ottenendo un consenso significativo. Ha sottolineato che la sua non è un’autocandidatura, ma una richiesta di fiducia e guida. Il suo sostegno è forte, con la Lega Nazionale Dilettanti di Abete che rappresenta il 34% dei voti a favore e l’Assocalciatori di Calcagno che contribuisce con un ulteriore 20%. Anche la Lega Serie B, in cerca di un nuovo presidente, sembra propensa a sostenere Gravina, nonostante il dissenso emerso da alcuni club di Serie C.
Nonostante il supporto ricevuto, ci sono voci critiche, in particolare dalla Lega Serie A, che ha espresso insoddisfazione riguardo alla rappresentanza e all’autonomia. Il voto finale per il nuovo presidente, previsto per il 3 febbraio, sarà cruciale per il futuro della Figc. Gravina può contare su alcuni club di Serie A che continuano a riporre fiducia in lui, il che potrebbe influenzare positivamente il risultato finale delle elezioni.
In aggiunta, l’ipotesi di una candidatura alternativa, quella di Alessandro Del Piero, sta guadagnando attenzione. Urbano Cairo, presidente del Torino, ha parlato della necessità di unità nel calcio italiano, sottolineando le sfide economiche significative che il settore sta affrontando.
La situazione attuale rappresenta un mix di sfide e opportunità per Gravina. La sua decisione di ricandidarsi non è solo un gesto simbolico, ma un chiaro segnale della sua determinazione a continuare il lavoro di riforma e modernizzazione del sistema calcistico. Con il voto che si avvicina, gli occhi di tutti gli appassionati di calcio italiani saranno puntati su come si evolverà questa situazione, rivelando le dinamiche interne che potrebbero determinare il futuro della Figc e del calcio in Italia.
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