Il Gran Premio di Las Vegas ha portato con sé emozioni e colpi di scena, ma per la Ferrari, il sogno di una vittoria è svanito nei primi giri. Carlos Sainz e Charles Leclerc, rispettivamente terzo e quarto al traguardo, hanno conquistato un bottino di 12 punti preziosi per il campionato costruttori, riducendo il distacco dalla McLaren a 24 punti, con solo due gare da disputare, di cui una in formato Sprint. Tuttavia, le aspettative erano alte e molti tifosi si aspettavano un risultato migliore dalla Scuderia di Maranello.
Le prove libere e le prime difficoltà
Le prove libere del venerdì avevano già lanciato segnali preoccupanti. Le Mercedes, con prestazioni sorprendenti, avevano fatto registrare tempi competitivi, mentre le SF-24 di Leclerc e Sainz faticavano a trovare il giusto ritmo, in particolare nella ricerca del giro veloce. Durante la gara, il passo gara sembrava promettente, ma le prime fasi hanno rivelato una realtà ben diversa. È proprio nei primi giri, durante il primo stint corso su gomme medie, che la Ferrari ha perso terreno cruciale, compromettendo così le proprie possibilità di vittoria.
I momenti decisivi della gara
Allo spegnimento dei semafori, Leclerc ha dato il massimo, scattando in seconda posizione dopo aver superato Pierre Gasly e il compagno di squadra Sainz. Tuttavia, questa partenza fulminante si è rivelata un’arma a doppio taglio. Motivato dall’ottimo avvio, Leclerc ha tentato un attacco su George Russell, leader della corsa, già nel quinto giro. La manovra, tentata all’esterno in curva 1, non ha avuto successo e ha costretto il monegasco a spingere oltre il limite, consumando rapidamente le gomme medie. Questo ha portato a un significativo calo delle prestazioni, come evidenziato dai tempi sul giro:
- Russell segnava un 1’38″136
- Leclerc chiudeva il sesto giro con un 1’39″177
La situazione è ulteriormente degenerata all’ottava tornata, quando Sainz ha superato Leclerc, rivelando quanto fosse critica la gestione delle gomme da parte della Ferrari. Il nono giro ha visto Sainz segnare un tempo di 1’39″584, mentre Russell continuava a dettare legge con un 1’38″353. Con un vantaggio di sette secondi già accumulato, la Ferrari ha dovuto anticipare il pit stop di Sainz al decimo giro, mentre le Mercedes hanno potuto gestire la situazione a proprio favore, effettuando i loro pit stop senza pressioni.
Un miglioramento nei successivi stint
A differenza del primo stint, Sainz e Leclerc hanno trovato un miglioramento significativo durante il secondo e il terzo stint, entrambi corsi su gomme dure. Con la mescola più resistente, le Ferrari hanno ripreso a girare a un ritmo competitivo, recuperando parte del terreno perso. Nel secondo stint, partito al nono giro per Leclerc e al decimo per Sainz, i due piloti hanno stabilizzato il loro ritmo, dimostrando un miglioramento rispetto al caos iniziale.
Nel terzo stint, la situazione ha mostrato un ulteriore progresso. Sainz ha iniziato al 28esimo giro, mentre Leclerc ha ripreso la corsa al 31esimo. Le Ferrari hanno finalmente trovato la velocità necessaria per competere, riuscendo a superare persino Verstappen. Tuttavia, il gap con le Mercedes era già troppo ampio per poter sperare in un attacco finale. Russell e Hamilton hanno mantenuto un buon passo fino alla bandiera a scacchi, gestendo il vantaggio accumulato nei primi giri.
In sintesi, il GP di Las Vegas ha dimostrato che le prime fasi di una gara possono essere decisive. Mentre le Mercedes hanno saputo gestire al meglio le gomme medie, la Ferrari ha subito un crollo che ha compromesso ogni possibilità di vittoria. Nonostante il risultato finale non fosse quello sperato, il team di Maranello ha comunque ottenuto punti preziosi nella lotta per il campionato costruttori.
L’attenzione ora si sposta verso la prossima tappa, in Qatar, dove la Ferrari dovrà affrontare la McLaren con l’obiettivo di accorciare ulteriormente le distanze. Con il quarto titolo consecutivo di Max Verstappen già in tasca, il campionato costruttori si preannuncia come una battaglia accesa fino all’ultima curva. I tifosi di Ferrari possono solo sperare che il team di Maranello impari dai propri errori e arrivi a Losail pronto a dare il massimo.