Tra le dieci candidate per il premio European Golden Girl-Absolute Best 2023, anche le italiane Chiara Beccari e Giulia Dragoni
Nonostante le polemiche e rotture, nelle ultime due spedizioni internazionali dell’Italia Femminile (fuori ai gironi sia all’Europeo sia al Mondiale) il futuro del movimento azzurro sembra essere roseo: a testimoniarlo è la lista delle candidate al premio Golden Girl riservato alle migliori Under 21 del calcio europeo.
Tra le dieci finaliste troviamo due calciatrici che fanno parte della nostra Nazionale: la centrocampista Giulia Dragoni e l’attaccante Chiara Beccari, entrambe lanciate in azzurro dall’ex CT Milena Bertolini, la quale le ha volute fortemente portare in Australia e Nuova Zelanda la scorsa estate per farle giocare da titolari nelle tre gare del girone, preferendole alle veterane.
Due gioielli da far crescere e soprattutto valorizzare, senza aver timore di bruciarle perché si sono dimostrate mature abbastanza per confrontarsi su palcoscenici importanti. Ma andiamo a conoscerle.
Giulia Dragoni, classe 2006 nata a Milano, fin da piccola ha coltivato la passione per il calcio grazie all’influenza del padre e del fratello maggiore. La sua dedizione e il suo talento le hanno permesso di raggiungere traguardi straordinari in poco tempo.
La sua ascesa è stata nel 2020, quando è approdata alla Primavera dell’Inter, dopo aver giocato per i club Cimiano e Pro Sesto. A soli 16 anni la sua carriera ha subito una svolta decisiva quando ha fatto il suo debutto nella Serie A femminile contro la Fiorentina. Questa giovane stella ha anche vestito le maglie delle Nazionali giovanili azzurre, in particolare nell’Under 16 e nell’Under 17.
La convocazione nella Nazionale Italiana femminile per i Mondiali di calcio in Australia e Nuova Zelanda è stata una sorpresa per molti: dopo averla vista in amichevole pre Mondiali contro il Marocco, Giulia Dragoni è stata scelta dal CT Milena Bertolini per fare parte della squadra italiana, diventando la prima calciatrice nella storia del calcio femminile azzurro a essere convocata a un Mondiale così giovane.
La centrocampista offensiva, prima italiana alla Masia, quest’anno è stata infatti aggregata in pianta stabile nella rosa delle campionesse d’Europa e dunque si allenerà con la due volte Pallone d’Oro Alexia Putellas e la candidata in pectore al prossimo Aitana Bonmatì da cui certamente potrà imparare moltissimo così come dalle tante altre stelle che fanno parte della rosa blaugrana.
Dotata di una tecnica straordinaria, Dragoni possiede un palleggio e un dribbling di altissimo livello: diventerà una delle grandi sorprese del Mondiale femminile?
Anche Chiara Beccari è stata scelta dal CT Milena Bertolini dopo essere scesa in campo dal primo minuto contro la Svezia, confermando la rivoluzione azzurra.
Chiara Beccari, classe 2004 della Repubblica di San Marino, fin da bambina è andata veloce: a 8 anni ha iniziato a giocare nella San Marino Academy, dove si è visto fin da subito che aveva qualcosa di diverso dalle altre.
In una partita persa 10-6, per dirne una, tutte e sei le reti delle Titane portavano la sua firma (“In casa mia nessuno era un calciatore: mio padre giocava a baseball e mio fratello balla… Per questo scherziamo spesso in famiglia su dove abbia preso questa passione”, ha raccontato tempo fa).
A 15 anni è stata presa dalla Juventus, a 16 ha fatto il suo esordio in Serie A e prima ancora che compisse 18 anni è stata chiamata in Nazionale maggiore, dopo aver vestito la maglia azzurra a partire dall’Under 16.
L’ultima soddisfazione è arrivata con l’inserimento da parte della CT Bertolini nella lista delle 23 che hanno preso l’aereo per il Mondiale di Australia e Nuova Zelanda.
L’anno scorso ha contribuito alla salvezza del Como Women con cinque reti, l’anno prossimo giocherà in prestito al Sassuolo, perché la Juventus vuole comunque mantenerla nella propria orbita e riportarla presto a casa.
Basta nominare Cristiana Girelli e Chiara Beccari si illumina: non è un caso che tra le due ci sia un rapporto speciale. Per Chiara la veterana azzurra e della Juventus è «il mio punto di riferimento», la Girelli considera la giovane attaccante «la mia erede», in un ideale passaggio del testimone sia in bianconero, dove Chiara tornerà per diventare una delle colonne della squadra, che in azzurro.
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