
Giovanni De Carolis vince il prestigioso premio Mario D'Agata nel pugilato - ©ANSA Photo
Nella suggestiva cornice del Teatro Comunale Mario Spina di Castiglion Fiorentino, si è tenuto il Gran Galà dello Sport della Città, un evento che ha celebrato le eccellenze sportive italiane e internazionali. Realizzato con la collaborazione del Comune di Castiglion Fiorentino e della Fondazione Fair Play Menarini, l’evento ha ricevuto il patrocinio del Ministero per lo Sport e i Giovani, del CONI (Comitato Olimpico Nazionale Italiano) e della FPI (Federazione Pugilistica Italiana). La serata è stata un trionfo di sport, emozioni e ricordi, culminando con la consegna di dieci premi a personalità che hanno segnato la storia dello sport.
Tra i premiati, spicca il nome di Giovanni De Carolis, ex campione del mondo WBA dei pesi supermedi, che ha ricevuto il prestigioso Premio Mario D’Agata. Questo riconoscimento, intitolato a Mario D’Agata, il primo campione italiano sordomuto e campione europeo e mondiale dei pesi gallo negli anni ’50, è stato consegnato a De Carolis per il suo straordinario legame con la figura di D’Agata e per il suo contributo al pugilato italiano. La scelta di premiare De Carolis è stata supportata dal coordinatore del premio, Massimo Pulitini, e dalla famiglia D’Agata, rappresentata da Annamaria D’Agata e Antonio Malvolti, nonché dalla figlia Carlotta, arbitro di boxe.
Giovanni De Carolis: un esempio di determinazione
Giovanni De Carolis, ora anche consigliere della FPI e direttore tecnico delle Nazionali Azzurre, ha espresso il suo orgoglio e la sua emozione per il riconoscimento ricevuto. “È un onore ricevere questo premio dedicato a uno straordinario campione della storia del pugilato italiano”, ha dichiarato De Carolis, sottolineando l’importanza di continuare a credere nelle proprie passioni. La sua carriera sul ring è stata costellata di sfide e successi, spesso affrontando incontri da sfavorito e riuscendo a ribaltare le aspettative con prestazioni straordinarie.
De Carolis ha anche riflettuto sul suo passaggio da pugile a tecnico, gestendo le emozioni e le prestazioni degli atleti azzurri in competizioni internazionali. “Dal centro del ring sono passato all’angolo”, ha spiegato, evidenziando l’importanza del supporto e della guida che un buon allenatore deve fornire ai propri atleti. La sua carriera è un esempio di resilienza e determinazione, elementi fondamentali non solo nel pugilato, ma nella vita di tutti i giorni.
Un evento di celebrazione
Oltre a De Carolis, il Gran Galà ha visto altri illustri premiati, tra cui Francesco ‘Ciccio’ Graziani e l’ex commissario tecnico della nazionale di calcio Cesare Prandelli, riconosciuti per i loro straordinari contributi al calcio italiano. Altri premiati includono:
- Maurizio Fondriest, campione di ciclismo
- Hristo Zlatanov, ex pallavolista di fama
- Matteo Marani, attuale presidente della Lega Pro, per il suo lavoro nel mondo del giornalismo sportivo
Il Gran Galà dello Sport di Castiglion Fiorentino non è solo un evento di premiazione, ma un momento di celebrazione e condivisione per tutti gli appassionati di sport. La manifestazione ha riunito atleti, tecnici, dirigenti e tifosi, creando un’atmosfera di grande festa e comunità. L’organizzazione ha saputo valorizzare non solo le storie di successo, ma anche il percorso di crescita e impegno di chi vive quotidianamente il mondo dello sport.
Il pugilato e i suoi valori
In un contesto sociale in cui il pugilato sta vivendo una rinascita, eventi come quello di Castiglion Fiorentino sono fondamentali per promuovere la disciplina e i suoi valori, come la determinazione, il rispetto e la sportività. Giovanni De Carolis, con il suo esempio, rappresenta un modello per le nuove generazioni di pugili e per chiunque desideri intraprendere un percorso nella vita sportiva.
Il legame tra De Carolis e D’Agata è emblematico di come il pugilato possa superare le barriere e ispirare anche le persone con disabilità. La storia di Mario D’Agata, che ha conquistato il titolo mondiale nonostante la sua sordità, continua a vivere attraverso i successi di atleti come De Carolis, che portano avanti la tradizione e i valori del pugilato italiano.
L’evento di Castiglion Fiorentino si è concluso con un messaggio di speranza e motivazione, sottolineando l’importanza di seguire le proprie passioni e di non arrendersi di fronte alle difficoltà. Le parole di De Carolis risuonano forti: “Bisogna credere nelle proprie passioni, nei momenti difficili trovare la forza di continuare a dare il massimo. Questa è la metafora della boxe e della vita”. Un invito a tutti a non perdere mai di vista i propri sogni e a lottare per realizzarli, sia nel pugilato che nella vita quotidiana.