Oggi, 27 gennaio, si celebra la Giornata della Memoria, un momento cruciale di riflessione e commemorazione dedicato alle vittime della Shoah. Questa data segna l’anniversario della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz nel 1945, un evento che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia dell’umanità. Anche il mondo del calcio ha deciso di partecipare attivamente a questa giornata, con la Federazione Italiana Giuoco Calcio (Figc) che ha avviato diverse iniziative per ribadire l’importanza della memoria e dell’educazione contro ogni forma di discriminazione.
Il presidente della Figc, Gabriele Gravina, ha sottolineato l’importanza di ricordare non solo per onorare le vittime, ma anche per trasformare il dolore in consapevolezza. Le sue parole risuonano forti e chiare: “Ricordare è il nostro impegno per il presente e per il futuro. Ricordare vuol dire dare voce a coloro che non possono parlare, trasformando il dolore in consapevolezza e l’orrore in speranza”. In questi frangenti, il calcio si propone come un’importante piattaforma per diffondere messaggi di pace e rispetto.
In occasione dell’80esimo anniversario della liberazione di Auschwitz, la Figc ha patrocinato, insieme alla Lega Pro e a Coop Alleanza 3.0, l’evento “In gioco per l’uguaglianza”. Questo evento ha avuto luogo allo stadio ‘Paolo Mazza’ di Ferrara, dove il Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah-Meis, in collaborazione con la Spal Foundation, ha organizzato un incontro dedicato agli studenti del Liceo A. Roiti e alle squadre del settore giovanile della Spal. L’incontro, svoltosi il 23 gennaio, si è concentrato su storie di calcio, Shoah e lotta al razzismo, evidenziando la necessità di educare le nuove generazioni su questi temi.
Tra i punti salienti dell’evento:
Il direttore del Meis, Amedeo Spagnoletto, ha enfatizzato l’importanza della memoria e della cultura nella lotta alle discriminazioni, sottolineando come il museo possa svolgere un ruolo cruciale nel preservare la memoria storica e nel raccontare le storie di coloro che hanno subito ingiustizie. Anche il presidente della Spal, Joe Tacopina, ha espresso il suo sostegno a queste iniziative, rimarcando l’importanza della responsabilità sociale nel mondo dello sport.
Un messaggio di incoraggiamento è giunto anche dal presidente della Lega Pro, Matteo Marani, che ha inviato un videosaluto sottolineando come il calcio possa e debba contribuire a costruire una società più giusta e inclusiva. La partecipazione di diverse figure istituzionali e sportive dimostra l’impegno collettivo nel mantenere viva la memoria storica e nel promuovere valori di uguaglianza e rispetto.
In questo contesto, la Giornata della Memoria non è solo un momento di commemorazione, ma si trasforma in un’opportunità per riflettere su quanto sia fondamentale costruire un futuro senza odio e discriminazione. Attraverso il calcio, si possono trasmettere messaggi di umanità e solidarietà, contribuendo a creare una società in cui la diversità venga celebrata e non temuta.
La campagna di comunicazione avviata dalla Figc sui propri canali istituzionali e social è un ulteriore passo verso la sensibilizzazione del pubblico, con l’obiettivo di educare le nuove generazioni sui pericoli dell’antisemitismo e delle altre forme di odio. La memoria, dunque, non deve essere vista come un peso, ma come una risorsa preziosa per il presente e il futuro.
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