
Gianetti: perché spero che Pogacar si tiri indietro dalla Parigi-Roubaix - ©ANSA Photo
La stagione ciclistica è in pieno svolgimento e le aspettative attorno ai campioni del mondo non sono mai state così alte. Tra questi, Tadej Pogacar, l’astro nascente sloveno della UAE Team Emirates, sta attirando l’attenzione di appassionati e addetti ai lavori. Recentemente, Mauro Gianetti, Ceo e manager della squadra, ha espresso un’opinione forte e chiara: “Spero che Tadej Pogacar decida di non correre la Parigi-Roubaix quest’anno”. Questa affermazione è stata rilasciata durante un’intervista a Rai Sport, in seguito a un episodio avvenuto durante la Strade Bianche, dove il giovane ciclista è caduto e ha riportato alcune escoriazioni, ma è riuscito comunque a conquistare la vittoria a Siena.
I rischi della Parigi-Roubaix
La caduta di Pogacar ha riacceso il dibattito sulla sua partecipazione alla leggendaria corsa belga, nota per le sue strade sterrate e le condizioni spesso avverse. Gianetti ha sottolineato i potenziali rischi che un evento come la Roubaix potrebbe comportare per la carriera di Pogacar. “Una brutta caduta durante la Roubaix potrebbe mettere in dubbio la presenza di Tadej al Tour de France e perfino compromettere la sua stagione”, ha avvertito il manager, evidenziando l’importanza di proteggere il futuro del talento sloveno.
L’obiettivo principale: il Tour de France
Il Tour de France, che si svolgerà a luglio, è l’obiettivo principale di Pogacar per la stagione 2023. Vincitore delle edizioni 2020 e 2021, il giovane campione ha dimostrato di avere le carte in regola per ripetere l’impresa. Tuttavia, Gianetti è preoccupato che un eventuale infortunio alla Roubaix possa compromettere seriamente le sue possibilità di successo nella corsa a tappe più prestigiosa del mondo. “Spero quindi che decida di non andare, e glielo dirò: lui è ancora giovane e avrà tutto il tempo di correrla”, ha aggiunto Gianetti, evidenziando la necessità di una gestione oculata della carriera del ciclista.
La preparazione per Milano-Sanremo
Attualmente, Pogacar sta concentrando la sua attenzione sulla prossima Milano-Sanremo, un’altra delle classiche monumento del ciclismo. La corsa ligure, che si svolgerà il 18 marzo 2023, rappresenta un’opportunità per il campione sloveno di cimentarsi su un percorso che, sebbene diverso dalla Roubaix, richiede abilità, resistenza e una buona dose di strategia.
- Preparazione fisica: Pogacar deve mantenere una forma fisica ottimale.
- Strategia di gara: Sviluppare un piano per affrontare il percorso.
- Gestione dei rischi: Valutare le condizioni meteorologiche e il terreno.
La decisione finale
L’incertezza sulla partecipazione di Pogacar alla Parigi-Roubaix rimane, e la decisione finale spetterà a lui, con il supporto e i consigli del suo team. Gianetti, da parte sua, sembra determinato a proteggere il suo talento, consapevole che la carriera di un ciclista è costruita nel tempo e che ogni corsa può influenzare il percorso futuro. “Tadej vorrebbe esserci, ma gli dirò di attendere e di non prendere dei rischi, perché lì potrebbe farsi davvero male”, ha concluso Gianetti, tracciando un chiaro messaggio di prudenza.
Nel frattempo, il mondo del ciclismo aspetta con ansia di vedere come si evolverà la situazione. La Parigi-Roubaix è una corsa che ha una lunga storia e un fascino particolare, e la presenza di Pogacar potrebbe attirare un’ulteriore attenzione mediatica. Tuttavia, la salute e il benessere di un giovane talento come lui devono rimanere la priorità. Il dibattito su quali corse affrontare e quali evitare è parte integrante della carriera di ogni ciclista, e Pogacar si trova ora di fronte a una scelta cruciale. Con il supporto del suo team e la guida di Gianetti, il giovane sloveno avrà sicuramente le informazioni necessarie per prendere la decisione migliore per il suo futuro.