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Genoa Trionfa in Casa: Una Vittoria Cruciale contro il Parma!

Genoa Trionfa in Casa: Una Vittoria Cruciale contro il Parma! - ©ANSA Photo

Il Genoa ha finalmente ottenuto la sua prima vittoria casalinga della stagione, battendo il Parma per 1-0 in un match che ha visto la presenza del neo azionista di maggioranza e futuro presidente Dan Sucu. L’incontro, disputato al Ferraris, ha messo in evidenza il predominio territoriale dei rossoblù, con il gol decisivo di Frendrup, il quale ha beneficiato di una deviazione di Delprato. Questo successo è di fondamentale importanza per il Genoa, specialmente in ottica salvezza, mentre il Parma, nonostante i tentativi, ha faticato a concretizzare le poche occasioni avute.

Il match e le formazioni

Il Genoa ha iniziato la partita con un approccio decisamente aggressivo, dominando il possesso palla con un impressionante 70%. Tuttavia, le occasioni da gol sono state poche, poiché il Parma, guidato dall’allenatore Fabio Pecchia, ha adottato una strategia di contropiede che non ha mai messo in difficoltà il portiere Leali. Sotto la guida del tecnico Alberto Vieira, il Genoa ha schierato un tridente offensivo composto da Pinamonti, supportato da Zanoli e Miretti. Pecchia, invece, ha optato per un attacco con Bonny affiancato da Almqvist e Mihaila.

Sviluppo del primo tempo

Il primo tempo si è svolto con entrambe le squadre che hanno adottato moduli speculari (4-3-3) e un approccio tattico piuttosto cauto. Le emozioni sono state rare e il gioco ha stentato a decollare. Tra i momenti salienti, Vasquez ha avuto due occasioni ghiotte in area al 23’, ma le sue conclusioni sono state respinte dal difensore Valeri e successivamente dal portiere Suzuki. L’unico tiro pericoloso per il Parma è stato un diagonale di Bonny, che è finito lontano dalla porta. A fine primo tempo, il Genoa ha subito una brutta notizia: il capitano Badelj si è infortunato al flessore destro e Vieira ha dovuto inserire il giovane Kassa al suo posto.

La ripresa e il gol decisivo

Nella ripresa, il Parma ha mostrato segni di vita con un tentativo di Almqvist, il cui tiro è stato deviato in angolo dal portiere Leali. Tuttavia, il Genoa ha continuato a controllare il gioco. Pecchia ha cercato di dare una scossa alla sua squadra, ma ha perso Balogh per infortunio, decidendo di aumentare la potenza offensiva con l’ingresso di Cancellieri. Al 65’, il Genoa ha finalmente trovato il vantaggio: Frendrup ha ricevuto un passaggio da Miretti a sinistra in area e ha scagliato un tiro che, grazie a una deviazione di Delprato, si è trasformato in un pallonetto imprendibile per Suzuki.

Conclusioni e prospettive future

Questo gol ha galvanizzato i rossoblù, che hanno continuato a gestire la partita senza subire grossi affanni. Infatti, il Genoa ha mantenuto un’ottima solidità difensiva, raggiungendo così il quinto clean sheet in otto partite sotto la guida di Vieira. Questo dato dimostra come la squadra stia costruendo una base solida, fondamentale per affrontare le sfide future e raggiungere l’obiettivo della salvezza.

Il Parma ha tentato di reagire con l’ingresso di Man e Camara, ma le azioni offensive non sono state sufficienti per riequilibrare la sfida. Nel finale, Suzuki ha dovuto alzare in angolo un tiro di Kassa dal limite, legittimando il successo del Genoa. La squadra di Pecchia ha perso un’importante occasione per allontanarsi dalla zona pericolosa della classifica, mostrando un atteggiamento troppo rinunciatario, soprattutto nel primo tempo.

Questa vittoria segna un importante passo avanti per il Genoa, che, con un nuovo presidente all’orizzonte, può guardare al futuro con maggiore ottimismo. La squadra sta lentamente trovando la sua identità e, sebbene ci siano ancora margini di miglioramento, i segnali positivi sono in crescita. Il Parma, invece, dovrà rivedere le proprie strategie e trovare un modo per essere più incisivo in attacco, se vuole evitare di restare invischiato nella lotta per non retrocedere. La sfida di ieri ha messo in evidenza come la Serie A possa riservare sorprese e come ogni partita sia cruciale per il destino delle squadre in campo.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,