![Gatti e il controverso 'mani': la decisione dell'Aia scuote Como-Juventus](https://www.wigglesport.it/wp-content/uploads/2025/02/Gatti-e-il-controverso-mani-la-decisione-dellAia-scuote-Como-Juventus-2-1024x683.jpg)
Gatti e il controverso 'mani': la decisione dell'Aia scuote Como-Juventus - ©ANSA Photo
La partita del 7 ottobre 2023 tra Como e Juventus ha generato un acceso dibattito, in particolare per un episodio controverso che ha coinvolto il difensore bianconero Federico Gatti. Durante il match, un tocco di mano di Gatti è stato al centro delle polemiche, poiché il Como ha richiesto un rigore che l’arbitro non ha concesso. Questo episodio ha scatenato le ire del tecnico del Como, Cesc Fabregas, il quale ha espresso il proprio disappunto riguardo alla decisione arbitrale.
A chiarire la situazione è intervenuto Elenito Di Liberatore, esperto e componente dell’AIA, durante il programma ‘Open Var’ su Dazn. Di Liberatore ha dichiarato che il tocco di mano non è punibile, affermando: “Questo è un tocco di mano non punibile, ed è giusto non dare il rigore. C’è una discriminante: Gatti l’unica cosa che fa è contendere lo spazio all’avversario, e in questo contesto tocca il pallone in maniera fortuita nella dinamica dell’azione”. La spiegazione di Di Liberatore si basa sulla valutazione del contesto in cui è avvenuto il tocco di mano, evidenziando l’importanza di considerare la volontarietà e la posizione del corpo del giocatore.
Le implicazioni delle decisioni arbitrali
L’episodio ha portato a una riflessione più ampia sulle decisioni arbitrali e sull’interpretazione delle regole del gioco. Di Liberatore ha paragonato il caso di Gatti a un episodio simile avvenuto durante il match tra Inter e Napoli, in cui non è stato concesso un rigore per un tocco di mano di Olivera su Lautaro Martinez. “Anche lì non si diede rigore. Non è giusto penalizzare un calciatore che l’unica cosa che fa è contendere lo spazio all’avversario”, ha sottolineato l’esperto dell’AIA, evidenziando una certa coerenza nelle decisioni arbitrali su episodi simili.
Il ruolo del VAR
Il VAR ha avuto un ruolo fondamentale nell’analisi dell’azione incriminata. Durante la trasmissione, sono stati mostrati i filmati della dinamica dell’azione e sono stati ascoltati i dialoghi tra l’arbitro e i due video referee presenti a Lissone. “Bisogna vederlo in dinamica”, ha affermato uno dei due ‘varisti’, suggerendo che la valutazione di un tocco di mano debba tenere conto della rapidità e fluidità del gioco. La risposta dall’ufficio VAR è stata chiara: “No, per me non è rigore”.
L’altro operatore al VAR ha tentato di sottolineare che, nonostante il tocco di mano, Gatti “comunque gli toglie il controllo”. Tuttavia, anche in questo caso, la conclusione è stata che non vi erano elementi sufficienti per assegnare un rigore. “No, per me è in appoggio, quindi non è rigore”, ha ribadito il varista, confermando la decisione iniziale dell’arbitro.
Riflessioni finali
Questa situazione ha riacceso il dibattito sull’interpretazione delle regole del calcio, in particolare riguardo ai tocchi di mano. La FIFA, nel 2021, ha introdotto nuove linee guida per cercare di rendere più chiara la questione, stabilendo che un tocco di mano deve essere valutato tenendo conto della posizione del braccio e della volontà del giocatore. Tuttavia, la soggettività delle decisioni arbitrali continua a generare polemiche, come dimostrato dalle reazioni dei tifosi e dei tecnici.
Fabregas, dopo la partita, ha espresso il suo disappunto riguardo alla decisione arbitrale, sottolineando che episodi di questo tipo possono influenzare il corso di una partita e, di conseguenza, la stagione di una squadra. Il Como, attualmente in lotta per la salvezza in Serie B, ha bisogno di ogni punto possibile e un rigore non concesso in situazioni cruciali può fare la differenza.
La Juventus, dal canto suo, ha cercato di mantenere la concentrazione sulle proprie prestazioni in campo, dopo una partenza di stagione altalenante. La squadra di Massimiliano Allegri ha mostrato segnali di crescita, ma la gestione delle situazioni critiche come quella avvenuta contro il Como rappresenta un aspetto su cui dovrà lavorare per migliorare ulteriormente.
In sintesi, l’episodio del ‘mani’ di Gatti ha messo in luce le complessità e le sfide che l’arbitraggio e il VAR devono affrontare nel calcio contemporaneo. La questione dei tocchi di mano non punibili continuerà a essere al centro del dibattito tra esperti, tifosi e addetti ai lavori, mentre le squadre cercheranno di adattarsi a queste dinamiche in continua evoluzione.