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Gasperini: le pressioni sullo scudetto e l’ottavo posto mi infastidiscono

Gian Piero Gasperini, allenatore dell’Atalanta, ha recentemente espresso il suo disappunto riguardo alle aspettative che circondano la sua squadra, in particolare per quanto concerne la corsa allo scudetto e la qualificazione per la Champions League. Dopo il convincente 5-0 inflitto allo Sturm Graz nella penultima giornata della fase a gironi della competizione europea, Gasperini ha dichiarato: “Siamo a 14 punti e sono molto felice. Comincia a darmi fastidio questa storia di dover vincere lo scudetto o arrivare tra le prime otto in Champions”. Queste parole riflettono un sentimento crescente tra allenatori e giocatori, spesso costretti a gestire pressioni e aspettative eccessive.

La filosofia di Gasperini

Il tecnico dell’Atalanta ha chiarito che l’eventuale possibilità di dover affrontare un turno supplementare per qualificarsi agli ottavi di finale non lo preoccupa affatto. “Non mi dispiacerebbe giocare andata e ritorno di un ulteriore turno a febbraio, non penso certo a guadagnare più soldi”, ha aggiunto. Questa affermazione mette in luce la filosofia di Gasperini, che sembra privilegiare il divertimento e la competitività rispetto alle mere questioni economiche.

Analisi della partita contro lo Sturm Graz

Analizzando la partita contro lo Sturm Graz, Gasperini ha sottolineato che, sebbene il risultato finale fosse netto, il primo tempo non fosse stato all’altezza delle aspettative: “C’era stata poca qualità, con tante palle perse e passaggi sbagliati”. Questo è un aspetto interessante, poiché evidenzia l’auto-critica e la ricerca della perfezione che caratterizzano il suo approccio al gioco. Un allenatore che non si accontenta mai, anche dopo una vittoria convincente, è un segno distintivo di chi aspira a raggiungere traguardi sempre più elevati.

L’andamento di Charles De Ketelaere

Un altro punto di discussione è stato l’andamento di alcuni giocatori, in particolare di Charles De Ketelaere. Inizialmente, il giovane belga non ha risposto alle aspettative, ma Gasperini ha elogiato il suo secondo tempo, definendolo “concreto e forte come sempre”. Questo suggerisce una fiducia nel potenziale del giovane talento, nonostante le difficoltà iniziali.

Prospettive future

In vista delle prossime sfide, Gasperini ha già messo nel mirino l’impegno del 29 novembre contro il Barcellona al Montjuic. “A Barcellona non ci penso, vediamo le partite di questo turno per verificare le opportunità che ci sono”, ha dichiarato. Questo atteggiamento pragmatico dimostra come il tecnico preferisca concentrarsi su un passo alla volta, piuttosto che lasciarsi sopraffare dalle enormi aspettative.

Il cammino dell’Atalanta in Champions League è stato tutt’altro che semplice. Gasperini ha evidenziato le difficoltà affrontate, soprattutto il fatto di aver dovuto affrontare squadre come Arsenal e Real Madrid in casa. “Significa non aver avuto un calendario facile. Se guardo alle sette partite disputate fin qui, dal rigore sbagliato con l’Arsenal all’altro 0-0 col Celtic, qualche punto manca”, ha confessato. Questo sguardo critico sul percorso europeo della squadra riflette la sua ambizione e il desiderio di ottenere risultati migliori.

Nonostante le sfide in Champions League, Gasperini non può certo lamentarsi della situazione in Serie A, dove l’Atalanta si trova attualmente terza, davanti a club del calibro di Lazio, Juventus, Fiorentina e Roma. La competizione in campionato è serrata e la squadra bergamasca continua a dimostrare di avere le capacità per competere ai vertici del calcio italiano.

In questo contesto di sfide e aspettative, Gasperini si ritrova a dover gestire non solo la sua squadra, ma anche le pressioni esterne. La sua abilità nel mantenere la concentrazione e nel far crescere i suoi giocatori sarà fondamentale per affrontare le prossime partite, sia in campionato che in Europa.

A questo punto della stagione, il mister dell’Atalanta dovrà cercare di trovare il giusto equilibrio tra ambizione e realtà, continuando a lavorare con il suo gruppo per raggiungere obiettivi che, sebbene possano sembrare lontani, sono alla portata di una squadra ben organizzata e motivata come la sua. La vera sfida per Gasperini sarà, quindi, quella di trasformare le pressioni in opportunità, continuando a costruire una squadra capace di competere su tutti i fronti.

Con gli occhi puntati sulle prossime partite, i tifosi dell’Atalanta sperano di vedere la loro squadra emergere, non solo nel contesto nazionale, ma anche in quello europeo, dove il sogno di un cammino significativo in Champions League continua a vivere.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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