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Gasperini: la nostra prestazione supera quella del Napoli

Al termine della sfida tra Atalanta e Napoli, Gian Piero Gasperini ha espresso il suo rammarico per la sconfitta, pur sottolineando la qualità della prestazione dei suoi ragazzi. “Siamo stati presi un po’ dagli episodi negativi. Io sono felice e soddisfatto della prestazione, superiore a quella del Napoli”, ha dichiarato l’allenatore nerazzurro in un’intervista rilasciata a Dazn. La sua analisi si è concentrata sulla capacità della squadra di esprimere un gioco di alto livello, nonostante il risultato finale non fosse a favore dell’Atalanta.

la mentalità di gasperini

Gasperini ha evidenziato come, quando si affrontano squadre forti come il Napoli, ogni errore può costare caro. “Non puoi fare un certo tipo di regali, altrimenti li paghi”, ha aggiunto, mettendo in evidenza la necessità di mantenere la concentrazione e la determinazione in ogni fase della partita. Nonostante il ko, il tecnico è convinto che questa esperienza servirà da insegnamento per il futuro. “Questa partita ci darà più forza, usciremo più determinati”, ha affermato con ottimismo.

il percorso dell’atalanta

Un tema ricorrente nelle dichiarazioni di Gasperini è stato quello del cammino dell’Atalanta in questa stagione. Quando gli è stato chiesto se la Dea fosse ormai fuori dalla corsa per lo scudetto, il mister ha risposto con fermezza: “Probabilmente è così, ma noi non abbiamo mai parlato o pensato allo scudetto”. Questa affermazione riflette la mentalità pragmatica del tecnico, che preferisce focalizzarsi sul percorso fatto dalla squadra piuttosto che su obiettivi a lungo termine.

Gasperini ha espresso il suo orgoglio per quanto realizzato dai suoi ragazzi fino ad ora, sottolineando che il distacco dalla vetta della classifica non deve in alcun modo sminuire il valore del lavoro svolto. “Il nostro percorso è straordinario. Abbiamo fatto qualcosa di importante, anche oggi”, ha dichiarato, evidenziando che la prestazione contro il Napoli, seppur non premiata, è stata di alto livello.

la sfida del calendario

Il tecnico ha anche espresso un certo disappunto nei confronti della narrazione che circonda il campionato, in cui spesso le aspettative sono elevate e le pressioni sui club aumentano. “Voi mettete sempre qualcosa di oltre: lo scudetto, le prime 8 posizioni, come se il resto fosse minimo”, ha detto, invitando a godersi le partite piuttosto che concentrarsi esclusivamente sugli obiettivi finali. Ha quindi sottolineato che, sebbene l’Atalanta possa aspirare a posizioni di vertice, è fondamentale apprezzare il gioco e il processo di crescita della squadra.

Guardando al futuro, Gasperini ha già messo nel mirino il prossimo impegno in Champions League. “Martedì penseremo alla Champions League, abbiamo l’opportunità di qualificarci con due turni d’anticipo e sarebbe straordinario”, ha spiegato. La Dea, dopo aver dimostrato di essere una realtà solida anche a livello europeo, ha l’occasione di consolidare il proprio status e continuare a sorprendere il panorama calcistico.

Il tecnico ha anche messo in luce le difficoltà legate al calendario fitto di impegni: “Stiamo giocando ogni tre giorni e se andiamo avanti in Champions League sarà così per un altro mese e mezzo. Non dobbiamo guardare altre cose”. Questo commento evidenzia la sfida continua che le squadre affrontano nel gestire le forze fisiche e mentali dei calciatori, specialmente in un contesto in cui le competizioni si sovrappongono.

In sintesi, le parole di Gasperini al termine della partita sono un chiaro riflesso della sua filosofia di lavoro. Nonostante la sconfitta, l’allenatore ha visto segnali positivi nella prestazione della sua squadra, evidenziando la crescita e l’evoluzione del gruppo. La Dea ha dimostrato di avere le potenzialità per competere ai massimi livelli, e anche se il sogno scudetto potrebbe apparire lontano, il viaggio intrapreso è comunque motivo di orgoglio.

Il campionato è lungo e le sorprese non mancano mai, ma con un Gasperini così determinato e una squadra che continua a lavorare sodo, c’è da aspettarsi che l’Atalanta rimarrà una protagonista del nostro calcio, sia in Italia che in Europa. La determinazione e la voglia di migliorare sono i tratti distintivi di questa squadra, che continua a scrivere la propria storia, partita dopo partita.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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