L’Atalanta si prepara a vivere una delle sfide più cruciali della sua stagione, affrontando gli svizzeri dello Young Boys. La squadra di Gian Piero Gasperini arriva a Berna con un’impressionante striscia di 11 risultati utili consecutivi, di cui ben 7 vittorie in campionato. Questo stato di forma ha contribuito a costruire una solida consapevolezza nelle proprie capacità, un fattore essenziale per competere a livelli elevati come la Champions League.
La partita decisiva
Durante la conferenza stampa di vigilia, Gasperini ha enfatizzato l’importanza della partita, definendola “decisiva” per il passaggio del turno. Con le prossime sfide contro avversari del calibro di Barcellona e Real Madrid, i tre punti contro lo Young Boys sono fondamentali. L’allenatore ha anche commentato le condizioni del terreno di gioco, che sembrano essere migliorate rispetto all’ultima visita della Dea in Svizzera tre anni fa. Un campo in buone condizioni può fare la differenza in una competizione così intensa.
Convocati e assenze
La lista dei convocati presenta buone notizie per Gasperini, con il rientro di Djimsiti, Kolasinac e Bellanova. Tuttavia, mancheranno Ederson, squalificato, e Scalvini, tenuto a casa per precauzione. La situazione di Zappacosta rimane in fase di recupero, mentre Scamacca, uno dei pezzi pregiati dell’attacco bergamasco, è ancora in fase di recupero da un infortunio. Gasperini ha commentato l’assenza dell’attaccante con ottimismo, affermando: “Quando tornerà Gianluca saremo ancora più forti”. La sua presenza in campo è vista come un potenziamento significativo per l’intera squadra.
Differenze negli attaccanti
Il mister ha anche messo in evidenza le differenze nel modo di lavorare con i due attaccanti centrali a disposizione. Mentre per Mateo Retegui l’obiettivo è quello di farlo muovere di più e non rimanere statico al centro dell’area, per Scamacca l’approccio sarà diverso. Con il fisico imponente dell’ex giocatore del Sassuolo, Gasperini intende sfruttare la sua capacità di occupare l’area e creare spazi per i compagni.
Al fianco di Gasperini, Retegui ha parlato della sua esperienza con l’Atalanta, rispondendo a domande su come gestisce la pressione di essere il capocannoniere della Serie A, pur essendo ancora a secco in Champions. “Se non segno io, lo fa un compagno”, ha affermato, sottolineando l’importanza del lavoro di squadra. La mentalità collettiva è un aspetto fondamentale per la Dea, e ogni giocatore è consapevole che il successo dipende dalla cooperazione e dall’impegno di tutti.
L’importanza del gioco di squadra
Retegui è determinato a continuare a lavorare duramente: “Devo continuare a lavorare per la squadra e il gol arriverà. Il mister e tutti mi danno la fiducia”. Il giovane attaccante ha anche parlato della sua abilità nel gioco aereo, dove è considerato uno dei migliori in Europa. Retegui ha spiegato che la sua capacità di segnare di testa è frutto di un lavoro di squadra e di situazioni che vengono provate in allenamento: “È un lavoro di tutti, non solo mio”. Questa mentalità di squadra è ciò che ha portato l’Atalanta a raggiungere traguardi significativi negli ultimi anni e rappresenta un elemento chiave per il successo futuro.
Con la sfida contro lo Young Boys all’orizzonte, l’Atalanta si trova in un momento cruciale della stagione. La squadra, forte della sua striscia positiva e della determinazione di Gasperini, è pronta a lottare per ottenere un risultato che possa avvicinarla alla qualificazione agli ottavi di finale di Champions League. La pressione è alta, ma la Dea ha dimostrato di saper gestire situazioni del genere e di avere le risorse necessarie per affrontare le più forti d’Europa. La combinazione di talento, lavoro di squadra e la presenza di giocatori chiave come Scamacca, quando rientrerà, potrebbe fare la differenza in questa competizione.