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Ganna svela i segreti dei 900 test nella galleria del vento del Politecnico di Milano

L’importanza della tecnologia nello sport

Filippo Ganna, considerato uno dei ciclisti più talentuosi della sua generazione, ha recentemente condiviso la sua esperienza e la sua visione riguardo all’importanza della tecnologia nello sport, in particolare nel ciclismo. Durante una cerimonia al Politecnico di Milano, dove ha avuto l’opportunità di inaugurare il 162° anno accademico, Ganna ha enfatizzato il legame indissolubile tra sport e innovazione, un tema a lui molto caro. Con un palmarès impressionante, che include il titolo di olimpionico nella specialità del quartetto ai Giochi di Tokyo 2021 e sei titoli mondiali nell’inseguimento individuale, Ganna ha dimostrato che il talento naturale da solo non basta: è fondamentale investire nella ricerca e nello sviluppo tecnologico per migliorare le proprie prestazioni.

La galleria del vento e il suo ruolo cruciale

La Galleria del vento del Politecnico di Milano, una delle quattro principali infrastrutture di ricerca dell’ateneo, ha svolto un ruolo cruciale nel suo percorso sportivo. Ganna ha rivelato di aver effettuato ben 900 test in questa struttura negli ultimi dieci anni, un numero che sottolinea il suo impegno e la sua dedizione. “Ogni test è un’opportunità per capire se stiamo andando nella giusta direzione – ha spiegato Ganna – e se stiamo migliorando le nostre performance. Ogni seduta di lavoro rappresenta un passo verso la vittoria”. Questi test non riguardano solo la bicicletta, ma anche i materiali e le tecnologie utilizzate, come i body speciali per le prove cronometriche e i caschi progettati per ridurre la resistenza aerodinamica.

Innovazione e preparazione atletica

La Galleria del vento è composta da due camere di prova, una delle quali è la più grande d’Europa per la simulazione dello strato limite terrestre. Questa struttura non solo è fondamentale per il ciclismo, ma anche per altre applicazioni in ingegneria, come la progettazione di edifici e infrastrutture. Grazie a queste ricerche avanzate, Ganna e il suo team possono ottimizzare ogni aspetto della loro attrezzatura, dalla bicicletta Pinarello, che lo ha accompagnato in tutte le sue vittorie, agli indumenti tecnici che indossa durante le competizioni.

Ganna ha sottolineato quanto sia cambiato il modo di approcciarsi alla preparazione atletica. “Oggi, la tecnologia rappresenta quasi l’80% del nostro lavoro. L’innovazione non è solo una questione di materiali, ma anche di strategie e analisi. È un processo in continua evoluzione”, ha affermato. Questo approccio scientifico è diventato cruciale nel mondo del ciclismo, dove ogni dettaglio può fare la differenza tra vincere e perdere.

Adattamento e miglioramento continuo

In un contesto in cui la competizione è sempre più agguerrita, i ciclisti devono essere in grado di adattarsi rapidamente e di sfruttare al meglio le tecnologie disponibili. Ganna ha parlato del suo desiderio di continuare a esplorare nuove opportunità di miglioramento, sia a livello personale che collettivo. “Ogni volta che mi reco in galleria del vento, mi piace capire cosa posso migliorare e quali suggerimenti posso dare per future prove”, ha dichiarato. Questo riflette un atteggiamento da vero professionista, che non si accontenta mai e cerca sempre di spingersi oltre i propri limiti.

La sinergia tra sport e tecnologia

La sua esperienza personale è un esempio di come la sinergia tra sport e tecnologia possa portare a risultati straordinari. Ganna, con la sua determinazione e il suo spirito innovativo, rappresenta una nuova generazione di atleti che non si limita a seguire le tradizioni, ma cerca di ridefinire il modo in cui si pratica il ciclismo. La sua storia è un invito a tutti gli sportivi a considerare la ricerca e l’innovazione come strumenti essenziali per raggiungere l’eccellenza.

Il suo messaggio è chiaro: per vincere, non basta essere fisicamente in forma; è necessario anche un approccio scientifico e innovativo. “L’unica matematica che conosco è quella che mi dice di lottare contro il tempo e di percorrere il maggior numero di chilometri possibile in meno tempo”, ha concluso Ganna. Questo spirito competitivo, unito alla sua passione per la tecnologia, lo rende un esempio da seguire per le future generazioni di ciclisti e atleti di ogni disciplina.

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