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Furto di una statua celebre in Canada con una nota provocatoria dai ladri

Dal 1994, la statua di Gilles Villeneuve ha accolto visitatori e appassionati presso il museo a lui dedicato a Berthierville, in Canada. Questa scultura in bronzo, alta 160 cm, rappresentava non solo un tributo al leggendario pilota della Ferrari, ma anche un simbolo di orgoglio per l’intera comunità canadese. Tuttavia, la mattina del 31 ottobre, il monumento è scomparso, rubato durante la notte. La notizia ha scosso profondamente non solo la famiglia Villeneuve, ma anche i fan di tutto il mondo.

Il furto della statua è stato un atto deliberato e ben pianificato; data la sua mole, si presume che almeno due persone siano state coinvolte. Le autorità canadesi hanno ipotizzato che i ladri abbiano utilizzato attrezzature da operai per segare il monumento all’altezza dei piedi, prima di caricarlo su un camion. Di questa icona storica sono rimasti soltanto gli stivali da corsa, un’immagine che amplifica il senso di perdita e desolazione.

Jacques Villeneuve, figlio del celebre pilota e campione del mondo di Formula 1 nel 1997, ha espresso il suo sgomento sui social media. In un video, ha denunciato il furto con parole amare: “La statua dedicata a mio padre è stata rubata. Questi esseri senz’anima non meritano di essere chiamati esseri umani”. Jacques ha espresso un dolore che va oltre la semplice sottrazione di un monumento; è un colpo inferto alla memoria di suo padre, una figura che ha rappresentato il Canada a livello internazionale e che continua a ispirare generazioni di appassionati di motori.

Solidarietà della comunità di Berthierville

La comunità di Berthierville e gli ammiratori di Villeneuve hanno mostrato un’immensa solidarietà in risposta a questo gesto vile. Un imprenditore locale, Richard Arel, ha messo a disposizione una ricompensa di 20.000 dollari per chiunque possa fornire informazioni utili all’identificazione e all’arresto dei colpevoli. Inoltre, è stata offerta una ricompensa di 12.000 dollari canadesi per il ritorno della statua, con la possibilità di restituirla in qualsiasi luogo della cittadina, situata a 70 km da Montreal, senza domande.

Timori e speranze

La paura più grande, però, è che la statua possa essere stata fusa per ricavarne lingotti di bronzo da vendere sul mercato nero. Questo scenario renderebbe ancora più difficile il recupero del monumento, trasformando un simbolo di storia e passione in semplice metallo. Eppure, la speranza persiste, alimentata dalle numerose dimostrazioni di affetto e sostegno ricevute dalla famiglia Villeneuve.

Il museo di Berthierville come luogo di pellegrinaggio

Il museo di Berthierville, che ospita una collezione di foto, auto e abbigliamento di Gilles Villeneuve, è diventato un luogo di pellegrinaggio per molti fan dopo il furto. Le persone si radunano non solo per esprimere la loro solidarietà, ma anche per condividere ricordi e storie del tempo in cui Gilles dominava le piste di tutto il mondo. È un modo per mantenere viva la sua eredità e per ribadire che, nonostante la perdita fisica, lo spirito di Villeneuve continua a vivere nei cuori dei suoi ammiratori.

Un anniversario oscurato

Una triste ironia avvolge questo evento poiché la statua era stata realizzata nel 1984 e collocata davanti al museo esattamente dieci anni dopo, nel 1994. Quest’anno avrebbe segnato il suo quarantesimo anniversario dalla creazione, un traguardo significativo che ora è stato oscurato da questo furto ignobile. La speranza comune è che il monumento possa essere ritrovato e che la memoria di Gilles Villeneuve possa continuare a ispirare ed emozionare, senza essere offuscata da atti di vandalismo e mancanza di rispetto.

Luisa Marcelli

Luisa è una redattrice sportiva appassionata di tutto ciò che produce un rombo di motore. Nel corso degli anni, Luisa ha maturato un'esperienza significativa lavorando per alcune delle testate più prestigiose nel campo dell'automobilismo e delle moto, coprendo eventi nazionali e internazionali che spaziano dalla Formula 1 al MotoGP, fino alle rally e alle competizioni di auto storiche. Grazie alla sua conoscenza approfondita della tecnica, della storia e delle innovazioni del mondo motoristico, è diventata un punto di riferimento per gli appassionati, sempre pronta a condividere insights unici e approfondimenti coinvolgenti. Oltre al suo lavoro di redazione, Luisa ama partecipare a incontri e conferenze del settore, dove apprezza discutere delle ultime tendenze e tecnologie con esperti e appassionati. Nel suo tempo libero, si dedica alla guida sportiva e alla scoperta di nuovi tracciati, perché per lei il motore non è solo lavoro ma una vera e propria vocazione. In Wigglesport, Luisa porta tutta la sua esperienza e passione, offrendo ai lettori articoli che combinano analisi tecnica e narrazione avvincente, il tutto condito dalla sua inesauribile energia e curiosità. Per chi condivide la sua passione o desidera avvicinarsi al fantastico mondo dei motori, Luisa Marcelli è la voce giusta da seguire.

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