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Friedkin e gli errori: la roma può risorgere con il tecnico giusto

La situazione attuale della Roma

La Roma si trova attualmente in un momento critico della sua stagione, e la situazione non sembra migliorare. Con l’annuncio imminente del nuovo allenatore, il club si prepara a intraprendere un percorso che potrebbe rivelarsi decisivo per il futuro. La recente gestione della squadra ha sollevato molti interrogativi, in particolare riguardo alle scelte fatte dalla proprietà americana, i Friedkin. In soli dieci mesi, la Roma ha già visto il passaggio di tre allenatori, una situazione che non trova paralleli recenti nel calcio italiano, dove storicamente ci si è sempre basati su scelte più stabili, anche in momenti di difficoltà.

La percezione dei tifosi

I Friedkin, pur avendo investito una somma considerevole nel club—oltre 900 milioni di euro—sono percepiti come distaccati e poco presenti, a differenza dei presidenti italiani del passato, noti per la loro passione e per la loro capacità di intervenire direttamente. I tifosi della Roma, comprensibilmente frustrati, si trovano a dover fare i conti con un management che sembra non avere una direzione chiara. Questa confusione si riflette anche nelle scelte degli allenatori, dove si è passati dall’uscita affrettata di Daniele De Rossi—che, nonostante le sue prime difficoltà, era molto amato da tutti—alla nomina di Ivan Juric, la cui avventura si è rivelata deludente.

Le difficoltà della Roma

Il passaggio da De Rossi a Juric è emblematico delle difficoltà che ha affrontato la Roma. La decisione di esonerare De Rossi dopo sole quattro partite è stata vista come un grave errore, non solo per la sua connessione con i tifosi, ma anche per il fatto che era parte integrante della campagna acquisti estiva. Con un allenatore inesperto al timone, la squadra ha faticato a trovare una propria identità, e Juric, pur avendo buone credenziali, non è riuscito a trasformare la Roma in un collettivo coeso e competitivo. Le sue scelte tattiche e i rapporti tesi con i giocatori hanno contribuito a un clima di insoddisfazione che ha reso ancora più difficile il lavoro.

Un management fragile

Ma gli errori non si limitano solo alle scelte tecniche. La Roma ha visto un turnover impressionante nel suo staff dirigenziale, con decine di cambiamenti che hanno lasciato il club in una posizione vulnerabile. La mancanza di una visione a lungo termine e di una gestione solida ha reso la squadra esposta a continue incertezze. I tifosi, oltre alla preoccupazione per la classifica, sono delusi soprattutto dalla mancanza di una struttura ben definita e dalla sensazione di non avere un progetto chiaro da seguire.

L’opportunità della pausa per le nazionali

In questo contesto, la pausa per le nazionali rappresenta un’opportunità per i Friedkin di riflettere e prendere decisioni strategiche. È fondamentale che la nuova dirigenza sia in grado di scegliere un allenatore che non solo conosca il campionato italiano, ma che possa anche riportare entusiasmo e fiducia all’interno dello spogliatoio. Non è più sufficiente puntare su nomi di richiamo; è necessaria una persona che sappia costruire una squadra e instaurare un legame con i tifosi.

Le opzioni per il nuovo allenatore

Le opzioni per il nuovo allenatore sono molteplici. C’è chi suggerisce di tornare su De Rossi, un’idea che potrebbe sembrare azzardata, ma che potrebbe anche rivelarsi una mossa di buon senso. Altri nomi in circolazione includono tecnici di grande esperienza come Roberto Mancini o Massimiliano Allegri, ma queste scelte comporterebbero investimenti significativi. Un’alternativa più fresca potrebbe essere Vincenzo Montella, che ha dimostrato di saper lavorare in ambienti difficili e potrebbe portare nuova linfa alla squadra.

La scelta dell’allenatore giusto

Un’altra possibilità è quella di un allenatore traghettatore, come Rudi Garcia o Claudio Ranieri, che conoscono bene la piazza e potrebbero garantire una transizione meno traumatica. D’altro canto, una scelta straniera, magari da un profilo come Frank Lampard o Graham Potter, potrebbe risultare rischiosa, considerando la necessità di una rapida integrazione in un ambiente complicato come quello romano.

Verso un futuro migliore

La Roma ha bisogno di una guida forte e di una strategia chiara. È tempo di costruire un progetto duraturo, che possa dare ai tifosi un motivo per sperare e credere nel futuro. Le scelte che verranno fatte nei prossimi giorni potrebbero rivelarsi decisive non solo per la stagione in corso, ma anche per il futuro a lungo termine del club. Non esiste più spazio per errori, e la pressione è alta affinché la nuova dirigenza dimostri di avere la visione e la determinazione necessarie per riportare la Roma ai vertici del calcio italiano ed europeo.

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